tag:blogger.com,1999:blog-202598862024-03-19T11:19:02.048+01:00SICILIANDO BLOGMauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.comBlogger45125tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-65380138415934322632012-08-22T11:47:00.001+02:002012-08-22T11:47:13.673+02:00Cous Cous Fest 2012 - S. Vito lo capo <div style="text-align: justify;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzhOL-VAwdU_z3sRlwrC8hkz_M0jL0u6mnM713B_Y0sanzVpwqtcHXwuypmI0paaffeuv7UtBRf10YsED0gByou5ZHPSRdsnHHWgZe2E8_AuKYqhVj45DILqIbW2k73f4fFzm8/s1600/Cattura.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzhOL-VAwdU_z3sRlwrC8hkz_M0jL0u6mnM713B_Y0sanzVpwqtcHXwuypmI0paaffeuv7UtBRf10YsED0gByou5ZHPSRdsnHHWgZe2E8_AuKYqhVj45DILqIbW2k73f4fFzm8/s320/Cattura.JPG" width="320" /></a></div>
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Il Cous Cous Fest è il Festival internazionale dell'integrazione culturale, un importante appuntamento che si rinnova da quindici anni, coinvolgendo nella sua atmosfera festosa tutti i paesi dell'area euro-mediterranea e non solo. Protagonista indiscusso dell'evento è il cous cous, piatto ricco di storia ed elemento di sintesi tra culture, simbolo di apertura, meticciato e contaminazione. Momento centrale e' la gara gastronomica internazionale alla quale partecipano chef provenienti da tutto il mondo. Il tutto nella splendida cornice di questo borgo marinaro che con il suo clima caldo, il suo mare cristallino e la bellezza delle sue spiagge è la location ideale per prolungare un altro po' il piacevole relax delle vacanze estive. La manifestazione è un'occasione di festa, fatta di sapori, sfide gastronomiche tra grandi chef, momenti di approfondimento e spettacoli che vedranno alternarsi sul palco del Cous Cous Fest numerosi artisti di fama.</div>
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<span style="color: red;"> *OFFERTA GRUPPI MINIMO 10 PAGANTI - PREZZO PER PERSONA € 520.00 DAL 25 Al 29 SETTEMBRE – 5 GIORNI 4 NOTTI</span><br />
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- 25.09 Arrivo in aeroporto Palermo (entro le ore 9:00) incontro con bus e guida. Visita del centro storico di Palermo e del duomo e chiostro di Monreale. PRANZO LIBERO. Pernottamento in hotel zona San Vito lo Capo o dintorni cena.<br />
- 26.09 Prima colazione in hotel. Visita del borgo medioevale di Erice con sosta in una pasticceria per la degustazione di pasta di mandorla. PRANZO LIBERO. Pomeriggio libero dedicato alle attività individuali ed al festival del “cous cous” Cena e pernottamento in hotel.<br />
- 27.09 Prima colazione in hotel.Visita del Museo Anselmi di Marsala e di una cantina vinicola. PRANZO LIBERO. Pomeriggio libero dedicato alle attività individuali ed al festival del “cous cous”. Cena e pernottamento in hotel.<br />
- 28.09 Prima colazione in hotel. Visita del centro storico di Trapani e panoramica delle saline. PRANZO LIBERO. Pomeriggio libero dedicato alle attività individuali ed al festival del “cous cous”. Cena e pernottamento in hotel.<br />
- 29.09 Prima colazione in hotel. Trasferimento in aeroporto Palermo in tempo utile. Fine dei nostri servizi.<br />
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LA QUOTA COMPRENDE:
Bus per la realizzazione del programma inclusi trasferimenti in arrivo e partenza; sistemazione in hotel in camere doppie standard con servizi privati; trattamento di 4 mezze pensioni incluse bevande ¼ vino ½ minerale (arrivo cena partenza prima colazione); servizio guida h/d Palermo, h/d Erice, h/d Museo Anselmi, h/d Trapani; Assistenza.</div>
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LA QUOTA NON COMPRENDE:
Quota di iscrizione euro 25 per persona (include polizza annullamento ed assicurazione medico bagaglio – Il volo; i pranzi; tassa soggiorno per persona a notte euro 1,50 da pagare in loco ; ingressi ai siti;ingresso cantina di Marsala da pagare in loco euro 5 per persona inclusa piccola degustazione; tassa di ingresso a Monreale da pagare in loco; tutto quanto non menzionato nella "la quota comprende"; <br />
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per info <a href="http://www.tradizionituristiche.it/" target="_blank">Tradizioni Turistiche</a> 090 6409418 - 417</div>
Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-54694203357090785492012-04-24T12:21:00.000+02:002012-04-24T12:21:11.578+02:00Tour Sicilia Barocca<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTjQyu-yefzFK1CRz_ogK89N_8nA33ZBEXr6s0bVjBP7L2qxUHyLSNx-bmMFzH4A6T5VzCWD-spmQctn46FmTi63hRohsz6MJqPATItrDmPb0IWogAdC8z7E_4RjV0HTuRJvnC/s1600/01_Etna_Nord-Etna_north_side.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTjQyu-yefzFK1CRz_ogK89N_8nA33ZBEXr6s0bVjBP7L2qxUHyLSNx-bmMFzH4A6T5VzCWD-spmQctn46FmTi63hRohsz6MJqPATItrDmPb0IWogAdC8z7E_4RjV0HTuRJvnC/s320/01_Etna_Nord-Etna_north_side.jpg" width="320" /></a></div>
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<b>Mini Tour Sicilia Barocca 5 giorni/4 notti </b></div>
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<b>06 – 10 Giugno 2012</b></div>
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Tour organizzato,disponibile nelle seguenti lingue: Italiano, English, Français, Espanol<br />
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- 1 Giorno Arrivo aeroporto di Catania e trasferimento con bus privato all’Hotel. Sistemazione nelle camere riservate,cena e pernottamento.</div>
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- 2 Giorno Prima colazione in hotel e partenza in bus privato per escursione alla scoperta dell’Etna,il vulcano più alto d’Europa.Escursione a quota 1830 mt di mezza giornata a piedi accompagnati da guida trekking. Il percorso si svolge su un sentiero forestale che porta in quota passando vicino le bocche del 1792 e si arriva sul margine Sud della Valle del Bove con incantevole vista della suddetta e dei Crateri Sommitali. Proseguimento in bus per Taormina,dove ci recheremo in un tipico ristorante Siciliano,che dopo una breve spiegazione della preparazione di piatti della cucina locale da parte dello Chef,pranzeremo. Nel pomeriggio visita libera della cittadina perla del turismo Siciliano,famosa nel mondo per il suo meraviglioso panorama e clima. Si potrà visitare il Teatro Greco Romano,l’antico Duomo ed il Palazzo Corvaja. Possibilità di fare shopping acquistando i prodotti dell’artigianato di tutta l’isola. In serata cena e pernottamento in hotel.</div>
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- 3 Giorno Prima colazione in hotel e partenza per Piazza Armerina dove visiteremo la nota Villa Romana del Casale che ospita la più bella collezione di mosaici policromi romani raffiguranti scene di caccia e di svago,episodi mitologici e raffigurazioni storiche. Pranzo in ristorante,primo pomeriggio partenza per Caltagirone,piccola cittadina famosa per la produzione di ceramica sviluppatasi nei secoli a partire degli antichi Greci. In serata si proseguirà per Modica cena e sistemazione in hotel.</div>
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- 4 Giorno Prima colazione in hotel,visita libera della città dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco e che rappresenta una delle più importanti testimonianze del barocco in Sicilia. Potremo visitare lo splendido Duomo Barocco,le particolari strette vie cittadine. Conosceremo inoltre una delle più antiche pasticcerie che confezionano il famoso cioccolato Modicano preparato secondo un antica ricetta Azteca. Proseguimento per Catania,pranzo in ristorante. Pomeriggio visita libera della città,l’affascinante centro storico dai colori del bianco degli edifici e dal nero delle antiche eruzioni laviche dell’Etna,il Palazzo Biscari,l’Anfiteatro Romano. In serata cena e pernottamento in hotel.</div>
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- 5 Giorno In prima mattinata trasferimento all’aeroporto di Catania,per rientro .</div>
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<b> TARIFFE E SUPPLEMENTI SOLO TOUR MINIMO 10 PERSONE</b><br />
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Prezzo per persona <span style="color: red;">€ 680.00</span> in camera doppia<br />
Supplemento camera singola <span style="color: red;">€ 180.00</span><br />
Quota iscrizione e assicurazione per tutto il Tour<span style="color: red;"> € 60.00</span><br />
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<b>• QUOTAZIONE VOLI SU RICHIESTA
</b><br />
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<span style="color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;"><br /></span></span>
per info e prenotazioni :Tradizioni Turistiche Viaggi e Turismo Messina tel.090 6409418 <a href="http://www.tradizionituristiche.it/" target="_blank">www.tradizionituristiche.it</a><br />
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<br />Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-72071001451713611372012-04-18T16:12:00.000+02:002012-04-18T16:12:06.524+02:00Itinerari Enogastronomici - Siracusa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4_We4ZogjKZjVYKn9uTZ9uV0QkxCn8xqTAvWFyGl-jdhV0uehYAm-P0rH_pk0dot47DxQatiyT7W4JH71bFLDxZrF2M836s1OCjoFjB7PKuT3ZNC1_32lZAoQvH05EUPeZ-Yw/s1600/siracusa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4_We4ZogjKZjVYKn9uTZ9uV0QkxCn8xqTAvWFyGl-jdhV0uehYAm-P0rH_pk0dot47DxQatiyT7W4JH71bFLDxZrF2M836s1OCjoFjB7PKuT3ZNC1_32lZAoQvH05EUPeZ-Yw/s320/siracusa.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br />
</div><br />
<b>Tour organizzato,disponibile nelle seguenti lingue:</b> Italiano, English, Français, Espanol<br />
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<div style="text-align: justify;">In prossimità del mare e della città di Siracusa, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, vicino alla riserva naturale Ciane e saline, c’è l’Hotel Borgo Pantano. La struttura, recentemente ristrutturata, mantiene le caratteristiche architettoniche delle sue antiche origini. L’hotel offre inoltre ampi spazi esterni da vivere come la piscina, il tradizionale agrumeto siciliano con zona relax e il parco giochi per l’intrattenimento dei piccoli ospiti. La sera, una magnifica cena nel centro di Siracusa presso la trattoria Vite e Vitello, dove si possono gustare piatti tipici della tradizione siciliana come l’arancino delle monache, la frittura di pesce azzurro, le sarde a beccafico.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><b>Tariffa individuale <span style="color: red;">€ 122.00</span></b></div><br />
Il prezzo include<br />
1 notte all’hotel Borgo Pantano 4*, Traversa Fontana Mortella (Siracusa) Prima colazione a buffet<br />
1 cena tradizionale alla Trattoria Vite e Vitello, Siracusa<br />
Tasse locali<br />
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per info e prenotazioni :Tradizioni Turistiche Viaggi e Turismo Messina tel.090 6409418 <a href="http://www.tradizionituristiche.it/" target="_blank">www.tradizionituristiche.it</a>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-82704334055143282952012-04-18T15:58:00.001+02:002012-04-18T15:58:58.851+02:00Itinerari Enogastronomici - Ragusa e Chiaramonte Gulfi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDQdyyACFQOXaVo_22_Z1wwfqxBiJxTqAv96f4lDYZQEHrxMRSNGMhsR7Oxb-xBGLp8ilnyvdlpjvXJ4b_r75utiP8NJbqz3RwTGcSY2ueeKb2q3q3ObBIQaFQAhGPKMfvr5tf/s1600/Chiaramonte.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDQdyyACFQOXaVo_22_Z1wwfqxBiJxTqAv96f4lDYZQEHrxMRSNGMhsR7Oxb-xBGLp8ilnyvdlpjvXJ4b_r75utiP8NJbqz3RwTGcSY2ueeKb2q3q3ObBIQaFQAhGPKMfvr5tf/s320/Chiaramonte.jpg" width="320" /></a></div><br />
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<h4 style="color: #041454; font-family: 'Trebuchet MS', Verdana, Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: -webkit-left;"><br />
</h4><br />
<b>Tour organizzato,disponibile nelle seguenti lingue: </b>Italiano, English, Français, Espanol<br />
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<div style="text-align: justify;">Andiamo alla scoperta di Ragusa, la città che sorge in un territorio dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e conosciuto per le testimonianze di architettura Barocca Siciliana. La città è divisa in due parti: la città vecchia (chiamata IBLA) e la città nuova. Dopo aver ammirato le bellezze architettoniche di Ibla, pranzo della tradizione con piatti tipici di terra e di mare in abbinamento ai vini locali presso la Trattoria Cucina e Vino. Nel pomeriggio a Chiaramonte Gulfi visita all’Azienda Agricola Gulfi per una passeggiata ed una degustazione di vini in abbinamento a prodotti tipici locali.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><b>Tariffa individuale <span style="color: red;">€ 97.00</span></b></div><br />
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Il prezzo include<br />
1 pranzo della tradizione presso la Trattoria Cucina e Vino<br />
1 visita all’Azienda Agricola Gulfi con degustazione di vini e prodotti tipici locali<br />
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per info e prenotazioni :Tradizioni Turistiche Viaggi e Turismo Messina tel.090 6409418 <a href="http://www.tradizionituristiche.it/" target="_blank">www.tradizionituristiche.it</a>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-65532622892724021652012-04-18T13:02:00.000+02:002012-04-18T13:02:30.157+02:00Tour della Sicilia in Libertà<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfdObX4vCafnYtFLeyVH7kYqHld6v547tOLKKP2X3_MpBcmUinnbX-Cdb5GJp8XMy44J5Ut3sarSsjiC47-CCX2fjW5XEbd4GZQR3ldtwtdt8kpsJ2Rk8_BlR9jYvH-1mRubVk/s1600/sicilia+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfdObX4vCafnYtFLeyVH7kYqHld6v547tOLKKP2X3_MpBcmUinnbX-Cdb5GJp8XMy44J5Ut3sarSsjiC47-CCX2fjW5XEbd4GZQR3ldtwtdt8kpsJ2Rk8_BlR9jYvH-1mRubVk/s320/sicilia+1.jpg" width="320" /></a></div><br />
<b>Programma "Giro di Sicilia"</b><br />
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<div style="text-align: justify;">1°giorno: Accoglienza Arrivo aeroporto di Catania, trasferimento a Messina, consegna auto. Proseguimento del viaggio per Milazzo, graziosa cittadina che si affaccia sul Tirreno e sulle Isole Eolie. Le possibilità che questa città vi offre sono molteplici: visita del castello (di origine araba, sviluppatosi poi in epoca normanna), della Cattedrale, Grotta di Polifemo. Notte in hotel.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">2°giorno: Cefalù – Parco delle Madonne Cefalù saprà incantarvi con le sue piccole stradine e la magnifica Cattedrale normanna. Per gli appassionati il museo “Mandralisca”, con una ricca collezione classica, naturalistica e numismatica, e infine, per il riposo e il relax, una meravigliosa spiaggia dorata.Attraverso laghi, colline e piccoli paesini, vi invitiamo a scoprire Il Parco delle Madonie. Escursione a Monte Pizzo Carbonara (1979m), la vetta più alta del Parco. Da qui godrete di un paesaggio incantevole. Notte in rifugio.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">3°giorno: PalermoVisita delle città di Palermo e dei suoi monumenti d’epoca arabo-normanna. Da non perdere la visita del mercato Vucciria. Notte a Palermo.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">4°giorno: Corleone – Agrigento Partenza per Corleone, piccola cittadina che conserva ancora in parte il suo aspetto medievale. Corleone vi sorprenderà per la ricchezza dei suoi monumenti (è infatti conosciuta come la città dalle cento chiese!) e per le sue attrattive naturalistiche. Proseguimento per Agrigento e visita della celebre Valle dei Templi. Notte a Agrigento.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">5°giorno: Modica - Noto Partenza per la bella città barocca di Ragusa. Proseguendo il viaggio alla scoperta delle terre più a sud dell’isola, raggiungiamo Modica e Noto, trionfo del barocco siciliano. Notte a Ispica.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">6°giorno: Ispica - Riserva naturale di Vendicari – Siracusa Visita di Ispica e della sua cava. Proseguimento per Vendicari e Siracusa. Visita della parte archeologica della città : teatro greco, anfiteatro romano, orecchio di Dionisio. La visita continuerà nel centro storico della città: l’isola di Ortigia. Visita della cattedrale e della fontana Aretusa. Notte a Siracusa.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">7°giorno: Etna - Taormina Partenza in direzione dell’Etna, il vulcano attivo più grande d’Europa per ammirare le spettacolari formazioni di lava dell’eruzione del 2002 (la Bottoniera), nello scenario magnifico del Parco. Notte in rifugio (possibilità di visitare Taormina)Possibilità di effettuare l’escursione in funivia e jeep sino a quota 2800 metri sul versante sud dell’Etna, proprio accanto al rifugio.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">8°giorno: Rientro Partenza per Messina, consegna della macchina. Trasferimento apt. Catania</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><br />
<span style="color: red;"><b>Tariffe "Giro di Sicilia"</b></span><br />
<span style="color: red;"><br />
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Prezzo per persona in camera doppia<span style="color: red;"> € 600,00</span><br />
Quota agenzia <span style="color: red;">€ 25,00</span> per persona<br />
Partenza del mese di Luglio <span style="color: red;">€ 80,00</span> per persona<br />
Supplemento Singola<span style="color: red;"> € 130,00 </span><br />
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<div style="text-align: justify;"><b>Il prezzo comprende:</b> Noleggio autovettura cat.A - Presa e Resa Aeroporto di Catania - Pernottamento in hotel in prima colazioneTrasferimenti in/out aeroporto Road Book Carta Stradale Sicilia Possibilità di noleggio tom tom € 50,00 settimanale Assistenza 24/h Assicurazione responsabilità civile Iva e tasse</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><b>Il prezzo non comprende:</b> Carburante per autovettura a noleggio Salita in 4x4 sui crateri sommitali Etna Sud (da 2500 mt fino 2900 mt) Guida sull' Etna I biglietti ai musei e ai siti di interesse archeologico Guida Archeologica per i siti monumentali e archeologici. Bevande</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMGwLUri_9qLCRH9C0hw9Yw4oJknnZi2twnfGR1BfJdgjsDkFRmd6jGxhg8NhmxJ_UEQBPaoJmJb5F8YOL9vgIY3_0LTjwoCxboKpame2I6zXsD3ZWOoVd3HkXo8XF30KamqHY/s1600/sicilia.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="235" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMGwLUri_9qLCRH9C0hw9Yw4oJknnZi2twnfGR1BfJdgjsDkFRmd6jGxhg8NhmxJ_UEQBPaoJmJb5F8YOL9vgIY3_0LTjwoCxboKpame2I6zXsD3ZWOoVd3HkXo8XF30KamqHY/s320/sicilia.JPG" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><br />
<br />
per info e prenotazioni :Tradizioni Turistiche Viaggi e Turismo Messina tel.090 6409418 <a href="http://tradizionituristiche.it/" target="_blank">www.tradizionituristiche.it </a>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-71022779920552371832012-04-18T12:45:00.002+02:002012-04-18T13:04:18.751+02:00Weekend Cultura a Palermo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrfo_dOHTh1Z8vsjeDH59KWLlaAtsJ3Bh2UFpvfkyq04qidqMHrf4O-4OSeu5oV0fkJmC17ADUXXyJdybOk0TyskzCIB5WPV5wzUdolOq798xLRfUt0cBE6K5mKacRv5FTFa8C/s1600/palermo+2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="198" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrfo_dOHTh1Z8vsjeDH59KWLlaAtsJ3Bh2UFpvfkyq04qidqMHrf4O-4OSeu5oV0fkJmC17ADUXXyJdybOk0TyskzCIB5WPV5wzUdolOq798xLRfUt0cBE6K5mKacRv5FTFa8C/s320/palermo+2.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div style="text-align: justify;"><b>Giro del centro storico in ape calessino :</b> Un mezzo divertente e alternativo per visitare lo splendido centro storico della capitale siciliana. Dal Teatro Politeama al mercato storico della Vucciria, passando per la Cattedrale e il Palazzo dei Normanni.Durata circa 2 ore<span style="color: red;">.<b>€ 42 </b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: red;"><b><br />
</b></span></div><div style="text-align: justify;"><b>Palermo by night :</b> Con la magia della sera Palermo è ancora più suggestiva e grazie a quest’esperienza potrete scoprire il volto notturno dei principali monumenti.Sono previste soste per immortalare gli angoli più belli a Piazza Pretoria, alla Cattedrale, a piazza Marina,a piazza Kalsa, al Teatro Politeama. Arrivati al teatro Massimo è prevista circa un’ora di tempo per visitare in libertà il borgo dell'artigianato dove è possibile effettuare una degustazione di vini tipici siciliani come il Bianco d'Alcamo e il Nero d'Avola e cibo di strada, per scoprire la Palermo più genuina, i suoi sapori e i suoi colori.<span style="color: red;"><b>€ 48</b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: red;"><b><br />
</b></span></div><div style="text-align: justify;"><b>Visita al museo delle marionette :</b> Il Museo è una vera istituzione che ha supportato la difesa dei "pupi" dichiarati dall'Unesco "capolavori del patrimonio orale e immateriale dell' Umanità". Ingresso € 6,visita guidata da € 15, spettacolo dell'Opera dei Pupi <span style="color: red;"><b>€ 8 </b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: red;"><b><br />
</b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: red;"><b><br />
</b></span></div><div style="text-align: left;">per info e prenotazioni :Tradizioni Turistiche Viaggi e Turismo Messina tel.090 6409418 <a href="http://www.tradizionituristiche.it/" target="_blank">www.tradizionituristiche.it </a></div>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-40665994251442505242011-07-17T20:13:00.000+02:002011-07-17T20:13:51.106+02:00Promo<iframe width="425" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/4PJdE6yNePk" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-65580644954574602422011-07-17T19:59:00.000+02:002011-07-17T19:59:52.125+02:00mappa della sicilia<iframe width="430" height="350" frameborder="0" scrolling="no" marginheight="0" marginwidth="0" src="http://maps.google.it/?ie=UTF8&hq=&hnear=Messina,+Sicilia&ll=37.535866,14.293213&spn=3.049001,4.724121&z=7&output=embed"></iframe><br /><small><a href="http://maps.google.it/?ie=UTF8&hq=&hnear=Messina,+Sicilia&ll=37.535866,14.293213&spn=3.049001,4.724121&z=7&source=embed" style="color:#0000FF;text-align:left">Visualizzazione ingrandita della mappa</a></small>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-8639876386664659182011-07-17T19:46:00.000+02:002011-07-17T19:46:38.519+02:00Disclaimer<div class="widget-content" style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Questo Blog,ai sensi della Legge n.62 del 07 marzo 2001, non e' una testata giornalistica in quanto sarà aggiornato senza alcuna regolarità periodica e secondo la disponibilità occasionale del gestore che presta la propria opera.<br />
Parte del materiale è stato prelevato in rete ed è apparentemente di pubblico dominio e quindi liberamente scaricabile, secondo licenza Creative Commons Attribution - Non Commercial. Qualora qualcuno si accorgesse che è presente, a nostra insaputa, materiale coperto da "Diritti d'Autore" è invitato a segnalarlo e si provvederà immediatamente alla sua rimozione.<br />
</span></span><br />
<div class="widget-content" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;"></span></span></div><br />
<span style="font-size: small;">L'autore del presente blog, non e' responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè tantomeno del contenuto dei siti "linkati". </span></div><span style="font-size: small;"> <span class="widget-item-control"> </span></span> <br />
<div class="widget HTML" id="HTML10"><div class="widget-content"></div><span style="font-size: small;"> <span class="widget-item-control"> </span></span> </div><span style="font-size: small;"> </span> <br />
<div class="clear"></div>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-39951364534632211592008-09-15T12:19:00.002+02:002008-12-02T17:10:56.958+01:00L' opera dei Pupi<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglg8vdwRgDJkr6x3zbKYr3yqvP1aZ0PnkVJib3_yVwQdXYUqe-L84kzaYDcfH90DNULZvuDJx0V6ER_O3zyRClIsvtSKNSoB9M2sDtREg2gSRCeRjLe10B-yf0a-IF0d5RK5FH/s1600-h/256435458_0c7674df6f_o.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 200px; height: 150px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglg8vdwRgDJkr6x3zbKYr3yqvP1aZ0PnkVJib3_yVwQdXYUqe-L84kzaYDcfH90DNULZvuDJx0V6ER_O3zyRClIsvtSKNSoB9M2sDtREg2gSRCeRjLe10B-yf0a-IF0d5RK5FH/s200/256435458_0c7674df6f_o.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5275224966289215026" border="0" /></a><span style="font-family: arial;font-family:arial;" >I <span style="font-weight: bold;">Pupi Siciliani</span> sono le caratterische marionette armate di quel teatro epico popolare che, venuto probabilmente dalla Spagna di Don Chisciotte, operò a Napoli e a Roma, ma sopratutto, dalla prima metà dell’Ottocento, in Sicilia, dove avrebbe raggiunto il suo massimo sviluppo.I pupi sono espressione di quello spirito epico, eroico e cavalleresco, dei poemi del Boiardo e dell’Ariosto, a tutta una tradizione letteraria, musicale, figurativa, e in particolare teatral popolare, segna lo sviluppo di un’educazione sentimentale e di una visione etica </span><span style="font-family: arial;font-family:arial;" >e poetica del mondo.</span></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Con i pupi emergeva un’idea epica e drammatica del mondo a livello di cultura popolare, e affioravano conflitti e aspirazioni della gente, unitamente alla questione dell’ essere fedeli o infedeli, cristiani o pagani, dalla parte dell’Occidente o dell’Oriente, con gran tormento storico del Mediterraneo e, in particolare, della Sicilia, da sempre teatro di civiltà e di fedi religiosi e politiche contrastanti.</span><br /></div><br /></div><br /><div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgd34dr8W_wGUJJJ9G-7iVdb0CPCfP8vrHhyxIXhGNTlH5J29R2iWA8GaUZXT37j8mHfNXPJlcSMYAZs2mqsAnT5Igg-aw3d5DFQxiuuu42a6NcKBoJ0AwgcWwbKQffreOL2Rm3/s1600-h/863443587_7800f724af.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 200px; height: 150px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgd34dr8W_wGUJJJ9G-7iVdb0CPCfP8vrHhyxIXhGNTlH5J29R2iWA8GaUZXT37j8mHfNXPJlcSMYAZs2mqsAnT5Igg-aw3d5DFQxiuuu42a6NcKBoJ0AwgcWwbKQffreOL2Rm3/s200/863443587_7800f724af.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5275225107385588002" border="0" /></a><span style="font-family: arial;font-family:arial;" >I pupi,riccame</span><span style="font-family: arial;font-family:arial;" >n</span><span style="font-family: arial;font-family:arial;" >te</span><span style="font-family: arial;font-family:arial;" > decorati hanno delle vere e proprie corazze, e variano nei movimenti a seconda della scuola di appa</span><span style="font-family: arial;font-family:arial;" >rtenenza in palermitana o catanese. La differenza più evide</span><span style="font-family: arial;font-family:arial;" >nte sta nelle articolazioni: leggeri e snodabili i primi,più pesanti e con gli arti fissi i secondi.</span><br /></div><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Il puparo, la persona che li manovra.Cura lo spettacolo,e le sceneggiature,ed e' anche la persona che da la voce ai pupi,riuscendo a dare ardore e pathos alle scene epiche rappresentate.Ogni pupo rappresenta tipicamente un preciso paladino, caratterizzato per la corazza ed il mantello.Dove durante gli spettacoli la gente usava parteggiare per uno o per l'altro.Le figure piu' rappresentate sono: Orlando,Rinaldo,Angelica,Carlo Magno,Rodomonte,Ferrau' etc.<br /></div><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;"><div style="text-align: justify;">Oggi sono pochi i teatri che sopravvivono,proponendo le rappresentazioni solo per i turisti.Ce ne sono di importanti a Palermo,Catania e Acireale.<br /></div><br /></div><br /><span style="font-weight: bold;">Da Vedere</span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz8_AK41nRwIcUwqNH6LihYUM6CeYcYxWy9pvTnvlv7BLX-i5-M-sgdcBuGqLYH-YpGssaPTwm5R7Qww6tA27Tq1ESRZ1ORjeX7IfI47XAgQLRvuvbEimV6AGWo8_8Oh8qRjy-/s1600-h/pupi_siciliani.JPG"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 200px; height: 132px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz8_AK41nRwIcUwqNH6LihYUM6CeYcYxWy9pvTnvlv7BLX-i5-M-sgdcBuGqLYH-YpGssaPTwm5R7Qww6tA27Tq1ESRZ1ORjeX7IfI47XAgQLRvuvbEimV6AGWo8_8Oh8qRjy-/s200/pupi_siciliani.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5275225371356432882" border="0" /></a><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Il Museo internazionale delle Marionette a Palermo.Si trova alla “Kalsa” in un edificio di ottocento mq.,nel quale si concentrano collezioni di pupi siciliani, burattini e marionette provenienti da tutto il mondo.La biblioteca contiene circa tremila volumi sulla storia dei pupi e delle marionette.<br /></div><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Recentemente l'UNESCO ha dichiarato il Teatro dell'Opera dei Pupi Capolavoro del patrimonio Orale e Immateriale dell'Umanità.<br /></div>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-42179916299112930332008-08-19T19:10:00.000+02:002008-09-15T12:16:46.370+02:00Prodotti Agroalimentari<div style="text-align: justify;font-family:arial;">La Sicilia oggi produce una serie di prodotti tipici ritenuti tra i migliori al mondo,da sempre sintesi di storia,cultura e tradizione.Tra i numerosi prodotti,sono da annoverare le tipicità di formaggi,vini Doc, oli Dop e, ancora, le varietà di agrumi, le bevande analcoliche, i liquori,i condimenti,la pasticceria,il pesce,la gastronomia,le diverse tipologie di miele ed altri prodotti naturali o trasformati.In questa nuova sezione,vi descrivero alcuni dei prodotti tipicamente Siciliani,conosciuti in tutto il mondo,Se volete approfondire di piu l'argomento vi consiglio di fare un salto nella sezione Cucina Siciliana.<br /></div><br /><br /> <div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiocW0d_M2U3ZXBSdI2789ihSJKFlf_dfx6laTZKm10M7M4XLRBx6B9M2sVQCSVjyb5Gjj89Col2hrYMoTUtEAHdQpzkLl__Yj8XAKSaZVDKPz4WZOluwbDifS4pfrnvYhcDQ7/s1600-h/arance-rosse.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiocW0d_M2U3ZXBSdI2789ihSJKFlf_dfx6laTZKm10M7M4XLRBx6B9M2sVQCSVjyb5Gjj89Col2hrYMoTUtEAHdQpzkLl__Yj8XAKSaZVDKPz4WZOluwbDifS4pfrnvYhcDQ7/s200/arance-rosse.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5221787351316979826" border="0" /></a> <span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Arance di Sicilia</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Gli agrumi sono diffusi in tutto il bacino del Mediterraneo sin dai tempi più antichi,rientrano a pieno titolo nell'elencazione dei prodotti tipici dell'agricoltura isolana.La presenza degli agrumi nell'isola è radicata non solo nell'ambiente stesso,aspetto che dona all'occhio una suggestiva presenza dei caratteristici giardini sempre verdi,ma anche nel loro largo utilizzo in cucina,a partire dai dolci come le bucce d'arance condite che scandiscono le feste religiose più importanti dell'anno ad un piatto tipico della cucina povera,l'insalata d'arance da condire con olio,cipollina ed i finocchi,alle ricette piu'elaborate,a partire dalla gelatina di mandarini e la crema di limoni, nonché come condimento per alcune pietanze di pesce e carne.La frutta prodotta e'nelle varietà Tarocco, Moro e Sanguinello.</span><br /></div><br /><br /><div style="text-align: justify;font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Ficodindia dell'Etna</span><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghw7zUaZf_JQ-eyakFGC_HaWjMMUai67AFWFTVcz4u5p6eXN8w3MTN-mT4fnvcqdBSzOEuCJkZTrjDaYAjWnS6kK2EJW8D3EYWkM5HaNd9InXhnif_KoyGr954u2C6fSe55tzU/s1600-h/Opuntia_ficus-indica.JPG"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghw7zUaZf_JQ-eyakFGC_HaWjMMUai67AFWFTVcz4u5p6eXN8w3MTN-mT4fnvcqdBSzOEuCJkZTrjDaYAjWnS6kK2EJW8D3EYWkM5HaNd9InXhnif_KoyGr954u2C6fSe55tzU/s200/Opuntia_ficus-indica.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5221787719732478178" border="0" /></a><br />Il ficodindia venne introdotto in Sicilia alla fine del sedicesimo secolo dagli Spagnoli,assieme ad altre importanti piante come il pomodoro dal Perù e il tabacco dal Messico. Quello più comunemente usato era il ficodindia proveniente dall’America Tropicale, una pianta capace di sopportare lunghi periodi di siccità e di propagarsi facilmente nelle fenditure della roccia. Proprio per questa sua caratteristica il fico d’india venne fin da subito piantato per frantumare la lava nei fertili pendii del monte Etna.I frutti vengono prodotti in cima alle foglie e a maturazione avvenuta,grazie alle varie colorazioni,ci mostrano uno spettacolo unico.Va consumato fresco ma è utilizzato anche per la preparazione di dolci come la "Mustazzola di ficudinnia","la Conserva di ficudinnia","il Gelo di ficudinnia".<br /></div><br /><br /><div style="text-align: justify;font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Cappero di Pantelleria</span><br /><br />Il cappero è conosciuto sin dai tempi dei Greci e dei Latini non solo per il suo impiego gastronomico, ma anche per le sue proprietà benefiche per l’organismo o addirittura per le virtù afrodisiache, come è riferito persino nella Bibbia.Si produce nel Isola di Pantelleria,ambiente ideale per la coltivazione del cappero,poiche il terreno,dell'isola e' di origine vulcanina ed estremamente arido.Costituisce una fonte di reddito di notevole importanza per l’isola.Il frutto e'usato in moltissime pietanze della cucina Siciliana.<br /></div><br /><br /><div style="text-align: justify;font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Pistacchi di Bronte</span><br /><br />Questa varietà ,presidio Slowfood e DOP,cresce sui terreni accidentati del comune di Bronte(Ct).Il pistacchio presenta un colore verde smeraldo e un profumo intenso, resinoso. Gli alberi non si concimano,non si irrigano,si trattano pochissimo e si potano un paio di volte per eliminare i rami secchi e togliere le gemme.Il pistacchio si raccoglie tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, ogni due anni.Conservato, mantiene il suo sapore anche per un lungo periodo.Oltre a gustarli appena sgusciati,i pistacchi sono perfetti per preparare dolci,creme e salse.<br /></div><br /><br /><div style="text-align: justify;font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Mandorle di Sicilia</span><br /><br />La Sicilia sud-orientale è da sempre terra d'elezione per la coltura del mandorlo, concentrata in special modo nella fascia costiera che va dal mare alla collina. Dalle assolate campagne siciliane provengono infatti le mandorle più rinomate dell'intero bacino del Mediterraneo.le più richieste prosperano nel siracusano, precisamente nei territori di Avola e Noto.Le mandorle sono frutti profumati e ricchi di oli essenziali, sono particolarmente adatte alla conservazione perchè hanno un guscio spesso e durissimo che trattiene le sostanze grasse e mantiene inalterato il patrimonio aromatico per almeno un anno.La mandorla è protagonista indiscussa di straordinari dolci come la granita,i torroni,i "geli",e soprattutto la famosa pasta martorana,che è l'elemento base della pasticceria siciliana e della famosa cassata.<br /><br /></div><br /><div style="text-align: justify;font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Manna delle Madonie</span><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv0RTq9z11fbC100HW6pZQnLJCPfRAv4JPyy04atZC0AjYHluQrbQYNhJm_RIf4AvtKoaIKuxxVw9cMsZ_o5w4DSZKvgyFVwJYHVakYHll_5Mr5WgkQBRK87whA3wx0YRV4Mas/s1600-h/manna.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 143px; height: 181px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv0RTq9z11fbC100HW6pZQnLJCPfRAv4JPyy04atZC0AjYHluQrbQYNhJm_RIf4AvtKoaIKuxxVw9cMsZ_o5w4DSZKvgyFVwJYHVakYHll_5Mr5WgkQBRK87whA3wx0YRV4Mas/s200/manna.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5221788015519636850" border="0" /></a><br />Per secoli il termine “manna” fu d’uso esclusivo degli Ebrei, derivato dall’espressione “man hu”,che in antico ebraico traduceva la domanda “cos’è?”, riferita al cibo fornito dal cielo al popolo dell’Esodo.La manna naturale del frassino,si produce ormai soltanto in due paesi delle Madonie.<br />Viene prodotta incidendo anche la corteccia dell’ornello e del verdello.Questa resina,dalla quale è possibile ottenere una sostanza zuccherina particolare, detta anche “miele di rugiada”,viene utilizzata soprattutto in erboristeria per le sue proprietà lassative e rinfrescanti,o come dolcificante tollerato anche dai diabetici.<br /></div><br /><br /><div style="text-align: justify;font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Formaggio Maiorchino</span><br /><br />Prodotto nei paesi della provincia di Messina,il Maiorchino è un formaggio che rischia di scomparire.<br />Di forma cilindrica,ha origini molto antiche ,pare risalga al ‘600.E’ uno dei più grandi pecorini d’Italia, sia per la struttura che per la qualità ed è notevole anche la sua attitudine alle stagionature prolungate. Si produce da febbraio fino alla seconda decade di giugno in piccolissime quantità. La tecnica di realizzazione molto complessa e la lunga stagionatura rendono i costi di produzione alti rispetto al mercato.Il Maiorchino dei Nebrodi ha ricevuto il Presidio Slowfood.<br /></div><br /><br /><div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjp5uLXkmRcArAO0KvNXPRfJAp0xuELrfGValKip7JDXKEMjNNnrx_NwHfGJOjG9mso8sWHRwPcuh5PQF_Rqs4dBSSYzNEMRXAGAdAhBt4YhqoE75LZ_Ge-PeoNtPxPE2XSOpvN/s1600-h/caciocavallo_g.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjp5uLXkmRcArAO0KvNXPRfJAp0xuELrfGValKip7JDXKEMjNNnrx_NwHfGJOjG9mso8sWHRwPcuh5PQF_Rqs4dBSSYzNEMRXAGAdAhBt4YhqoE75LZ_Ge-PeoNtPxPE2XSOpvN/s200/caciocavallo_g.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5221788310858301762" border="0" /></a><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Il caciocavallo Ragusano DOP</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Chiamato in dialetto anche "scaluni" o "pruvuluni" è prodotto nella provincia di Ragusa e nei comuni siracusani di Noto, Palazzolo, Acreide e Rosolini.È uno dei prodotti siciliani di più antica tradizione,oggetto fin dal 1300 di un intenso e fiorente commercio.Il caciocavallo Ragusano ha acquisito la certificazione DOP nel 1996.E'un formaggio a pasta filata dura,prodotto con latte vaccino crudo.Ha una tipica forma rettangolare,pesa normalmente più di 10 chili.</span><br /></div><br /><br /><div style="text-align: justify;font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Olio Valdemone</span><br /><br />Si tratta di un olio DOP,prodotto e coltivato nei comuni della provincia di Messina. Fino dal 1812, L’olio Valdemone è ottenuto da oli di tre coltivazioni principali:Ogliarola Messinese,Santagatese e Minuta.L’olio si presenta limpido o leggermente velato,dal colore verde con sfumature dorate.Il profumo ricorda le olive appena raccolte accompagnato da sentori di erbe,foglie e fiori di piante spontanee presenti nel territorio.Il gusto delle olive fresche di raccolta è contornato da un contrasto amaro e le sensazioni retro-olfattive sanno di mandorla,frutta fresca,pomodoro e cardo.<br /></div><br /><br /><div style="text-align: justify;font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Pomodoro di Pachino</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Prende il nome dall’omonima cittadina in provincia di Siracusa,nel cui comprensorio</span><a style="font-family: arial;" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghe0ppqqSfQCZ8SNcz3ukGIvs93pwjJ0c7v9zPaRmn9u_zvGLJPXkeMD2K-Gp5VndnxLAZ_43Z_t-B40_GQLYRvzhnqZ5bfeQcSYMr_HwYX5jG18MrWhKmZSKD8qEOxNPBrYVH/s1600-h/pomodoro_grappolo%5B1%5D.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghe0ppqqSfQCZ8SNcz3ukGIvs93pwjJ0c7v9zPaRmn9u_zvGLJPXkeMD2K-Gp5VndnxLAZ_43Z_t-B40_GQLYRvzhnqZ5bfeQcSYMr_HwYX5jG18MrWhKmZSKD8qEOxNPBrYVH/s200/pomodoro_grappolo%5B1%5D.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5221788738464650098" border="0" /></a><span style="font-family:arial;"> la coltivazione di questo prodotto orticolo ha trovato le sue ideali condizioni climatiche grazie all’elevata esposizioni solare,alla salinità delle acque di irrigazione,e alla vicinanza del mare.Questo insieme di fattori è responsabile delle peculiari qualità organolettiche che contraddistinguono il Pomodoro di Pachino quali il sapore dolce,la consistenza della polpa,la lucentezza del frutto e la lunga durata post-raccolta.Uno dei luoghi comuni identifica il vero pomodoro di Pachino con la varietà "cilegino".Caratteristico per l'aspetto"a ciliegia"su un grappolo a spina di pesce con frutti tondi,piccoli,dal colore eccellente.</span><br /></div><br /><br /><div face="arial" style="text-align: justify;"><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Bottarga di tonno </span><br /><br />La bottarga di tonno deriva da una lunga lavorazione dell'uovo di tonno,con sale.Ha un colore che va dal rosa chiaro al rosa scuro.La consistenza è compatta ed il colore uniforme.Si consuma a fettine con un filo di olio o grattugiato sulla pasta,sviluppando il caratteristico aroma.L'unico conservante è il sale.I territori interessati alla produzione sono i Comuni di Trapani e Favignana.Il periodo di produzione è quello successivo alla "mattanza",che di solito si effettua a maggio.<br /></div><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">La Sicilia contende alla Puglia il primato di regione italiana maggior produttrice di vino.Nella parte nord orientale dell'isola ci sono vigneti lungo le pendici dell'Etna.I vini che nascono su questi pendici fertili del vulcano appartengono alla più antica Doc siciliana,riconosciuta nel lontano 1968,vengono prodotti in quattro tipologie differenti,tra cui un interessante Bianco Superiore.Le zone viticole si espandono anche sui monti Peloritani che sovrastano Messina e nelle isole Lipari,merita di essere citato il <span style="font-weight: bold;">Malvasia di Lipari</span>;a sudovest,nelle pianure tra Siracusa e Ragusa,sui monti iblei,possiamo citare l'Albanello di Siracusa,l'Eloro bianco o rosso e il famoso <span style="font-weight: bold;">Nero d'Avola</span>.Nella parte centrale e meridionale dell'isola si produce vino sulle colline di Agrigento e, in provincia di Caltanisetta,nelle alte colline di Vallelunga.A est,infine, le ondulate pianure tra Trapani, Marsala e Alcamo sono tutto un fiorire di vigneti.<br /><div style="text-align: justify;">Gran parte dei vini di qualità siciliani non viene prodotta seguendo un disciplinare Doc e si fregia quindi solo dell'Indicazione geografica tipica <span style="font-weight: bold;">Igt </span>"Sicilia",che può essere ottenuta da vini prodotti in tutte le province siciliane.I piu'conosciuti sono:Il Moscato di noto,Moscato di pantelleria,Alcamo,Cerasuolo di Vittoria,Marsala,Eloro,Etna,Faro,Monreale,Malvasia delle Lipari,Sambuca. <br /></div><br /></div>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-9587088827851966752008-07-30T10:53:00.017+02:002008-07-30T17:20:23.658+02:00Il Palio dei Normanni<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBPbZSgSBOKVk-ouoAJPUcIDV_VeBz1tXRYx9IRvsa7hcNuAnENuBHB3TUwOq8Wcg-6-U0trYWKr_uqLNmkiqjiJQc9BZEJ2Oq2CJ8k3FFikEKZ3MIHINBxHlGST0hX9yaP2Zx/s1600-h/32879.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 150px; height: 190px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBPbZSgSBOKVk-ouoAJPUcIDV_VeBz1tXRYx9IRvsa7hcNuAnENuBHB3TUwOq8Wcg-6-U0trYWKr_uqLNmkiqjiJQc9BZEJ2Oq2CJ8k3FFikEKZ3MIHINBxHlGST0hX9yaP2Zx/s200/32879.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5228813817466406162" border="0" /></a><span style="font-family:arial;">Il Palio, si svolge quest'anno dal 12 al 14 di Agosto,nella stupenda cornice del centro storico di Piazza Armerina.Dove dame,cavalieri,truppe e milizie creano una delle più antiche manifestazioni medioevali in costume del meridione d’Italia,con questo nome e in questa veste dal 1952, poiché nei secoli precedenti era “La Cavalcata”.La manifestazione nasce per rendere omaggio alla Madonna protettrice della città medioevale.</span><br /></div><br /><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Come si raggiunge </span><span style="font-family:arial;">Piazza Armerina</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Da Catania: immettersi sull'autostrada CT-PA e percorrerla fino allo svincolo di Mulinello,oppure fino allo svincolo di Enna.Nel primo caso si prosegue per un breve tratto lungo la statale in direzione Valguarnera, dopodichè ci si immette sulla SS a scorrimento veloce che,superata Valguarnera,prosegue fino a congiungersi alla SS 117 bis al bivio di Enna,Piazza Armerina e Valguarnera e da lì si raggiunge Piazza Armerina dopo altri 8 km.Da Catania in totale si percorrono circa 90 km.</span><br /><span style="font-family:arial;">Da Palermo: immettersi sull'autostrada A-19 PA-CT e percorrerla fino allo svincolo di Enna, da qui proseguire per la S.S. 117 bis in direzione Gela.Dall'inizio dell'autostrada in totale si percorrono circa 160 km.</span><br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Brevi cenni Storici</span><br /><br /><div face="arial" style="text-align: justify; font-family: arial;">La manifestazione,trae spunto dalla guerra santa di liberazione che i Normanni del Conte Ruggero d’Altavilla combatterono intorno la metà dell'anno mille,contro gli infedeli arabi che occupavano la Sicilia da circa 150 anni.La conquista dell'Isola dominata dagli Arabi apparve come una guerra santa di liberazione religiosa:il Pontefice Niccolò II donò,infatti, a Ruggero,quale segno di investitura e di auspicio per la liberazione dalla dominazione saracena,un drappo con l'effigie della Madonna col Bambino,dipinto,si dice,per mano di San Luca.<br />Il vessillo di guerra,rappresentò il signum victoriae che portò di vittoria in vittoria Ruggero sino a Plutia (l'antica Piazza Armerina)che fu innalzata a piazza d'armi delle milizie normanne.Fu così che il Conte normanno donò alla città,cui era <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNxjz6DJxnVWa_wpaQnz9zMYBrlqPvoTPjvjklT3inpkOhLNPBtmyxVraWYx6OKA6hq_ISTvbla9Xn0QxcL4OvgXt25OBEy4IPTMZVo4SY4bZ_yb_DwKl72xgxgoDSCpfrQ5Gi/s1600-h/corteosm.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNxjz6DJxnVWa_wpaQnz9zMYBrlqPvoTPjvjklT3inpkOhLNPBtmyxVraWYx6OKA6hq_ISTvbla9Xn0QxcL4OvgXt25OBEy4IPTMZVo4SY4bZ_yb_DwKl72xgxgoDSCpfrQ5Gi/s200/corteosm.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5228810131426212210" border="0" /></a>legato da un vincolo d'alleanza,il labaro ricevuto dal Papa che presto venne ritenuto miracoloso e fatto oggetto di culto popolare.<br />A seguito di questi fatti,al limite tra storia e leggenda,in occasione dei festeggiamenti di Maria SS.delle Vittorie patrona della città,nasce Il Palio dei Normanni.<br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Programma della Manifestazione</span><br /><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >12 Agosto:</span> <span style="font-family:arial;">Consegna delle armi,benedizione dei Cavalieri e dei Quartieri.</span><br /><br /><div style="text-align: justify;font-family:arial;"><span style="font-family:arial;">Il Palio,inizia ufficialmente nel pomeriggio,sotto il rullare dei tamburi e lo squillare delle trombe,in piazza Garibaldi sotto il civico Palazzo del Senato,</span><a style="font-family: arial;" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-3cxxngUe1yWwPqrnmufm07zP_i2ZgHt0S0U1Arklzt1gSFP-GZ0t8_PcboY6WxGJ9RBD89ZQLazXzEr0bIzrS_6MPIYhxpt1dgQLfHwZW91QhFjcUI7S0MlCLYddnQ_I0a1K/s1600-h/palio_dei_normanni.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-3cxxngUe1yWwPqrnmufm07zP_i2ZgHt0S0U1Arklzt1gSFP-GZ0t8_PcboY6WxGJ9RBD89ZQLazXzEr0bIzrS_6MPIYhxpt1dgQLfHwZW91QhFjcUI7S0MlCLYddnQ_I0a1K/s200/palio_dei_normanni.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5228810689599081906" border="0" /></a><span style="font-family:arial;">dai quattro quartieri giungono i cortei storici costituiti dai musici,dai notabili,dalla squadra dei Cavalieri giostranti e dagli alabardieri.Il Gran Magistrato,quale rappresentante del potere giudiziario e di governo della città,con un atto rituale consegna le armi ai Cavalieri giostranti dei quattro quartieri e il pubblico bando al Banditore di Plutia.</span><br /><span style="font-family:arial;">Dopo questa cerimonia,l’intero corteo storico si porta nella Basilica Cattedrale per la cerimonia religiosa della benedizione dei Cavalieri giostranti e dei Quartieri,e la donazione da parte del Gran Magistrato di una lampada votiva che viene posta ai piedi del ferculo che custodisce la Sacra immagine di Maria SS.delle Vittorie.Dopo la solenne cerimonia religiosa che rappresenta il momento più intimo che i Quartieri vivono,il Corteo storico attraversando le principali vie,si ritira nelle logge di contrada San Pietro.</span><br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >13 Agosto:</span><span style="font-weight: bold;"> </span><span style="font-family:arial;">La Consegna delle Chiavi.</span><br /><br /><br /><div style="text-align: justify;font-family:arial;"><span style="font-family:arial;">In questa giornata,in un’atmosfera surreale densa di fascino dove i colori,le immagini,ed i suoni,appartengono ad un’età antica,si rievoca l’ingresso delle truppe normanne nell’antica città.Il corteo composto dalle milizie appiedate,dalla cavalleria normanna e dal Conte Ruggero con il Vessillo papale di “Maria Santissima delle Vittorie”,fanno solenne ingresso in città da porta Castellina,do</span><a style="font-family: arial;" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4nYT-YJJW87tx6zejs91HuFAzz4NjLThUddosi2F0JcS6l_oc9tiQdEQfmd9YcJZrTp6MFLuQxYhrOB1Vyv2TpwFj4tLEzLPG2fs3QNdExv0lq6VyBlTXPJ0tdFCO_Tx7oHqF/s1600-h/47996216.cavaliere.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4nYT-YJJW87tx6zejs91HuFAzz4NjLThUddosi2F0JcS6l_oc9tiQdEQfmd9YcJZrTp6MFLuQxYhrOB1Vyv2TpwFj4tLEzLPG2fs3QNdExv0lq6VyBlTXPJ0tdFCO_Tx7oHqF/s200/47996216.cavaliere.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5228810430408905186" border="0" /></a><span style="font-family:arial;">ve percorrendo le principali vie giungono nella piazza del Duomo.Qui ad accoglierlo,annunziato da squilli di trombe e rulli di tamburi i rappresentanti della città:il Priore con il Magistrato dei Quartieri,i Notabili,le Dame,il Gran Magistrato con la Gran Dama,i Cavalieri giostranti dei quattro quartieri storici,Monte – Castellina – Canali – Casalotto.Sul sagrato della Basilica Cattedrale,al Conte Ruggero si fa incontro il Gran Magistrato preceduto dai paggi,dal Cerimoniere e dal Banditore,il quale dopo avere assicurato la fedeltà della città,gli dona simbolicamente le chiavi di Plutia.</span><br /><span style="font-family:arial;">Il Conte Ruggero apprezza la lealtà con la quale il Gran Magistrato assicura il possesso della città,accoglie la richiesta di sottomissione di tre dignitari arabi e portatosi sul palco dopo avere ricevuto il saluto dei dignitari,concede loro dei medaglioni quale riconferma dei possedimenti avuti.Dopo la cerimonia,l’intero corteo si ricompone e attraversando le principali vie del centro storico,uscendo dalla via Garibaldi,dove era ubicata la porta San Giovanni,si ritira nelle logge di contrada San Pietro.</span><br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;">14 Agosto:</span> <span style="font-family:arial;">Il torneo medievale ”La Quintana del saracino“ .</span><br /><br /><div style="text-align: justify;font-family:arial;"><span style="font-family:arial;">Presso il campo Sant’Ippolito,sin dalle prime ore del pomeriggio,i cinque Cavalie</span><a style="font-family: arial;" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxBE1ZH7-Ohy2cj-C9My-4m1u-EFuNAixxHc4pAuJozX47jIIQB3Mypa8XFC-XTiZDV2V8c8V3QzeK2OBVAJ46_fzY30W_8j_bXmwzNs8J0f9UTgyo_rQDF1zpQ5xkicikKa6I/s1600-h/teggiano2.JPG"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxBE1ZH7-Ohy2cj-C9My-4m1u-EFuNAixxHc4pAuJozX47jIIQB3Mypa8XFC-XTiZDV2V8c8V3QzeK2OBVAJ46_fzY30W_8j_bXmwzNs8J0f9UTgyo_rQDF1zpQ5xkicikKa6I/s200/teggiano2.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5228811123039340818" border="0" /></a><span style="font-family:arial;">ri giostranti dei quattro quartieri storici che si contraddistinguono con i propri colori sociali:Monte,(colore giallo)–Castellina,(colore azzurro)-Canali,(colore rosso)-Casalotto,(colore verde),in onore al Conte Ruggero e alla presenza di tutti i figuranti rappresentanti della città,effettuano una giostra con prove di abilità e destrezza contro l’effigie del saraceno,costituito da una tipica statua di legno,a mezzo busto,adattata su un supporto che la rende girevole.</span><br /></div><br /><div style="text-align: justify;font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Prima prova</span>: i cavalieri si lanciano al galoppo con la lancia in resta per colpire lo scudo del saraceno.<br /></div><div style="text-align: justify;font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Seconda prova</span>: i cavalieri si lanciano al galoppo con una mazza chiodata per colpire lo scudo del saraceno.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEMzJOebMryGk3ZGsmK2q2cxvrz-FhRdXY6RdGZEeCLGTRgoeWHfEv-r55yngn5NbAX8DVEJR7gQKbGC6f5qZlmffs1Agib0W6MqoMj8CktTUc92LeFKfbpxi3cS8PDEunRoMD/s1600-h/47996446.torneo.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEMzJOebMryGk3ZGsmK2q2cxvrz-FhRdXY6RdGZEeCLGTRgoeWHfEv-r55yngn5NbAX8DVEJR7gQKbGC6f5qZlmffs1Agib0W6MqoMj8CktTUc92LeFKfbpxi3cS8PDEunRoMD/s200/47996446.torneo.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5228810291508050514" border="0" /></a><br /></div><div style="text-align: justify;font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Terza prova</span>:i cavalieri si lanciano al galoppo con la lancia in resta contro il saraceno,cercando di infilare,durante la corsa,un anello del diametro di 11 cm.<br /></div><div style="text-align: justify;font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Quarta prova</span>: i cavalieri si lanciano al galoppo con un giavellotto che dovrà essere lanciato attraverso un anello posto su una forca. Alla squadra del quartiere che realizza nelle prove il maggiore punteggio viene assegnato il Palio,una copia del Vessillo papale raffigurante “Maria SS. delle Vittorie” che sarà conservato per l’intero anno nella parrocchia del quartiere.<br /><div style="text-align: justify;">Alla fine l’intero corteo si ricompone e attraversando le principali vie,porta in trionfo per la città il Vessillo ed i vincitori.<br /></div></div><br /><br /><br /><a style="font-family: arial;" href="http://www.fileden.com/files/2008/7/30/2025922/regolamento_2007.pdf">Regolamento del Palio</a><br /><br /><br /><span style="font-family:arial;">Per </span><a style="font-family: arial;" href="http://www.paliodeinormanni.com/palio/">Info</a><span style="font-family:arial;"> sul Palio</span>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-84800913726567390282008-07-18T17:38:00.013+02:002008-07-18T18:33:13.256+02:00On The Road in Auto - Piazza Armerina<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi27-Au1Uuc-azmXcaO2pILxAvxvBs71Sj_kY0HxrRT8UWtzr4hsdixt416VEhXyEAUt8J9fTqk5sl0i3KtXAxeurebm-7YiUw6W8iClB2PAq7qsJBlMVE7B2iW64KPmT37bWMr/s1600-h/Piazza_Armerina.JPG"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi27-Au1Uuc-azmXcaO2pILxAvxvBs71Sj_kY0HxrRT8UWtzr4hsdixt416VEhXyEAUt8J9fTqk5sl0i3KtXAxeurebm-7YiUw6W8iClB2PAq7qsJBlMVE7B2iW64KPmT37bWMr/s200/Piazza_Armerina.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5224387106685628530" border="0" /></a><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Piazza Armerina</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">E'un comune di 20.766 abitanti della provincia di Enna, nella Sicilia centrale famoso nel mondo per i mosaici romani della villa del Casale.Le origini della cittadina risalgono al periodo Normanno anche se esistono altre tesi che datano, la fondazione della città al V°selcolo a.C.Ai tempi della guerra del Peloponneso, ma trovano solo testimonianze e archeologiche nella Villa Imperiale del III IV secolo D.C. ai piedi del Monte Mangone in contrada Casale.Piazza Armerina ebbe il suo massimo splendore in epoca medioevale al tempo del Conte Ruggero Normanno,piu' tardi divenne importante centro militare e svolse un suo ruolo importante fra le alterne vicende politico-militarí del periodo svevo, francese e spagnolo. Raggiunse altresì un enorme sviluppo del commercio di grano e l'opulenza delle famiglie nobiliari determinò una florente edilizia che trovò la sua migliore espressione nella costruzione di belle chiese e palazzi patrizi di stile barocco,che restano tutt'ora a testimonianza di una raffinatezza di stile e di arte<br /><br /></div><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >In auto</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;"><span style="font-weight: bold;">Da Catania</span>: immettersi sull'autostrada CT-PA e percorrerla fino allo svincolo di Mulinello,oppure fino allo svincolo di Enna.Nel primo caso si prosegue per un breve tratto lungo la statale in direzione Valguarnera, dopodichè ci si immette sulla SS a scorrimento veloce che,superata Valguarnera,prosegue fino a congiungersi alla SS 117 bis al bivio di Enna,Piazza Armerina e Valguarnera e da lì si raggiunge Piazza Armerina dopo altri 8 km.Da Catania in totale si percorrono circa 90 km.<br /><span style="font-weight: bold;">Da Palermo</span>: immettersi sull'autostrada A-19 PA-CT e percorrerla fino allo svincolo di Enna, da qui proseguire per la S.S. 117 bis in direzione Gela.Dall'inizio dell'autostrada in totale si percorrono circa 160 km.<br /><br /></div><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Il centro storico</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">D'impianto medioevale e'caratterizzato da piccole viuzze medievali e da bei palazzi rinascimentali e barocchi.Al centro della piazza principale,possiamo ammirare imponente e coronata da un alta cupola,la facciata del <span style="font-weight: bold;">Duomo</span>.L'edificio attuale sorge sui resti di una chiesa quattrocentesca della quale rimane ancora il campanile che completa il fianco destro,con finestre in stile gotico catalano ai due livelli inferiori ed il completamento rinascimentale.L'interno racchiude pregevoli opere d'arte.In fondo alla navata,all'altare,la Madonna delle Vittorie,è l'immagine bizantina tradizionalmente identificata con il vessillo donato dal papa a Ruggero I in occasione del concilio di Melfi.Nella cappellina a sinistra del presbiterio,si trova una bella croce lignea dipinta del 1455 con,sul retro,la Resurrezione.Lungo la navata centrale spiccano i due organi lignei dorati con, al centro delle cantorie,un medaglione con la Trinacria e il Conte Ruggero a cavallo.<br />Alle spalle del Duomo,lungo via Cavour,si trova il secentesco complesso francescano,oggi ospedale la cui chiesa,in pietra arenaria e mattoni,possiede un campanile coronato da una guglia conica maiolicata. Continuando si giunge prima allo slargo S. Rosalia,poi in piazza Garibaldi,coronata dalla Chiesa di Fundrò del 1613,dedicata a S. Rocco,e dal settecentesco Palazzo di Città.Salendo per via Vittorio Emanuele,in corrispondenza di uno slargo,si possono ammirare due bei prospetti contrapposti della Chiesa di S. Ignazio di Loyola,la cui facciata è preceduta da un'elegante scalinata a tenaglia,e della Chiesa di S.Anna,dalla facciata fortemente convessa.In alto si staglia la mole squadrata del castello aragonese del 1392.Da qui è possibile ritornare in piazza Duomo e scendere lungo via Monte alla cui fine si trova la Chiesa di S.Martino di Tours,le cui fondamenta risalgono al 1163.<br /><br /></div><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >La Villa Romana</span><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx4Qj52Ty0HSYTtmvqMtXLEm_faUHX7xmqcwWbZXbAsYhyCVC9qMW6TFq-_uUz_swXwpG3QjXURY3KMLSDWCh_SWXD2VvoRVcCbZdf-5BTeFEkDx27DLswjVOGBLkF-UyeD-oE/s1600-h/368.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx4Qj52Ty0HSYTtmvqMtXLEm_faUHX7xmqcwWbZXbAsYhyCVC9qMW6TFq-_uUz_swXwpG3QjXURY3KMLSDWCh_SWXD2VvoRVcCbZdf-5BTeFEkDx27DLswjVOGBLkF-UyeD-oE/s200/368.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5224383764000294434" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Non lontano da Piazza Armerina,in contrada Casale,lungo la S161 che porta a Barrafranca/Pietraperzia,si raggiunge il complesso monumentale noto come Villa Romana del Casale.Si tratta di una lussuosa dimora,edificata tra il III ed il IV sec.d.C.,giunta fino a noi, praticamente intatta e recentemente riconosciuta dall'UNESCO come patrimonio dell'Umanità.La Villa presenta magnifiche decorazioni musive in tutti i pavimenti dei quaranta ambienti di cui si compone;si pensa appartenuta ad una personalità altolocata della gerarchia dell'Impero Romano un Console,mentre altri sostengono che la villa sia appartenuta all'Imperatore M. Valerio Massimiano, detto Herculeos Victor.Abitata anche in eta' araba,la villa fu parzialmente distrutta dai normanni,<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZO_WcifxIkCsnMt06HEWXYA8NQojjRNW5_CrBtTNPsFiGsGm4tDQjjETgevqbe2ks_nbGNfAnPyK_5ArnvXz9KpCT53qO_rsu2x40RkfbYOrxRVNhjX5EUYEn3gvr4WyvEUfA/s1600-h/mosaici+Piazza+Armerina.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZO_WcifxIkCsnMt06HEWXYA8NQojjRNW5_CrBtTNPsFiGsGm4tDQjjETgevqbe2ks_nbGNfAnPyK_5ArnvXz9KpCT53qO_rsu2x40RkfbYOrxRVNhjX5EUYEn3gvr4WyvEUfA/s200/mosaici+Piazza+Armerina.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5224384020995944130" border="0" /></a>in seguito, una valanga di fango, provenienti dal monte Mangone,che la sovrasta.Le prime campagne di scavo a livello scientifico,furono eseguite nell'anno 1881. Gli scavi furono ripresi nel 1935 fino al 1939,ed infine,negli anni 50,fu portato completamente alla luce l'intero complesso,grazie all'opera dell'archeologo Vinicio Gentili.<br /></div><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">L'interno della costruzione si visita attraverso un percorso obbligato,segnato da numerose passerelle aeree; superato il cortile d'ingresso si accede ad un atrio a pianta poligonale, con una fontana centrale e da qui ci si immette nel grande salone detto "del Circo" per le scene di gare proprie del Circo Massimo di Rom<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBFdwbxIQcTf8b7yor5R_zyIYjWn4kznCmJJZrS3GwopCmFaAVtVENHiWlaC9gtX6zYVXgNpNO6igs9DT2w4OUuBw6HLsjxhabbN-kR6X0gCi7VjffcM0KNSyNKX6G9_YiuMad/s1600-h/mosaico_polifemo.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBFdwbxIQcTf8b7yor5R_zyIYjWn4kznCmJJZrS3GwopCmFaAVtVENHiWlaC9gtX6zYVXgNpNO6igs9DT2w4OUuBw6HLsjxhabbN-kR6X0gCi7VjffcM0KNSyNKX6G9_YiuMad/s200/mosaico_polifemo.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5224384264913733138" border="0" /></a>a.Le scene rappresentate in quasi tutti gli ambienti della Villa del Casale riproducono la caccia grossa con gli animali dei safari africani,le donne al bagno e le ragazze in bikini conosciute in tutto il mondo.<br />Per Approfondimenti,Vai <a href="http://www.villaromanadelcasale.it/">qua</a><br /><br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Il palio dei normanni</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Il Palio,Che quest'anno si svolge dal 12 al 14 di Agosto,è tra le più antiche manifestazioni medioevali in costume del meridione d’Italia, con questo nome e in questa veste dal 1952, poiché nei secoli precedenti era “La Cavalcata”, nasce appunto<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAfSJ4viw04H190OfSAyFjOlIZ5e2DG9GvZ0dICVTNVXwNzIW-4-hDR9lrVMjmA38sFETtGOOWr4f1w8vQ9hVySGYcZ2ASOLNkh91-B1tyfKkw_AV7kbx94KG9UYrvM6Cm7OSc/s1600-h/piazza+almerina01.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 190px; height: 194px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAfSJ4viw04H190OfSAyFjOlIZ5e2DG9GvZ0dICVTNVXwNzIW-4-hDR9lrVMjmA38sFETtGOOWr4f1w8vQ9hVySGYcZ2ASOLNkh91-B1tyfKkw_AV7kbx94KG9UYrvM6Cm7OSc/s200/piazza+almerina01.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5224385084347915266" border="0" /></a> per rendere omaggio alla Madonna protettrice della città medioevale.<br />Una festa religiosa,che trae spunto dalla guerra santa di liberazione che i Normanni combatterono contro gli infedeli arabi che occupavano la Sicilia da circa 150 anni.<br /></div><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Morgantina</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Dista circa 6 Km da Piazza Armerina imboccando la S.S. 288 direzione Aidone.Antica città greca risalente al XI secolo a.C.,si estende su una piccola pianura delimitata da dolci colline.Al centro del pianoro si trova l'Agorà disposta su due livelli,quello inferiore riservato ai riti sacri,quello superiore per fini commerciali e pubblici,collegati da una grande scalinata.Quest'ultima è molto particolare perchè consta di tre lati che formano così in basso uno spazio probabilmente usato per le riunioni cittadine,o per momenti di culto vista la vicinanza con il Santuario delle Divinità Ctonie,Demetra e Kore.Contemporaneo alla scalinata è senza dubbio il <span style="font-weight: bold;">Teatro Greco</span>.La sua cavea semicircolare consta di 15 gradini ed è suddivisa in sei settori;è probabile che le scalinate in pietra continuavano con delle strutture in legno per aumentare la capienza del teatro.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAK63-WllWwYQdOVXqcjIEyJzyA9mPEjUGnQW2QjxTLo5WgH44MnYp0S2M0MZl_Ub2_iH9ZfA15gB72i12xhB4CbLgVtozbNFBDjs62vTUWpp7smwCzFMVjYwfmighX77K_Xrv/s1600-h/800px-TEATRO_SANTUARIO.JPG"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAK63-WllWwYQdOVXqcjIEyJzyA9mPEjUGnQW2QjxTLo5WgH44MnYp0S2M0MZl_Ub2_iH9ZfA15gB72i12xhB4CbLgVtozbNFBDjs62vTUWpp7smwCzFMVjYwfmighX77K_Xrv/s200/800px-TEATRO_SANTUARIO.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5224386263529722306" border="0" /></a><br />La città fu riportata alla luce nel 1955 dalla missione archeologica dell'Università di Princeton (Stati Uniti).Gli scavi sinora compiuti consentono di seguire lo sviluppo dell'insediamento per un periodo di circa un millennio,dalla preistoria all'epoca romana.L'area più facilmente visitabile,recintata dalla Soprintendenza, conserva resti dalla metà del V alla fine del I secolo a.C.,il periodo di massimo splendore della città.Da questo sito provengono importantissimi reperti archeologici come la <span style="font-weight: bold;">Venere di Morgantina</span>,attualmente custodita presso la collezione Getty a Malibu,e il Tesoro di Morgantina.<br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Aidone</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Soprannominata per la sua posizione geografica il “balcone della Sicilia”,in quanto dal suo punto più panoramico è possibile ammirare l’Etna,i Nebrodi,la Piana di Catania,il Mar Jonio e Siracusa.<br />L’etimologia del termine Aidone è Ay-ndun che nel linguaggio arabo significa “superiore fonte di acque”.La città fu fondata dai Normanni,che arrivarono in Sicilia guidati dal Conte Ruggero d’Altavilla per combattere gli arabi.I primi abitanti furono dunque i “lombardi”,famiglie dell’esercito di Ruggero provenienti in gran parte dalla regione del Monferrato.Di recente istituzione è il Museo archeologico regionale,che ha la sua sede nei locali dell’ex convento dei Cappuccini e della seicentesca chiesa di S. Francesco.L’ottimo allestimento del museo consente,attraverso la lettura delle fasi storiche precedenti l’insediamento ellenistico di Morgantina, di formare un quadro esauriente della situazione del territorio dalla preistoria al periodo greco.La sala denominata di Cittadella accoglie i materiali provenienti dallo scavo,effettuato nell’omonima contrada.Se vi capitasse di andarci il 1 Maggio, potrete assistere al pellegrinaggio al santo "nero" San Filippo Apostolo nella chiesa di Santa Maria la Cava, quando migliaia di persone raggiungono Aidone a piedi, spesso scalzi.<br /><br /></div><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheSyiImRGCXES73vo_RtWHIW4qsfvZLlAd02JvipRaW9iQITCq5qxePOOycHUOSftrIKbcrJK4YTAtNxtxtH8u-1qEb1CM4oXFemJyNc9I7NsTbEleruC_htc_65C3bTPsF46v/s1600-h/1.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheSyiImRGCXES73vo_RtWHIW4qsfvZLlAd02JvipRaW9iQITCq5qxePOOycHUOSftrIKbcrJK4YTAtNxtxtH8u-1qEb1CM4oXFemJyNc9I7NsTbEleruC_htc_65C3bTPsF46v/s320/1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5224386479019773090" border="0" /></a>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-31534548860920468582008-07-17T17:43:00.015+02:002008-07-17T19:16:33.887+02:00Ricette di Sicilia<span style="font-family:arial;">A cura di Valeria</span><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" ><br /><br /></span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmU2IWJUjpUXyuGMHJe500E8eEEj5KJu5m9mxUgF_dfINhSW_d-JwKUgN4_vW20Y4wo0UgTSfHDyGgaTHwTk2HxBevfnOQjSq3m0wZwCO8VwOwrGi4cyXLE8Ouxdxh_MSJdhEK/s1600-h/pasta.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 200px; height: 188px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmU2IWJUjpUXyuGMHJe500E8eEEj5KJu5m9mxUgF_dfINhSW_d-JwKUgN4_vW20Y4wo0UgTSfHDyGgaTHwTk2HxBevfnOQjSq3m0wZwCO8VwOwrGi4cyXLE8Ouxdxh_MSJdhEK/s200/pasta.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5224022365004439154" border="0" /></a><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Pasta</span><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" > Ncaciata</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmU2IWJUjpUXyuGMHJe500E8eEEj5KJu5m9mxUgF_dfINhSW_d-JwKUgN4_vW20Y4wo0UgTSfHDyGgaTHwTk2HxBevfnOQjSq3m0wZwCO8VwOwrGi4cyXLE8Ouxdxh_MSJdhEK/s1600-h/pasta.jpg"></a><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Piatto tipico della citta' di Messina molto simile alla pasta al forno ma con la differenza che anticamente si cuoceva dentro un tegame di terracotta detta "Pignata" sopra il carbone e mettendo sul coperchio,il carbone acceso.Questo metodo bruciacchiava lo strato superiore della pasta e da qui il nome "ncaciata"che la rendeva gradevole e più gustosa.</span><br /></div></div><br /><br /><br />Ingredienti<br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">8 melanzane<br />1 lt di passata di pomodoro<br />200 gr. piselli<br />100 gr.di mozzarella tritata<br />480 gr. di pasta corta o maccaroni<br />aglio, basilico, olio, sale e pepe q. b.<br />ricotta infornata a piacere (o parmiggiano)<br /></div><br />Preparazione:<br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Tagliare le melanzane a fette lunghe, cospargerle di sale, e lasciarle spurgare almeno per 1 ora. Friggerle in abbondante olio caldo, e farle scolare dall'olio aiutandosi con carta assorbente. Preparare, intanto, una salsa soffriggendo l'aglio, aggiungendo la passata, i piselli e regolando di sale e pepe. Una volta raggiunta la giusta densità profumarla con basilico. Cuocere in abbondante acqua salata la pasta e scolarla al dente. Ungere una teglia e alternare strati di melanzane,di pasta condita con la salsa ricoprendo con la mozzarella tritata.Volendo a piacere si può arricchire la pasta con uova sode affettate.Infornare il tutto a 190°C per 20-30 minuti.Sfornare e servire con parmigiano o ricotta infornata grattugiati.<br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Pasta con le Sarde</span><a style="font-weight: bold; font-family: arial;" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf9Fb5LfWtTNsS7gO9BCpTSXMuRwfFBFS6B_BIxXrqHYyURXtzu-OYRaEI0i47m2K9puCa4Vt9KREPKp4LQvP6vTy0YK-9tcOOkcSpyjkLmE5tkgmwGXFZa6Z_54h_aJ2m6NDP/s1600-h/PASTA-CON-SARDE-r.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf9Fb5LfWtTNsS7gO9BCpTSXMuRwfFBFS6B_BIxXrqHYyURXtzu-OYRaEI0i47m2K9puCa4Vt9KREPKp4LQvP6vTy0YK-9tcOOkcSpyjkLmE5tkgmwGXFZa6Z_54h_aJ2m6NDP/s200/PASTA-CON-SARDE-r.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5224012206631993858" border="0" /></a><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Piatto tipico della cucina palermitana,che viene preparato normalmente da marzo a settembre e cioè nell’unico periodo dell’anno in cui si trovano al mercato le sarde fresche ed è possibile raccogliere nei campi il finocchio selvatico.Esistono tantissime varianti,questa secondo me e' la piu classica.<br /></div><br /><span style="font-family:arial;">Ingredienti per 4 persone</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">500 gr.di bucatini<br />finocchietto selvatico<br />400 gr.di sarde fresche pulite<br />100 gr.di pomodoro fresco<br />50 gr.di brodo vegetale<br />50 gr.di pinoli<br />50 gr.di pangrattato<br />20 gr.di uvetta<br />4 filetti di acciughe<br />2 cipolle fresche<br />2 spicchi d’aglio<br />0,5 gr.di pistilli di zafferano;olio extravergine d’oliva;peperoncino;sale.<br /></div><br /><span style="font-family:arial;">Preparazione:</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Pulire il finocchietto selvatico e bollirlo in abbondante acqua salata.Scolarlo e tritarlo,conservandol’acqua di cottura per cuocere la pasta.Sciogliere i pistilli di zafferano in poca acqua calda.Soffriggere nell’olio l’aglio, la cipolla tritata, le acciughe e i pinoli. Aggiungere il pomodoro fresco a dadini, cuocere per qualche minuto e unire le sarde fresche,il finocchietto,l’uvetta,il brodo e lo zafferano. Lasciar cuocere per circa 8 minuti,aggiungere il sale e il peperoncino quanto basta e lasciar riposare. Cuocere la pasta nell’acqua di cottura del finocchietto,scolarla e saltarla in padella con il condimento. Completare il piatto con pangrattato tostato in padella con un filo d’olio.<br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Pasta alla Norma</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Piatto originario della città di Catania.Sembrerebbe che a dare il nome alla ricetta sia stato Nino Martoglio,il noto commediografo catanese.Davanti ad un piatto di pasta così condito esclamò: "È una Norma!" ad indicarne la suprema bontà,paragonandola all'opera di Vincenzo Bellini.<br /></div><br /><span style="font-family:arial;">Ingredienti per 4 persone</span><a style="font-family: arial;" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK_3TpvNpbX81ogkXmaTgya9_N98CZ2GOfUPm48gthF34dvUhgkT74K43S6syRVX8uSFNLyARq1XYC8xXwx8JI4IRDjRBRCwmbIxQxqgz8vWQChP5CaYdWb1wI_ocazFRkteXG/s1600-h/ricettepastanorma.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK_3TpvNpbX81ogkXmaTgya9_N98CZ2GOfUPm48gthF34dvUhgkT74K43S6syRVX8uSFNLyARq1XYC8xXwx8JI4IRDjRBRCwmbIxQxqgz8vWQChP5CaYdWb1wI_ocazFRkteXG/s200/ricettepastanorma.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5224012517736192514" border="0" /></a><br /><br /><span style="font-family:arial;">500 grammi di pennette</span><br /><span style="font-family:arial;">500 grammi di salsa di pomodoro</span><br /><span style="font-family:arial;">basilico</span><br /><span style="font-family:arial;">2 melanzane</span><br /><span style="font-family:arial;">olio extra vergine d'oliva,sale e pepe,2 spicchi di aglio</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Preparazione:</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Mondare le melanzane,tagliarle a fettine,e metterle sotto sale per un ora (per farle perdere l'amaro) lavarle sotto l'acqua corrente e quindi friggerle in abbondante olio.Nel frattempo,far rosolare l'aglio ed il basilico in poco olio,aggiungere i pomodori,precedentemente spellati e tagliati a listarelle,i tre quarti delle melanzane fritte e regolare di sale e di pepe.Far cuocere per circa 15/20 minuti.Lessare la pasta,scolarla al dente e condirla con la salsa,dalla quale avrete eliminato l'aglio.Aggiungere le melanzane rimaste e spolverare con la ricotta grattugiata.<br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Involtini di Pesce Spada</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Il pesce spada è un pregiato piatto tipico siciliano e calabrese,viene pescato nello stretto di Messina ed e' uno degli ingredienti principali di tante ricette.Questo piatto che vi descrivero'a mio avviso e'uno dei piu buoni e con tante varianti.<br /></div><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhggsF22ZZZayMOBskQ5htGYZdamyNNhZgu2QfMEeplOwUoqv7tyR2ImRXUR0JC81DBhH1Bot2B9pRnoEaT7W4LjmszcOkcybjt8MxmjZZl9K-FmMHMS08AExWiUvt8n9a-fjgB/s1600-h/involtini-di-pesce-spada_we.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhggsF22ZZZayMOBskQ5htGYZdamyNNhZgu2QfMEeplOwUoqv7tyR2ImRXUR0JC81DBhH1Bot2B9pRnoEaT7W4LjmszcOkcybjt8MxmjZZl9K-FmMHMS08AExWiUvt8n9a-fjgB/s200/involtini-di-pesce-spada_we.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5224013065790146962" border="0" /></a><span style="font-family:arial;">Ingredienti</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">500 g di pesce spada,in fette molto sottili</span><br /><span style="font-family:arial;">4 cucchiai di pangrattato</span><br /><span style="font-family:arial;">2 cucchiai di parmigiano grattugiato</span><br /><span style="font-family:arial;">1 cucchiaio di pinoli</span><br /><span style="font-family:arial;">1 cucchiaio di uvetta</span><br /><span style="font-family:arial;">1 cipolla tagliata sottilissima</span><br /><span style="font-family:arial;">olio extravergine di oliva</span><br /><span style="font-family:arial;">2 cucchiai di prezzemolo tritato,sale e pepe,foglie di alloro</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Preparazione:</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">In un poco di olio fate appassire la cipolla,aggiungete poi 200 g di pesce spada tagliato fine,il pangrattato, i pinoli,il parmigiano,l'uva passa,il sale il pepe.Amalgamate bene il tutto e fate insaporire per qualche minuto.Nel frattempo spianate le altre fettine di pesce spada con il batticarne in modo da raggiungere uno spessore di circa 5 cm,adagiate al centro di ogni fettina un po' del composto appena preparato ed arrotolatela poi su se stessa facendo in modo di chiudere bene le estremità per evitare che il ripieno fuoriesca.Con uno spiedino infilzate gli involtini ottenuti,tenendoli separati da una foglia di alloro.Passateli ancora nel pane grattato in modo che ne vengano ben ricoperti,adagiateli su una pirofila leggermente unta d'olio,bagnateli con un filo di olio e fateli cuocere nel forno a 180° C per circa 20 minuti.Quando sono belli dorati, sfornateli e servite subito.<br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Pescestocco (Stoccafisso) a Ghiotta</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Piatto tipico della cucina messinese,è una pietanza il cui sapore,ed ancor più particolarmente,gli ingredienti sembrano riassumere tutto il carattere e lo spirito cosmopolita della terra di Sicilia,<br />crocevia,di diverse civiltà.<br /></div><br /><span style="font-family:arial;">Ingredienti per 4 persone</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Stoccafisso già ammollato kg. 1</span><br /><span style="font-family:arial;">olive bianche gr. 200</span><br /><span style="font-family:arial;">capperi gr. 50</span><br /><span style="font-family:arial;">uva passa grossa gr. 100</span><br /><span style="font-family:arial;">salsa di pomodoro mezzo litro</span><br /><span style="font-family:arial;">cipolla una grossa</span><br /><span style="font-family:arial;">sedano un mazzetto</span><br /><span style="font-family:arial;">patate gr. 500</span><br /><span style="font-family:arial;">olio, sale, pepe.</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Preparazione:</span><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLKAkl9Gav8M-6jWB_e2vdK28STBMuyASTcoaLk-UVyrTyRtchP65R7MPOMhtxWvrmCvdEBTO0_sQHsEoAVKxUFuTZMYZW0FYWQOn4BEZV0ugD9sFtW3GO7uimsVys9hbXOa91/s1600-h/Nuova+immagine.JPG"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLKAkl9Gav8M-6jWB_e2vdK28STBMuyASTcoaLk-UVyrTyRtchP65R7MPOMhtxWvrmCvdEBTO0_sQHsEoAVKxUFuTZMYZW0FYWQOn4BEZV0ugD9sFtW3GO7uimsVys9hbXOa91/s200/Nuova+immagine.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5224013655989064722" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Soffriggete con molto olio in un tegame basso e largo la cipolla tagliata a fette sottili,le olive<br />snocciolate,il sedano tagliuzzato,i capperi.Allungate con la salsa di pomodoro.Lasciate insaporire per una decina di minuti e impostate nel tegame il pesce "stocco" che dovrà cuocere a fuoco lentissimo senza mai rimestare.Condite con sale e pepe e scuotete di tanto in tanto il tegame per non fare attaccare al fondo.A mezza cottura (dopo circa mezz'ora),aggiungete le patate tagliate a tocchetti grossi,mezzo bicchiere d'acqua,e lasciate ancora a fiamma lenta per un quarto d'ora circa,senza mai rimestare.L'olio dovrà essere abbondante.Servite la pietanza tiepida.<br /></div><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgM9H9rHxOrGeU3ZhylyFQn5Q3VhyiyeFEYPGaRegZVcKCX0Pc-Lr0UnPaE1KtIxv0ZkOHf5PGLrB4W48ZVL00hJbpeTz2OmXjZt9LvoaK6YwOfnefTWRg0MgFstnnpX6d3NYFe/s1600-h/800px-Arancini_messinesi.JPG"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgM9H9rHxOrGeU3ZhylyFQn5Q3VhyiyeFEYPGaRegZVcKCX0Pc-Lr0UnPaE1KtIxv0ZkOHf5PGLrB4W48ZVL00hJbpeTz2OmXjZt9LvoaK6YwOfnefTWRg0MgFstnnpX6d3NYFe/s200/800px-Arancini_messinesi.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5224014098143298050" border="0" /></a><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Arancini di Riso</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Piatto forte della cucina siciliana,l'arancino e'una palla di riso fritta,di diametro di 8-10 cm,farcito con ragù,o con composti di salsa di pomodoro,mozzarella,piselli o altri ingredienti.Il nome deriva dalla forma e dal colore tipici,che ricordano un'arancia.Sembra sia stato importato dagli arabi che erano soliti mangiare riso e zafferano condito con erbe e carne,durante i pasti.L'invenzione della panatura invece sembra venire dalla corte di Federico II,quando si cercava un modo per recare con sé la pietanza in viaggi e battute di caccia.La panatura croccante,infatti,assicurava un'ottima conservazione del riso e del condimento,oltre ad una migliore trasportabilità.Può darsi quindi che,inizialmente,l'arancino si sia caratterizzato come cibo da asporto,possibilmente anche per il lavoro in campagna.Nella parte orientale dell'isola gli arancini possono anche avere una forma conica.<br /></div><br /><span style="font-family:arial;">Ingredienti:</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">1 lt. e ½ di brodo</span><br /><span style="font-family:arial;">60 gr. di burro</span><br /><span style="font-family:arial;">60 gr. Parmigiano</span><br /><span style="font-family:arial;">1 uovo</span><br /><span style="font-family:arial;">sale e pepe q. b.</span><br /><span style="font-family:arial;">300 gr. di riso</span><br /><span style="font-family:arial;">1 cipolla</span><br /><span style="font-family:arial;">200 gr. di vitello (o vitello e maiale)</span><br /><span style="font-family:arial;">150 concentrato di pomodoro</span><br /><span style="font-family:arial;">150 gr. di piselli</span><br /><span style="font-family:arial;">Caciocavallo pepato fresco a dadini</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Preparazione:</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Tostare il riso in una padella con dell'olio caldo,quindi aggiungere il brodo lentamente,finchè non verrà assorbito e il riso sia ben cotto.Lasciare riposare in frigo per un'ora.In un tegame a parte soffriggere la cipolla finemente tritata,aggiungere la carne e il concentrato di pomodoro e allungare con un po' d'acqua calda.A parte lessare i piselli che andranno aggiunti al ragù.Sbattere l'uovo rimasto con un po' di sale.Formare con il riso delle palline che andranno riempite al loro interno con il ragù e un dadino di formaggio.Per rendere più agevole l'operazione è meglio bagnare un po' le mani.Lavorare le palline per dare forma di piccole piramidi;queste andranno poi passate nell'uovo,e infine,nel pangrattato.Quando avrete completato questa operazione iniziate a friggere gli arancini in abbondante olio bollente,in un tegame abbastanza profondo (gli arancini devono essere coperti quasi totalmente dall'olio).<br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Pignolata Messinese</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">La Pignolata è un dolce tipico di Messina;Tradizionalmente tipico del periodo di carnevale,oggi lo si produce tutto l'anno.Si presenta come un mucchietto di pigne di varie dimensioni ricoperte di glassa bianca al limone e scura al cioccolato e dall'odore di essenza di limone e cioccolato vanigliato.<br /></div><br /><span style="font-family:arial;">Ingredienti</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">500 grammi di farina;</span><br /><span style="font-family:arial;">250 grammi di zucchero a velo;</span><br /><span style="font-family:arial;">20 grammi di burro;</span><br /><span style="font-family:arial;">75 grammi di Cioccolato fondente;</span><br /><span style="font-family:arial;">6 tuorli d'uovo</span><br /><span style="font-family:arial;">150 grammi di zucchero</span><br /><span style="font-family:arial;">Scorze di limone;</span><br /><span style="font-family:arial;">Succo di limone</span><br /><span style="font-family:arial;">Acqua</span><br /><span style="font-family:arial;">Cannella</span><br /><span style="font-family:arial;">Vaniglia</span><br /><span style="font-family:arial;">Olio per frittura</span><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihlCSvrus85PB7HvxGM7paQ9Qksh7N5DOjI_8sf0l8YFKV3GG8LSql2ThllGjhtgOLcgok6NmvGlNBl1mbGLBA9ml7mxdRJzHO_TIUWtQJzdRc5oeF8tE_fwrUHSj2qDX812B4/s1600-h/pignolata.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 200px; height: 135px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihlCSvrus85PB7HvxGM7paQ9Qksh7N5DOjI_8sf0l8YFKV3GG8LSql2ThllGjhtgOLcgok6NmvGlNBl1mbGLBA9ml7mxdRJzHO_TIUWtQJzdRc5oeF8tE_fwrUHSj2qDX812B4/s200/pignolata.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5224014614169801570" border="0" /></a> <span style="font-family:arial;">Preparazione:</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Dopo aver versato su un ripiano la farina,al centro di essa versate i 6 tuorli d'uovo ed il burro e iniziate a impastare sino a che l'impasto raggiunge una compattezza omogenea.A questo punto allungate il composto a forma cilindrica spessa quanto un dito e tagliatelo in piccoli tronchetti di circa 5 cm,e versateli in un recipiente con l'olio ben caldo sino ad ottenere una doratura degli stessi.Sgocciolateli molto bene e asciugateli con la carta assorbente quindi divideteli in parti uguali posizionandoli a piramide su due piatti.Per ottenere la pignolata di colore bianco:Sciogliete lo zucchero a velo con un pò di succo di limone e qualche cucchiaio di acqua sino a che il composto diventa cremoso senza lasciarlo troppo liquido e aggiungete le scorzette di limone quindi versare il tutto sulla piramide cercando di coprirla totalmente facendo legare tutti i pezzetti di pasta tagliata.Per ottenere la pignolata di colore nera:in un pentolino fate cuocere a bagnomaria il cioccolato fondente lo zucchero aggiungendogli la cannella e la vaniglia sino ad ottenere una crema densa che andrà versata sulla piramide coprendola totalmente e facendo legare il composto tagliato a pezzettini.Naturalmente in questa maniera si avranno due piatti singoli.Prima di unirli,per far si che la pignolata si presenti nella versione bicolore,bisogna stare attenti alla colatura delle creme,che potrebbero rovinare la preparazione.<br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Cannoli Siciliani </span><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYKVjEYF5vXRe_ibb-qf8Cvwh9Eii1-ksl3nGliDooOl5cnpjPObVr4kW8LvLO_0r2pVJjNQFg6BBqXW4RvWLOwdRcMk4jkXuDgOpysNmKbV9hnw_jxCX6xA6aexXzGpbMIa1d/s1600-h/cannoli_siciliani.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYKVjEYF5vXRe_ibb-qf8Cvwh9Eii1-ksl3nGliDooOl5cnpjPObVr4kW8LvLO_0r2pVJjNQFg6BBqXW4RvWLOwdRcMk4jkXuDgOpysNmKbV9hnw_jxCX6xA6aexXzGpbMIa1d/s200/cannoli_siciliani.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5224015092610027602" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">La leggenda narra che il cannolo prenda il suo nome dalla parola volgare “canna”,ossia “rubinetto” in Siciliano.Ed è proprio così,come dimostratoci anche da vari documenti dell’epoca che attestano senza ombra di dubbio che il collegamento tra il dolce e i rubinetti,dai quali per scherzo si faceva uscire crema di ricotta invece di acqua,effettivamente esiste.E'un dolce costituito da un involucro cilindrico di pasta fritta,farcito con un impasto di ricotta,zucchero e frutta candita.È una tipica specialità siciliana che viene esportata ormai in tutto il mondo.Ogni luogo ha una ricetta lievemente diversa della preparazione di questo tipico dolce,il quale comunque rimane squisito in ogni caso,quindi vediamone assieme una delle tante varianti.<br /></div><br />Ingredienti<br /><br /><span style="font-family:arial;">150 gr di farina</span><br /><span style="font-family:arial;">15 gr di cacao in polvere</span><br /><span style="font-family:arial;">20 gr di burro</span><br /><span style="font-family:arial;">1 uovo</span><br /><span style="font-family:arial;">270 gr di zucchero</span><br /><span style="font-family:arial;">1 cucchiaio di Marsala</span><br /><span style="font-family:arial;">1 cucchiaio di amido</span><br /><span style="font-family:arial;">1 bicchiere di latte</span><br /><span style="font-family:arial;">500 gr di ricotta fresca di pecora</span><br /><span style="font-family:arial;">pezzettini di cioccolato</span><br /><span style="font-family:arial;">pistacchi</span><br /><span style="font-family:arial;">zucchero a velo,sugna per friggere</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Preparazione:</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Preparate la pasta per le "scorze" impastando la farina,il cacao,20 grammi di burro,l`uovo,lo zucchero ed aggiungete il cucchiaio di Marsala.Fate un impasto omogeneo che farete riposare un'ora.Dopo di che, spianatelo e ricavate dei quadrati di 12 cm di lato che avvolgerete diagonalmente attorno a tubi di latta. Bagnate le estremità e pressate per farle aderire.Friggete quindi con abbondante sugna.Appena le scorze saranno dorate,fatele asciugare e freddare,prima di staccarle dai tubi con molta cura.Riempitele con la ricotta passata al setaccio con lo zucchero a velo,ai pezzetti di pistacchio e di cioccolato.Spolverate ogni singolo cannolo con zucchero a velo.<br /><br /></div><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Cassata Siciliana</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">La cassata è uno dei dolci siciliani di origine araba più famosi,e conosciuti in tutto il mondo.Il suo nome deriva dall'arabo "Quas'at", che significa "ciotola rotonda".La dominazione araba in Sicilia ebbe il suo culmine intorno all'anno mille. Nel palazzo dell'Emiro,alla Kalsa di Palermo,i cuochi di corte si sbizzarrivano ad unire sapori e colori ed è proprio qui che nasce la cassata,un accostamento di gusti in contrasto tra loro che richiama le caratteristiche della cucina saracena.<br /></div><br /><span style="font-family:arial;">Ingredienti</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">un pan di spagna da 26 cm di diametro</span><br /><span style="font-family:arial;">400 g di pasta di mandorle,di cui i 2/3 colorata con colorante per alimenti</span><br /><span style="font-family:arial;">300 g di ricotta di pecora</span><br /><span style="font-family:arial;">100 g di zucchero</span><br /><span style="font-family:arial;">100 g di cioccolato fondente</span><br /><span style="font-family:arial;">350 gr di zucchero a velo</span><a style="font-family: arial;" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN-NoYtk298xxqsgLiUzy76uKnlyvIIeewAhNv-KeQYkCAQEO9-3gt43jAWFDYft7fAB8h5WSBTdfQmVH-oZBCCYNZhYW3zQEWxgSwzYGz4iObJ9Lej5gfSWou2bolIXiVQ_Qi/s1600-h/cassata-di-etna.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN-NoYtk298xxqsgLiUzy76uKnlyvIIeewAhNv-KeQYkCAQEO9-3gt43jAWFDYft7fAB8h5WSBTdfQmVH-oZBCCYNZhYW3zQEWxgSwzYGz4iObJ9Lej5gfSWou2bolIXiVQ_Qi/s200/cassata-di-etna.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5224015651735831698" border="0" /></a><br /><span style="font-family:arial;">1 albume</span><br /><span style="font-family:arial;">3 cucchiai di succo di limone</span><br /><span style="font-family:arial;">una stecca di vaniglia</span><br /><span style="font-family:arial;">poche gocce di colorante alimentare</span><br /><span style="font-family:arial;">100 g di frutta candita</span><br /><span style="font-family:arial;">2 cucchiai colmi di zucchero</span><br /><span style="font-family:arial;">scorza di limone grattugiata</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Preparazione:</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Passare al setaccio la ricotta con lo zucchero a velo,e aggiungere i pezzetti di cioccolato.Mescolare bene in modo da ottenere un composto omogeneo.Preparare la bagna facendo ridurre della metà 2 cucchiai colmi di zucchero e 200 g di acqua,insieme alla scorza di limone grattugiata,quando si è raffreddata aggiungere 2 cucchiai di maraschino.Preparare la glassa a freddo di copertura per la cassata mescolando con un frullino elettrico l'albume,lo zucchero a velo e il succo di limone,fino ad ottenere un composto omogeneo.Rivestire uno stampo per da 24 cm con la pellicola trasparente,e stendere la pasta di mandorle colorata (che costituirà la sommità della cassata),in modo da ottenere un disco di un paio di centimetri più largo del fondo dello stampo,e posizionarlo sul fondo dello stampo stesso.Spianare col mattarello la pasta di mandorle colorata a fogli dello spessore di circa mezzo centimetro e tagliarle a rettangoli dell'altezza dello stampo e di 4 cm di larghezza.Fare lo stesso con quella non colorata.Foderare i bordi dello stampo alternando la pasta di mandorle colorata con quella bianca.Tagliare a pezzi irregolari il pan di spagna e bagnarlo con la bagna,disporlo dentro lo stampo,quindi riempire con la crema di ricotta,coprire il tutto con la pellicola e far riposare una notte.Girare lo stampo e sformare la cassata,coprire infine la cassata con glassa di zucchero e disporvi sopra la frutta candita come decorazione.<br />Questa e' una delle ricette classiche,pero ci sono tantissime varianti in Sicilia,vi allego anche un video che spiega meglio la lavorazione.<br /></div><br /><br /><object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/O8dp8URmw-Q&hl=it&fs=1"><param name="allowFullScreen" value="true"><embed src="http://www.youtube.com/v/O8dp8URmw-Q&hl=it&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-80600502410604290892008-05-14T17:02:00.014+02:002008-05-16T16:18:58.839+02:00Le Isole Eolie - Alicudi e Filicudi<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUyubDjqw5ZEclDbcTku6FpwxuFNJhXPBn3l2u81bqlS4iIwWB3AemvJrzK-yI9wipa4IrmDhvhzplNw27SmI95M8KQjyiDp7G_g96i60lgFMk7kfx32MAeOW20wJjGZ_4A-HK/s1600-h/Alicudi+1.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUyubDjqw5ZEclDbcTku6FpwxuFNJhXPBn3l2u81bqlS4iIwWB3AemvJrzK-yI9wipa4IrmDhvhzplNw27SmI95M8KQjyiDp7G_g96i60lgFMk7kfx32MAeOW20wJjGZ_4A-HK/s200/Alicudi+1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5200927356530782466" border="0" /></a><span style="font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Alicudi</span> e' l'isola piu' occidentale dell'arcipelago,dista circa 26 miglia da Lipari.L'antico nome Ericusa e' dovuto alla ricca vegetazione di erica,di cui l'isola e' ricoperta.L'isola e' un cono tondeggiante che culmina con il rilievo Filo dell'Arpa ed ha una superficie di 5,2 kmq.Gli abitanti sono circa 150 e vivono,nell'unico centro abitato di Alicudi porto.Alicudi,fuori dalle rotte commerciali,con pochi abitanti e senza il turismo di massa che altre isole conoscono, conserva ancora oggi tutto il suo fascino naturale.Chi arriva ad Alicudi s'immerge in una dimensione di vita ormai altrove perduta.</span> </div><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Nell'isola,data la particolare conformazione del terreno,mancano del tutto strade e,pertanto,anche le auto,moto e biciclette.Per affrontare le scalinate di pietra lavica,che s'inerpicano dappertutto,ci si affida ai propri piedi ed ai simpatici asinelli che sopportano il peso di merci e bagagli dal porto alle case sparse sul pendio.Niente divertimenti,solo un albergo bar ristorante,due negozietti di generi alimentari e una rivendita di giornali e prodotti artigianali,un oasi di pace dove rifugiarsi e assaporare una vacanza diversa.<br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Collegamenti</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Le Isole Eolie,possono essere raggiunte via mare da diverse località.</span><br /><span style="font-family:arial;">Da Milazzo:il porto della costa siciliana più vicino con corse plurigiornaliere, sia in nave ,che in aliscafo <a href="http://www.siremar.it/">Siremar</a> , <a href="http://www.usticalines.it/">USTICA</a> lines, <a href="http://www.ngi-spa.it/">Ngi</a></span><br /><span style="font-family:arial;">Da Messina:ci sono corse di aliscafo USTICA lines,tutto l'anno.</span><br /><span style="font-family:arial;">Da Napoli:con navi Siremar tutto l'anno, o aliscafi USTICA lines e Snav solo nel periodo estivo.</span><br /><span style="font-family:arial;">O in Elicottero o Idrovolante con un servizio di collegamento tra l' aeroporto di Reggio Calabria e le isole eolie.</span><br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Escursioni</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Partendo da Alicudi è possibile effettuare l'ascensione al monte Filo dell'Arpa.Si sale percorrendo una stradina che conduce alla chiesa di S. Bartolo e si segue il sentiero che,di terrazza in terrazza,attraverso terreni rocciosi,si inerpica fino alla cima da dove si ammira uno stupendo panorama.<br /><br /></div><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp3WHXeCht6HjUAClOWylfxTf0p9SasDVWS9jkU8vBaPzC6cZbvSUeXDa4LL6uC1UWXFVTtctNfdguJA4VGiy2b0BnyGsLWXwy2ODHO8Mbmw88KOc5HNjqvpZuBOE090tyK79z/s1600-h/Alicudi.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 200px; height: 144px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp3WHXeCht6HjUAClOWylfxTf0p9SasDVWS9jkU8vBaPzC6cZbvSUeXDa4LL6uC1UWXFVTtctNfdguJA4VGiy2b0BnyGsLWXwy2ODHO8Mbmw88KOc5HNjqvpZuBOE090tyK79z/s200/Alicudi.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5200926115285233874" border="0" /></a><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Circumnavigando l'isola,scoscesi pendii ricoperti da cespugli di erica si alternano a minuscole spiaggette.Appaiono archi di roccia naturali,i cosiddetti "perciati"e,nelle scogliere,si aprono grotte scavate dagli elementi naturali come quelle dell'Acqua e del Grottazzo.Continuando il giro dell'isola in barca si può ammirare lo Scoglio Galera ricco di flora e fauna marina,dalle acque cristalline ed incontaminate.Proseguendo si incontra un vallone molto profondo,la Sciara dell'Arpa,che scende in mare direttamente dalla cima della montagna.<br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;"><div style="text-align: justify;">L'unica spiaggia raggiungibile a piedi è la spiaggetta di Alicudi Porto,per il resto le spiagge sono raggiungibili solo via mare.Agli appassionati di pesca subacquea consigliamo qualche immersione nelle vicinanze dello Scoglio della Jalera;fra i pesci più pregiati abbondano aragoste,ricciole e cernie.<br /></div><br /></div></div><br /><br /><div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBHWID1RNQlRmFVXVoPmUIGnp9MO09GSR2XW24WCOQBR1aDWXiyt7_03gxIj1WMhg-EJzSP8gY6bqVdIUIN4FcpeZaihxBHSiQ-sBb_zbT-8i26BTF2T7e2OXP0otVXwwogPii/s1600-h/Filicudi111.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBHWID1RNQlRmFVXVoPmUIGnp9MO09GSR2XW24WCOQBR1aDWXiyt7_03gxIj1WMhg-EJzSP8gY6bqVdIUIN4FcpeZaihxBHSiQ-sBb_zbT-8i26BTF2T7e2OXP0otVXwwogPii/s200/Filicudi111.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5200927030113267954" border="0" /></a><span style="font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Filicudi</span> insieme ad Alicudi e' geologicamente la piu' vecchia delle Eolie.Ha una superficie di 9,5 kmq ed il suo punto piu' alto, la Fossa delle Felci, e' a 773 metri.Gli abitanti,sono circa 250,sparsi nei tre principali centri abitati: Filicudi porto,Pecorini a mare e Valle Chiesa.Risulta costituita da sei centri vulcanici,Il piu' antico dovette essere situato nel mare vicino alla costa di Fili di Sciacca.L'isola non è solo mare o vacanza estiva,chi vuol veramente sentire e godere della sua peculiarità deve visitarne con calma l'interno,soprattutto nel periodo dell'anno che va da aprile a giugno e da settembre a novembre.</span> </div><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Il porto è sul lato nord dell'isola,dove arrivano gli aliscafi,e dove ci sono i pochi negozietti,da lì si va verso le sue frazioni,in alto Val di Chiesa e Canale e sul mare,dall'altro lato Punta di Capo Graziano dove c'è il Villaggio Preistorico,Pecorini, con il piccolo molo,e la spiaggetta con i gozzi dei pescatori.<br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Escursioni</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><a style="font-family: arial;" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO6hmbNwp2fW7zaiBGdjvppdts9ojlcRlpEVcNNT0h28smAz-4AFo0i-PeKpVpWJlJUH2_Vn_ABQYC0mBXAK43teEjxKswBw2na5aUGfIFw3cqam0e6zoelT3GHle7Wwa4w6Sr/s1600-h/pecorini.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO6hmbNwp2fW7zaiBGdjvppdts9ojlcRlpEVcNNT0h28smAz-4AFo0i-PeKpVpWJlJUH2_Vn_ABQYC0mBXAK43teEjxKswBw2na5aUGfIFw3cqam0e6zoelT3GHle7Wwa4w6Sr/s200/pecorini.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5200925488220008626" border="0" /></a><span style="font-family:arial;"> L'isola è dotata di una piccola strada che collega Filicudi Porto a Val di Chiesa e Pecorini a Mare,rendendo più agevoli gli spostamenti.Comunque vi consiglio di seguire le vecchie ma ancora efficienti mulattiere che,sono molto più suggestive.Da Pecorini a mare si dirama un sentiero che porta alla penisola di Capo Graziano.Sul Piano del Porto è situato un villaggio preistorico dove sono stati riportati alla luce importanti ritrovamenti archeologici risalenti all'età del bronzo.Per ammirare uno stupendo panorama sull'arcipelago,vale la pena arrampicarsi sulla Fossa delle Felci,che è il punto più alto dell'isola,la cui vetta è raggiungibile da Valle Chiesa,seguendo alcuni sentieri che si inerpicano sul monte.</span><br /></div><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Il giro in barca ne esalta la vera natura selvaggia.E' possibile fare escursioni con dei piccoli gozzi che possono essere affittati da soli oppure insieme ad altre persone.Con questi mezzi si possono raggiungere anche alcune delle spiagge più belle dell'isola,come Valle Muria oppure a Praia Vinci dove ci si arriva solo via mare. Si viene accompagnati in spiaggia e poi si viene ripresi quando si vuole.Le coste di Filicudi presentano bellezze non comuni,declivi formati da te<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZKW_MH7ijXA_EvphVXRAm3BWc3S_WLwLLMruOpxxkJu5A_FZYWbxpstnrdp6pN2Yvn7MMbqhzn30QTqT-QrU7NCRfbCrZ2UlCEHPVhCor9LzGmTi7FVEMB6tf-iAG9xMbXgim/s1600-h/grotta-bue-marino.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZKW_MH7ijXA_EvphVXRAm3BWc3S_WLwLLMruOpxxkJu5A_FZYWbxpstnrdp6pN2Yvn7MMbqhzn30QTqT-QrU7NCRfbCrZ2UlCEHPVhCor9LzGmTi7FVEMB6tf-iAG9xMbXgim/s200/grotta-bue-marino.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5200926394458108130" border="0" /></a>rrazze rivestite di ginestre,strette valli,dirupate scogliere e profonde grotte.Di grande effetto è la visita alla Grotta del Bue Marino,posta nelle vicinanze di Punta Perciato.All'interno della grotta i giochi di luce e il rumore del mare sembrano imitare il muggito del bue,producendo effetti suggestivi.Poco lontano,tra le acque azzurre e trasparenti,si erge lo Scoglio della Canna,molto amato dai subacquei per la pesca del corallo,delle spugne e delle aragoste.A nord si ammira la spettacolare Punta di Zucco Grande,con i suoi dieci strati di lava.<br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Dormire e Mangiare</span><br /><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Hotel e ristorante Ericusa Alicudi</span><br /><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Casa IBISCUS Alicudi</span><br /><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Ristorante-Pensione-Discobar</span><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Villa la Rosa Filicudi</span><br /><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Pensione La Sirena Filicudi<br /><br /><br /><br /></span>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-75850010242536345562008-05-13T19:13:00.011+02:002008-05-15T12:15:32.099+02:00Le Isole Eolie - Stromboli<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUrmUqhbfnL8q8zgAseQrwMpQZZSJNGgbLN2B2XesrKbBE_Az-WRz7NtT7XSJVJj-2N4N8tL6-2ndC23nOGvPV8MRqTRBlAvuDMBIuo72CwL0-MR2pK_9B1_VEMaSaVV655AuC/s1600-h/stromboli-2007-mf7211.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 200px; height: 132px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUrmUqhbfnL8q8zgAseQrwMpQZZSJNGgbLN2B2XesrKbBE_Az-WRz7NtT7XSJVJj-2N4N8tL6-2ndC23nOGvPV8MRqTRBlAvuDMBIuo72CwL0-MR2pK_9B1_VEMaSaVV655AuC/s200/stromboli-2007-mf7211.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5200535376340512786" border="0" /></a><span style="font-family: arial; font-weight: bold;font-family:arial;" >Stromboli</span><span style="font-family: arial;font-family:arial;" >, la più lontana e la più orientale delle Eolie,dista circa 22 miglia da Lipari.Gli antichi la chiamarono Strongyle,la rotonda.L'isola è un vulcano che emerge dal mare,la parte emersa,in attività persistente almeno da 2000 anni,si è formata principalmente durante due cicli d'attività.Un ciclo antico,costituito da eruzioni di materiale solido e da colate di lava,che ha formato tutta la parte orientale dell'isola;un ciclo più recente,costituito principalmente da colate laviche,che ha formato tutta la metà occidentale dell'isola.L'attuale attività viene considerata come facente </span><span style="font-family: arial;font-family:arial;" >parte del ciclo recente.Stromboli è l'unico vulcano in Europa e uno dei pochi al mondo in attività eruttiva permanente.Di notte,i suoi bagliori intermittenti si possono scorgere a grande distanza.E'per questo che l'isola è stata definita,sin dall'antichità classica,"faro del Tirreno".I centri abitati sono:Ficogrande,Piscità, S. Vincenzo e Ginostra.Quest'ultimo è un minuscolo villaggio di circa 30 abitanti,non raggiungibile da terra e'collegato con il resto dell'arcipelago solo via mare.</span></div><div style="text-align: justify;"> </div><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;"><div style="text-align: justify;">Il centro abitato di Stromboli si svolge adiacente il mare per circa quattro chilometri.Le spiaggie dell'isola sono formate tutte da sabbia nera e ciotoli e sono:Forgia Vecchia,a 300m a sud del molo di Scari,con lo scenario incomparabile delle distese sabbiose che digradano dalla sommità del vulcano sino al mare;Ficogrande,comoda da raggiungere,a metà strada tra Scari e Piscità,con Strombolicchio a far da cornice.Altre calette sono raggiungibili solo via mare,come le Piscinette che sono adiacenti Ginostra e caratterizzate dall'acqua verde e blu.<br /></div><br /></div><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCuD1iUCgoHwVOWi73utNxX5jTVCVxjcFj6rZSejUu5jnJDhu6tgo1zF9HsF1Hop9FsdglGxr6xh2SfOwpyufxYc6jKBz-FZyU0-HqJybkrK1h6-KerMOUuvRjQnAhHwGPa8bL/s1600-h/stromboli-2007-mf7349.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCuD1iUCgoHwVOWi73utNxX5jTVCVxjcFj6rZSejUu5jnJDhu6tgo1zF9HsF1Hop9FsdglGxr6xh2SfOwpyufxYc6jKBz-FZyU0-HqJybkrK1h6-KerMOUuvRjQnAhHwGPa8bL/s200/stromboli-2007-mf7349.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5200543811656282274" border="0" /></a><div style="text-align: justify; font-family: arial;">L'isola è sotto monitaraggio della Protezione Civile 24 ore su 24 e vengono segnalati tutti i tipi di allarmi: tremolii,apertura e chiusure delle bocche laviche,Sciara del Fuoco;formazione di costoni o piattaforme laviche; rilascio di matteriali a mare ed altro.Ci sono anche sensori sottomarini in grado di segnalare il formarsi di eventuali onde anomale con molto anticipo rispetto al loro eventuale arrivo sulla costa sud dell'isola e l'eventuale allarme è immediato.In caso di allarme è sufficiente porsi in alto rispetto alla superficie del mare,fino ad oggi è stato consigliato di porsi da 6 a 10 metri sopra il livello delle acque.<br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold; font-family: arial;">Collegamenti</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Le Isole Eolie,possono essere raggiunte via mare da diverse località.</span><br /><span style="font-family: arial;">Da Milazzo:il porto della costa siciliana più vicino con corse plurigiornaliere, sia in nave ,che in aliscafo <a href="http://www.siremar.it">Siremar</a> , <a href="http://www.usticalines.it">USTICA</a> lines, <a href="http://www.ngi-spa.it">Ngi</a></span><br /><span style="font-family: arial;">Da Messina:ci sono corse di aliscafo USTICA lines,tutto l'anno.</span><br /><span style="font-family: arial;">Da Napoli:con navi Siremar tutto l'anno, o aliscafi USTICA lines e Snav solo nel periodo estivo.</span><br /><span style="font-family: arial;">O in Elicottero o Idrovolante con un servizio di collegamento tra l' aeroporto di Reggio Calabria e le isole eolie.</span><br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold; font-family: arial;">Escursioni</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZqqYemroXGbIwHReNETxvG7kRismqt9xBHnA1ptwkYoS8k1-AE6E5Yu3JZOd1gDLcW98hgU0YLmqzZ3gEk7GyoXGnc3_1Y-6nscwgIyM7fT77by31PgCFj-32XZErVMkjPZF7/s1600-h/Stromboli.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZqqYemroXGbIwHReNETxvG7kRismqt9xBHnA1ptwkYoS8k1-AE6E5Yu3JZOd1gDLcW98hgU0YLmqzZ3gEk7GyoXGnc3_1Y-6nscwgIyM7fT77by31PgCFj-32XZErVMkjPZF7/s200/Stromboli.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5200542385727139986" border="0" /></a><span style="font-family: arial;">A Stromboli non circolano auto,ma sull'isola è possibile noleggiare scooter e mountain-bike.Chi è interessato alla natura vulcanica dell'isola,si può recare a Punta la Bronzo dove si trova l'Osservatorio della Marina Militare e da dove si può assistere a tutti i fenomeni vulcanici dello Stromboli.Uno degli eventi più affascinanti dell'isola è sicuramente la Sciara del Fuoco,la colata lavica che scende fino al mare.E' un evento che accade raramente,ma le esplosioni vulcaniche con getto di lapillo incandescente fino a grandi altezze e che illuminano il cielo di rosso ci sono tutto l'anno.</span><br /></div><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">A piedi o a bordo di "moto ape",che sono i caratteristici taxi dell'isola,si possono raggiungere le piccole borgate di S. Vincenzo e Piscità,sparse lungo la costa nord orientale dell'isola.Di fronte allo scalo di Ficogrande,si erge maestoso l'isolotto di <span style="font-weight: bold;">Strombolicchio</span>.Distante dal litorale 1600 metri,di fronte a Punta Lena,emerge alto 43 metri con in cima un faro.Quanto appare è il resto di un piccolo cono di un'eruzione laterale.Ai più avventurosi consiglio l'ascensione al cratere,comunque è opportuno farsi accompagnare da una guida locale.L'escursione richiede circa 3 ore e termina ad oltre 900 metri di quota dal livello del mare.Nella parte orientale dell'isola,spiccano le tipiche casette bianche;alcune, disposte lungo spiagge nere,offrono strani contrasti di tinte.Altre case sono appollaiate attorno alle chiese o si celano tra gli uliveti.<br /></div><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Sul lato sud dell'isola c'è la frazione di <span style="font-weight: bold;">Ginostra</span> con il suo porto che è il più piccol</span><a style="font-family: arial;" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhexby0ayolCnjMFk8gae9QAmC4O_amyYPYEdtr-NNUM6vUFLyF7DvxaTgD4tS-bevHOsTHNDbVODUPOC25GnrBPX2ATYvHK9ISAGGNi4fmntqpIlkfiXGK8pN-ywntVOQcj4Tp/s1600-h/GinostraPorto3.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhexby0ayolCnjMFk8gae9QAmC4O_amyYPYEdtr-NNUM6vUFLyF7DvxaTgD4tS-bevHOsTHNDbVODUPOC25GnrBPX2ATYvHK9ISAGGNi4fmntqpIlkfiXGK8pN-ywntVOQcj4Tp/s200/GinostraPorto3.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5200536428607500354" border="0" /></a><span style="font-family: arial;">o del mondo,Porto Pertuso.Qui l'aliscafo si ferma al largo ed una imbarcazione più piccola effettua il trasporto a terra dei visitatori.A Ginostra vivono 50 persone e ci sono i servizi essenziali:medico di guardia,alimentari,e telefono pubblico ai quali in estate si aggiungono due bar,due ristoranti e due negozi.A Ginostra si cammina solo a piedi e gli oggetti vengono portati a dorso di somaro,come nell'antichità e come nell'antichità la luce è ancora oggi affidata ai lumi a petrolio, mentre i frigoriferi funzionano a gas.Solo alcuni residenti hanno la luce elettrica,ma è a 24 volt ed è prodotta da pannelli solari.</span><br /></div><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Il modo migliore per apprezzare tutti i differenti aspetti di quest'isola,e' quella di fare un breve giro notturno in barca.Per assistere alle eruzioni vulcaniche che con una regolarità incredibile stagliano i lapilli rosso fuoco contro il nero del cielo dando vita a magnifici fuochi d artificio naturali.<br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold; font-family: arial;">La Dorsale della Sciara</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Si tratta di un' imponente dorsale che esce per oltre un centinaio di metri verso il mare aperto,perpendicolarmente alla cigliata della Sciara.Seguendo la dorsale sommersa verso il mare aperto scopriremo che,da una cresta prossima ai quarantacinque metri,si innalzano due picchi:il più interno sale fino a circa trentacinque metri;l'altro,spinto verso il largo,sale fino a venticinque.Da qui lo spettacolo è mozzafiato:sotto di noi si apre un impressionante precipizio che si perde in un abisso nero come la pece;di spalle incombe gigantesca la mole della cigliata della sciara,simile ad un'imponente montagna che appare tra le nuvole.Sulle rocce del fondo si scopre una grande quantità di stelle marine.</span><br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold; font-family: arial;">LE SPIAGGE</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Il paese di Stromboli si svolge adiacente il mare per circa quattro chilometri.Le spiaggie dell'isola sono formate tutte da sabbia nera e sono:Forgia Vecchia,a 300m a sud del molo di Scari,con lo scenario incomparabile delle distese sabbiose che digradano dalla sommità del vulcano sino al mare;Ficogrande,comoda da raggiungere,a metà strada tra Scari e Piscità,con Strombolicchio a far da cornice.Altre calette sono raggiungibili solo via mare,come le Piscinette che sono adiacenti Ginostra e caratterizzate dall'acqua verde e blu.<br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold; font-family: arial;">Curiosita'</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Nel 1949 il famoso regista Rossellini gira il film "Stromboli terra di Dio"con Ing</span><a style="font-family: arial;" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikFCtUu2mqELUSXQkz9ZMhZu0EUdXGxSZPpeRkm4UnsOE9-RCNaWDxFXrzP94lO6zKOMXIwo7x-Vp3VzT5tHP-3OYqvZpQB4RFvUq4h3XQ0QaKojncZrUnAylxxOGgH5RQ-UWX/s1600-h/Stromboli_casa-rossellini.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikFCtUu2mqELUSXQkz9ZMhZu0EUdXGxSZPpeRkm4UnsOE9-RCNaWDxFXrzP94lO6zKOMXIwo7x-Vp3VzT5tHP-3OYqvZpQB4RFvUq4h3XQ0QaKojncZrUnAylxxOGgH5RQ-UWX/s200/Stromboli_casa-rossellini.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5200541049992310898" border="0" /></a><span style="font-family: arial;">rid Bergman,sui giornali di tutto il mondo rimbalza il nome di Stromboli,dando così una notorietà internazione all'Isola.Fu così che negli anni 50 cominciò a svilupparsi l'attività turistica e molte delle case,distrutte dalle eruzioni,cominciarono ad essere ristrutturate e utilizzate per il turismo.Oggi la popolazione residente è di circa 500 persone e sull'isola ci sono tutti i servizi essenziali come guardia medica,scuole,poste, negozi,ristoranti e così via,ma le strade continuano ad essere senza illuminazione e così le notti stellate a Stromboli sono indimenticabili,così luminose da poter camminare senza l'ausilio delle lampadine tascabili.</span><br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold; font-family: arial;">Dormire e Mangiare</span><br /><br /><span style="font-style: italic; font-family: arial;">La Sirenetta</span><br /><br /><span style="font-family: arial; font-style: italic;">La Sciara Residence</span><br /><br /><span style="font-style: italic; font-family: arial;">Villaggio Stromboli</span><br /><br /><span style="font-style: italic; font-family: arial;">Villa Petrusa</span><br /><br /><span style="font-style: italic; font-family: arial;">Locanda Petrusa</span><br /><br /><span style="font-style: italic; font-family: arial;">Ginostra in Blu</span><br /><br /><span style="font-style: italic; font-family: arial;">Punta Lena</span><br /><br /><span style="font-style: italic; font-family: arial;">Il Puntazzo<br /><br /><br /><br /></span>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-19889597278021674342008-05-13T12:12:00.001+02:002012-07-17T12:55:26.830+02:00Le Isole Eolie - Panarea<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpuYDBuBJVyKTSBB9RMbwYBNyKZavZ8d4vTcuNJN1ko1Rvg3sv8x8VzNLKgsTePyJwIrFGOb30lq-Ri-CA6jy38N3Amjts4sZJHA4i4BJs7vmDVJrgxltBp05hVSlHUeQfApMo/s1600-h/mappapanarea.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5199889000942333938" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpuYDBuBJVyKTSBB9RMbwYBNyKZavZ8d4vTcuNJN1ko1Rvg3sv8x8VzNLKgsTePyJwIrFGOb30lq-Ri-CA6jy38N3Amjts4sZJHA4i4BJs7vmDVJrgxltBp05hVSlHUeQfApMo/s200/mappapanarea.jpg" style="cursor: pointer; float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt;" /></a><span style="font-family: arial;"><span style="font-weight: bold;">Panarea</span> è l’isola più piccola e la meno elevata delle Isole Eolie,Quella che esiste oggi e' solo una piccola parte di quella che esisteva anticamente, in quanto una parte di essa è sprofondata in seguito ad un'eruzione vulcanica,formando una serie di isolotti,Basiluzzo, Spinazzola, Lisca Bianca, Dattilo, Bottaro, Lisca Nera , gli scogli dei Panarelli e delle Formiche.Dal punta di vista geologico Panarea è la più antica delle isole Eolie, con gli isolotti circostanti quel che resta di fenomeni eruttivi di un unico bacino vulcanico, oramai quasi del tutto sommerso ed eroso dal mare e dal vento.Le coste sono relativamente limitate in altezza, caratterizzate da piccole spiagge e vaste zone pianeggianti,anticamente coltivate a vigne ed oliveti e di cui ancora oggi si notano i terrazzamenti che erano adibiti alle colture,oramai abbandonate. Il lato occidentale e settentrionale è caratterizzato da coste inaccessibili e molto frastagliate,alte e fortemente scoscese, un continuo succedersi di terrazzamenti, crepacci e suggestive formazioni di lava solidificata.Sul lato nord-est dell’ isola, sulla spiaggia della Calcara è tuttora p</span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKiMVGBrgyB6sHUi48YMr7U19HRMLw9jrTCvxpa2oSBZemg5GkXq4EY_W5WWXMoNov4ebmg_i0lZqWbvZ0A0_EzrJS6ioFh_WadHpSpPOaFlaJJS6AMUigityhyGChK-JOqPda/s1600-h/punta+milazzese.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" style="font-family: arial;"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5199889301590044674" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKiMVGBrgyB6sHUi48YMr7U19HRMLw9jrTCvxpa2oSBZemg5GkXq4EY_W5WWXMoNov4ebmg_i0lZqWbvZ0A0_EzrJS6ioFh_WadHpSpPOaFlaJJS6AMUigityhyGChK-JOqPda/s200/punta+milazzese.jpg" style="cursor: pointer; float: right; margin: 0pt 0pt 10px 10px;" /></a><span style="font-family: arial;">ossibile scorgere fumarole di vapori che si levano dalle fessure fra le rocce (dai suggestivi colori sulfurei), ultime tracce di attività vulcanica con temperature fino ai 100°C . In alcuni punti fra i ciottoli in riva al mare, per effetto di queste sorgenti di </span><span style="font-family: arial;">calore, l’acqua ribolle fino ad essere ustionante.L'approdo più importante e scalo commerciale e turistico è nella località San Pietro, la principale contrada dove si concentra l'odierno abitato. Le altre contrade sono Ditella a nord-est e Drautto, a sud-ovest.</span></div>
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<div face="arial" style="font-family: arial; text-align: justify;">
In piena estate è sicuramente il periodo migliore per visitare Panarea per coloro che amano il mare ed il clima dell'isola.L'isola di Panarea è una delle destinazioni più ambite in Italia,al punto che le richieste di prenotazione superano spesso la disponibilità delle sistemazioni offerte dagli alberghi.Per questo motivo suggerisco,a quanti intendono visitare Panarea,di assicurarsi una prenotazione in hotel oppure in qualsiasi struttura ricettiva,prima della partenza evitando di arrivare sull'isola e scoprire che non esiste alcuna disponibilità per poter trovare una sistemazione.</div>
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<span style="font-family: arial; font-weight: bold;">Collegamenti</span><br />
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<span style="font-family: arial;">Le Isole Eolie,possono essere raggiunte via mare da diverse località.</span><br />
<span style="font-family: arial;">Da Milazzo:il porto della costa siciliana più vicino con corse plurigiornaliere, sia in nave ,che in aliscafo,per gli orari: <a href="http://www.tradizionituristiche.it/" target="_blank">www.tradizionituristiche.it</a></span><br />
<span style="font-family: arial;">Da Messina:ci sono corse di aliscafo USTICA lines,tutto l'anno.</span><br />
<span style="font-family: arial;">Da Napoli:con navi Siremar tutto l'anno, o aliscafi USTICA lines e Snav solo nel periodo estivo.</span><br />
<span style="font-family: arial;">O in Elicottero o Idrovolante con un servizio di collegamento tra l' aeroporto di Reggio Calabria e le isole eolie.</span></div>
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<span style="font-family: arial; font-weight: bold;">Escursioni</span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjovUmZkUGHp8JdSLx2gOLoBx01somXU8JoJqjQz3ebVHETXJJ1uAalZ1p4XygTAgZDm-pUd6Ku9IeOF_Ux1J6YWV_o_4t64P5swViKEtCsUWpsay4SMGKovYL43Q7tfoa9xJ_d/s1600-h/Panarea1.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5199886174853853122" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjovUmZkUGHp8JdSLx2gOLoBx01somXU8JoJqjQz3ebVHETXJJ1uAalZ1p4XygTAgZDm-pUd6Ku9IeOF_Ux1J6YWV_o_4t64P5swViKEtCsUWpsay4SMGKovYL43Q7tfoa9xJ_d/s200/Panarea1.jpg" style="cursor: pointer; float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt;" /></a><span style="font-family: arial; font-weight: bold;">Via Terra</span><br />
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<div face="arial" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: arial;">Di fronte al porticciolo inizia la borgata di S.Pietro,costituita da una miriade di casette bianche.Da S.Pietro, seguendo la strada verso sud,si raggiunge Drauto.Qui inizia un sentiero che porta al piccolo promontorio di Capo Milazzese dove giace il villaggio preistorico dell'età del bronzo (XI-XII a.C.).Esso è situato in località Cala Junco, meravigliosa insenatura chiusa fra pareti rocciose.Salendo da Drauto per la contrada Castello,si può raggiungere il Timpone del Corvo,la vetta più alta dell'isola.Partendo da S. Pietro verso nord si giunge a Ditella,dalla quale inizia un sentiero che porta alla spiaggia della Calcara,nota per le sue innocue fumarole.</span><br />
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<span style="font-family: arial; font-weight: bold;">Via Mare</span><br />
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<div face="arial" style="font-family: arial; text-align: justify;">
Con il periplo dell'isola si possono ammirare le coste rocciose di Panarea,che sono tra le più impressionanti delle Eolie.Fra le tappe più importanti c'è quella nella esclusiva Baia di Cala Junco,estrema punta meridionale di Panarea.Una volta effettuato il giro dell'isola ci si può dirigere verso gli isolotti e gli scogli vicini:in particolare,verso le antiche vestigia romane di Basiluzzo e di Spinazzola e quindi verso gli altri scogli.Poco lontano da Basiluzzo si può osservare,nel fondo marino,un grandioso rudere di età romana:una manciata di rocce nere,rosse e giallastre punteggiano il mare color cobalto.</div>
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<span style="font-family: arial; font-weight: bold;">Subacquee</span><br />
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<div style="font-family: arial; text-align: justify;">
<span style="font-weight: bold;">Lo Scoglio di Petra Nave</span>.E' un roccione separato dalle imponenti falesie vulcaniche dell'isola madre;si tratta di una parte in rilievo dello scosceso fondale che circonda Panarea.Qui il fondale degrada dolcemente.Sott'acqua,passando nel canale tra uno scoglio sommerso e quello principale,si deve variare la direzione puntando un po' di più verso destra.Attraversando un pendio inclinato,sempre mantenendo la stessa direzione fino a giungere in un gruppo di massi,ci si affaccerà su spaccature molto colorate,popolate da una grande varietà di organismi marini.<br />
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<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBNm9CTZgf8C_zmw2_S2gB3NgzmkZ3Q0Of2-s4MM_R9nYjdxkqaUuXQPNc9QlDeaza_IRSgviRWi9OpSSnaO1uLL_aifjMgbOOhT7FaUDAEZKrzHGKAmCdBx0zYcvow3cvH05n/s1600-h/PANAREA+ff.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" style="font-weight: bold;"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5199885921450782642" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBNm9CTZgf8C_zmw2_S2gB3NgzmkZ3Q0Of2-s4MM_R9nYjdxkqaUuXQPNc9QlDeaza_IRSgviRWi9OpSSnaO1uLL_aifjMgbOOhT7FaUDAEZKrzHGKAmCdBx0zYcvow3cvH05n/s200/PANAREA+ff.jpg" style="cursor: pointer; float: right; margin: 0pt 0pt 10px 10px;" /></a><span style="font-weight: bold;">Il Relitto di Lisca Bianca</span>.Per vedere i resti del relitto mercantile inglese e' piuttosto facile:da Panarea si deve fare rotta verso lo scoglio di Lisca Bianca e attraversare il canale tra questo e il vicinissimo scoglio del Bottaro.Si noterà una piccolissima spiaggia che interrompe le basse rocce di Lisca Bianca,qua giace in posizione di navigazione la carcassa della nave inglese.Una struttura di ferro,forse un vecchio argano,poggiata sulla sabbia a dodici metri esatti,arrivati a venticinque metri,si trova il relitto.</div>
</div>
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<span style="font-family: arial; font-weight: bold;">Le Spiagge</span><br />
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<div style="font-family: arial; text-align: justify;">
Le spiaggie dell'isola di Panarea,sono quasi tutte raggiungibili solo via mare,e per questo il tratto di mare che le circonda è sempre molto limpido e dal colore particolare.Tra le spiaggie più importanti di Panarea,c'è quella di Cala Junco,affollatissima durante il periodo estivo, stupenda piscina naturale di acqua trasparente dalle inverosimili striature verdi,turchesi e blu,si trova nella parte più meridionale dell'isola, ed è raggiungibile sia via mare che via terra, Sulla strada che porta a Cala Junco, si trova la spiaggia di Cala degli Zimmari, queste due spiaggie sono le uniche dell'isola raggiungibili via terra.Con un gommone di proprietà oppure affittandolo,si possono visitare le altre spiaggie dell'isola,che sono,Lisca Bianca,Basiluzzo e Spinazzola.</div>
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<span style="font-family: arial; font-weight: bold;">La Notte</span><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKroHpHdKeo2buGBuTNpCffKm0pv9_QpCeSDV4f37KT5mo_KtRGNDRIG491RXKWB3zMsnIG3DF6dIROfD0jMhFxrz3DCIszPF2R6isszj-MICKDNHGZPUyLCUz9L92YqjPRaWC/s1600-h/Via+Vincenzella.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5199885573558431650" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKroHpHdKeo2buGBuTNpCffKm0pv9_QpCeSDV4f37KT5mo_KtRGNDRIG491RXKWB3zMsnIG3DF6dIROfD0jMhFxrz3DCIszPF2R6isszj-MICKDNHGZPUyLCUz9L92YqjPRaWC/s200/Via+Vincenzella.jpg" style="cursor: pointer; float: right; margin: 0pt 0pt 10px 10px;" /></a><br />
<div style="font-family: arial; text-align: justify;">
Panarea considerata da molti l'isola dei singles e dei VIP,e' famosa per la sua vita notturna e la mondanita'. Il centro nevralgico dell'isola e' S.Pietro,dove è situato il porto.Molte sono le boutique,i locali alla moda e le discoteche,dove passare delle bellissime serate eoliane.La vita notturna molto intensa viene vissuta,dalla mezzanotte al mattino.Molti sono i vacanzieri delle isole vicine,che per mezzo di barche private e gommoni raggiungono Panarea solo per divertirsi e tornare alle prime luci dell'alba.<br />
<br /></div>
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<span style="font-family: arial; font-weight: bold;">Dorimire e Mangiare</span><br />
<br />
<span style="font-style: italic;">Lisca Bianca</span><br />
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<span style="font-style: italic;">Hotel Hycesia</span><br />
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<span style="font-style: italic;">Hotel Quartara</span><br />
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<span style="font-style: italic;">Hotel La Terrazza</span><br />
<span style="font-style: italic;"><br /></span><br />
<i><span style="font-family: inherit;">Hotel Ristorante O Palmo</span></i><br />
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<span style="font-style: italic;">Cincotta</span><br />
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<span style="font-style: italic;">Albergo La Piazza</span><br />
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<span style="font-style: italic;">Ristorante </span><span style="background-color: white; font-style: italic;">La Sirenetta</span><br />
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<span style="font-style: italic;">Ristorante </span><span style="background-color: white; font-style: italic;">Rodà Pasqualina</span><br />
<br />
<span style="font-style: italic;">Ristorante </span><span style="background-color: white; font-style: italic;">Tesoriero</span><br />
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<span style="font-style: italic;">Discoteca Raja</span>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-9953200661032384852008-05-12T17:01:00.007+02:002008-05-12T19:07:36.004+02:00Le Isole Eolie - Salina<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbt7cwyRFRAJsZwfyJH_ax0v3hKiIznx2_V_GAhSPMAyi_jc8lxy_edULOq_8smOtoZz9cPD2osfBuEYOOg2xD-YFLmH_L_NjAiR4quih6xpHCSsIpqCzAcsgL3wwlb8BXRLbc/s1600-h/Salina.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbt7cwyRFRAJsZwfyJH_ax0v3hKiIznx2_V_GAhSPMAyi_jc8lxy_edULOq_8smOtoZz9cPD2osfBuEYOOg2xD-YFLmH_L_NjAiR4quih6xpHCSsIpqCzAcsgL3wwlb8BXRLbc/s200/Salina.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5199536654710271874" border="0" /></a><span style="font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Salina</span> e' la seconda isola piu' popolata dell'arcipelago:conta infatti circa 2.300 abitanti.E' suddivisa in tre comuni autonomi:S. Marina,Malfa e Leni.Le frazioni si chiamano:Lingua,Rinella,Val Di Chiesa,Pollara e Torricella.Salina e' costituita da sei vulcani.I piu' antichi, localizzabili a Pizzo di Corvo,Monte Rivi e in prossimita'del Capo Faro, si sono sfaldati nel corso dei millenni,mentre i vulcani-strato gemelli di Fossa delle Felci e Monte dei Porri conservano la forma conica perfetta.In varie località dell'isola si riscontrano tracce dell'attività post-vulcanica come i fenomeni chiamati "sconcassi",in prossimità di Rinella,che consistono in una copiosa emanazione submarina di gas e vapori.L' esalazione,quando si accentua,determina lo sconvolgimento del fondo del mare.</span><br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Collegamenti</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Le Isole Eolie,possono essere raggiunte via mare da diverse località.</span><br /><span style="font-family:arial;">Da Milazzo:il porto della costa siciliana più vicino con corse plurigiornaliere, sia in nave ,che in aliscafo <a href="http://www.siremar.it/">Siremar</a> , <a href="http://www.usticalines.it/">USTICA</a> lines, <a href="http://www.ngi-spa.it/">Ngi</a></span><br /><span style="font-family:arial;">Da Messina:ci sono corse di aliscafo USTICA lines,tutto l'anno.</span><br /><span style="font-family:arial;">Da Napoli:con navi Siremar tutto l'anno, o aliscafi USTICA lines e Snav solo nel periodo estivo.</span><br /><span style="font-family:arial;">O in Elicottero o Idrovolante con un servizio di collegamento tra l' aeroporto di Reggio Calabria e le isole eolie.</span><br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Escursioni</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Essendo Salina vicina a tutte le isole dell'arcipelago è facile andare in giro per conoscerle tutte.Infatti e'possibile fare escursioni con dei piccoli gozzi che possono essere affittati da soli oppure insieme ad altri e dovunque organizzano gite che durano mezza giornata oppure un'intera giornata,partendo al mattino e rientrando al pomeriggio.<br /></div><br /><span style="font-weight: bold;">Via Terra</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Una rete stradale collega i tre comuni e l'interno dell'isola,consentendo itinerari suggestivi per i panorami offerti dalla natura.A sud di S. Marina si incontra il laghetto salato di Lingua,utilizzato come salina<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZRGOho0BdXmB7BFZgqzfGH2VGgX0asBbkGWd-bpfWEvKAMtaYzZLH0pw0bYdA03lQoBfAOixb18_xOSGB0T1ZADjtUlJYSYmHeSMOvCoGcecHurt2VKua7Y2yPcJnLwP6lnqn/s1600-h/Salina+-+spiaggia.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZRGOho0BdXmB7BFZgqzfGH2VGgX0asBbkGWd-bpfWEvKAMtaYzZLH0pw0bYdA03lQoBfAOixb18_xOSGB0T1ZADjtUlJYSYmHeSMOvCoGcecHurt2VKua7Y2yPcJnLwP6lnqn/s200/Salina+-+spiaggia.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5199536418487070578" border="0" /></a> fino a qualche anno fa.Da Lingua si può raggiungere Monte Fossa delle Felci,un vecchio vulcano spento dalla cui cima si gode uno splendido panorama sull'arcipelago.consiglio comunque di trascorrere una giornata sul monte,la cima più alta di tutto l' arcipelago nonché riserva naturale.Da S. Marina verso nord,seguendo la strada che costeggia il mare,si attraversa Capo Faro fino al grazioso centro di Malfa.Dopo la frazione di Malfa,la strada principale si dirama in due direzioni.La prima porta al paesino marinaro di Pollara,dove si trova la spiaggia più bella dell'isola.La seconda diramazione prosegue poi fino alla frazione di Valdichiesa,dove è possibile ammirare il santuario della Madonna del Terzito, costruito nel '600.Proseguendo sulla strada principale,si raggiunge infine la pittoresca Rinella,uno dei più frequentati centri turistici dell'isola,meta ideale per una riposante vacanza a contatto con la splendida natura.<br /></div><br /><span style="font-weight: bold;">Via Mare</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Il giro dell'isola in barca permette di ammirare,le incantevoli pareti rocciose lavorate dalle forze della natura,le ridenti spiaggette e i centri abitati,dalle tipiche casette bianche.Iniziando da S. Marina il giro dell'isola in barca e puntando verso nord,anche Salina rivela la sua<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtDvkSmS7ezZuLEwKQVW7s4vKz23CEM9DBQIsOwYpw1n6_UGjLz-qfMVVAcBf-Rdgy5fg45S08Vsiyd5SWOEDr56-PVAMfDCEGpbcPT_VxxXZMcaSaBjCDfHSq-QHrYJ0BnIo5/s1600-h/Salina+-+Perciato+dal+mare.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtDvkSmS7ezZuLEwKQVW7s4vKz23CEM9DBQIsOwYpw1n6_UGjLz-qfMVVAcBf-Rdgy5fg45S08Vsiyd5SWOEDr56-PVAMfDCEGpbcPT_VxxXZMcaSaBjCDfHSq-QHrYJ0BnIo5/s200/Salina+-+Perciato+dal+mare.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5199536255278313314" border="0" /></a> natura vulcanica attraverso le rocce selvagge dello Scoglio Cacato e, più avanti,di quello di Capo Faro e di Torricella.Partendo da qui,si costeggiano gli impressionanti ma suggestivi valloni terminali dei picchi vulcanici.Continuando,si giunge alla Punta del Perciato,che è infatti un grande arco creato nel promontorio dalla forza del mare.Lasciato alle spalle il Perciato,si raggiunge il faraglione di Pollara, ricco di grotte.Poco oltre,si doppia l'estremità ovest di Salina e si continua fino a Rinella.Infine si incontra Punta Lingua,che è la punta più vicina all'isola di Lipari;completando il giro,si rientra poi a S. Marina.<br /></div><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Subacquee</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9-5rFWQ8KRb1jMwRtLs7jbX-7PtkDBV8P9wpu_Z11u3bEF4uI6pjnDXvMpwXBM6ArfCUtFSCDNeN51nW-eMLrSJVW8b9ug5XI8LUBdRmMHc3BmqMQdYpgQ_PBNKo-4MaEoC68/s1600-h/pollara.JPG"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9-5rFWQ8KRb1jMwRtLs7jbX-7PtkDBV8P9wpu_Z11u3bEF4uI6pjnDXvMpwXBM6ArfCUtFSCDNeN51nW-eMLrSJVW8b9ug5XI8LUBdRmMHc3BmqMQdYpgQ_PBNKo-4MaEoC68/s200/pollara.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5199537088501968786" border="0" /></a><span style="font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">La secca di Pollara</span>.Arrivando da Lipari,una volta doppiata la Punta del Perciato,si entra nella spettacolare baia di Pollara.Non occorre certo l'occhio di un geologo per rendersi conto di trovarsi all'interno di un antico cratere,oggi in parte crollato.La secca si trova ad alcune centinaia di metri.Al largo dello scoglio che emerge al centro della cala vi sono massi giganteschi e imponenti,alti più di dieci metri e vicinissimi tra loro,fino a formare una struttura rocciosa continua e molto estesa:picchi,valli,sentieri sabbiosi alla base delle pareti,simili a torrenti che scorrono in un canyon.</span><br /></div><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;"><span style="font-weight: bold;">La Secca del Capo</span>.Si tratta di una zona rocciosa che sale verso la superficie,circondata da fondali di diverse centinaia di metri di profondità.Si deve scendere in acqua programmando una profondità massima tra i quaranta ed i quarantacinque metri.Da qui si avrà una spettacolare visione della secca,completamente avvolta da una nuvola di guarracini neri che contrastano violentemente con il biancore della roccia e l'azzurro del mare.Il fondale é costituito da grandi massi,ricchissimi di pesce di tana.Quello che qui cambia rispetto alle altre zone é la probabilità di fare incontri sensazionali con pesci di dimensioni fuori dal comune,specialmente per quanto riguarda le specie pelagiche.<br /></div><br /><br /><div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSjdwwM6j1e6BV_uvCOlGzRZwKu3H11R-ecJ3ucSx1hfCeQqjsK7p8HOmHHNJfEs-gz6dCJGrN0_9sSn8034g_lg71WjOOkxaPq4R9EMR0pqI9OAQvTHJelaBp3Y4EoVkoaE8A/s1600-h/Salina+-+Faro+Lingua.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSjdwwM6j1e6BV_uvCOlGzRZwKu3H11R-ecJ3ucSx1hfCeQqjsK7p8HOmHHNJfEs-gz6dCJGrN0_9sSn8034g_lg71WjOOkxaPq4R9EMR0pqI9OAQvTHJelaBp3Y4EoVkoaE8A/s200/Salina+-+Faro+Lingua.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5199535718407401298" border="0" /></a><span style="font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Salina</span> e' l'isola degli innamorati,dei soggiorni romantici,delle passeggiate al chiaro di luna,dal mare incontaminato,dai tramonti suggestivi,dai silenzi irreali caratterizzano questo spettacolare scenario dal fascino primitivo che esercita un'attrazione magnetica sul visitatore generando un prepotente desiderio di ritornare.Sull'isola si possono noleggiare gommoni, motorini, barche.Non ci sono discoteche.Se si ha voglia di una serata in discoteca è possibile andare a Panarea,Lipari o Vulcano con una delle barche che offrono questo servizio di trasporto notturno.</span><br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Dormire e Mangiare</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >hotel Principe di Salina</span><br /></div><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Hotel Signum</span><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Hotel Santa Isabel</span><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Hotel Bella Vista</span><br /><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >A Cannata</span><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Da Franco</span><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Il Delfino</span><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Il Gambero</span><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >La Cambusa</span><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >'Nni Lausta<br /><br /><br /><br /></span>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-15824520351379298782008-05-06T18:40:00.010+02:002008-05-09T12:05:46.223+02:00Le Isole Eolie - Vulcano<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpY80FAavFTGt57-B33NPGawLWkA2Cxe6YGRS6dpPFX_ffPv6tecCClxKoY-AQm59mAaks_KolmRdvRxbiE5sixiJQRlRTexcIavVW4Fh1FocbYiknCLIIet7mLYklpXCFPEPZ/s1600-h/08.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpY80FAavFTGt57-B33NPGawLWkA2Cxe6YGRS6dpPFX_ffPv6tecCClxKoY-AQm59mAaks_KolmRdvRxbiE5sixiJQRlRTexcIavVW4Fh1FocbYiknCLIIet7mLYklpXCFPEPZ/s200/08.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5198314215338241730" border="0" /></a><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Vulcano</span><span style="font-family:arial;"> e' l'isola delle Eolie più vicina alla costa siciliana ed è la prima ad essere raggiunta con navi ed aliscafi quando ci si imbarca da Milazzo, da cui dista meno di venti miglia.L'isola è costituita da 4 edifici vulcanici il più cospicuo dei quali è il "Gran Cratere" alto 386 mt e sul quale è presente attività vulcanica sotto forma di fumarole.Vulcano separata da Lipari da un canale largo 800 m,dominato dai superbi faraglioni.Ricca di vegetazione lussureggiante chiazzata dalla macchia inconfondibile delle ginestre;Vulcano porto, che costituisce la parte pianeggiante formata dal porto al quale attraccano navi ed aliscafi e sul quale incombe,massiccio,il Cratere,come è stato lasciato dall'ultima esplosione che squassò l'intera isola tra il 1888 ed il 1890.Vulcanello,all'estremità nord-est dell'isola è alto appena 120 mt, sembra sorto dal mare in seguito ad una eruzione del 183 a.C. con i suoi tre minuscoli crateri, oggi spenti, dai cui materiali eruttivi prese vita l'istmo con la formazione del Porto di Ponente, oltre alla Baia di Levante ricca di fumarole sulfuree sulla spiaggia frequentatissima a causa delle caldissime acque dovute ad ebollizioni sottomarine causate dalla fuoriuscita di gas caldi dai fondali sottomarini.La caratteristica della spiaggia di Porto Levante è quella di avere una finissima sabbia di colore nero. Sull'insenatura a ponente dell'istmo si stendono,le sabbie nere finissime che, vigilate e protette dal faraglione delle Sirene,rappresentano forse il luogo più suggestivo e riposante dell'isola.A levante si erge una montagnola di zolfo e di allume,ai cui piedi gorgoglia un laghetto di fanghi sulfurei efficacissimi per i loro effetti terapeutici,presso le acque calde che ribollono alla superficie del mare adiacente.Sul versante che da sulle Bocche di Vulcano,tra rocce e sabbie nerastre,alle quali la progressiva e continua erosione provocata dal vento ha conferito aspetti grotteschi,si snoda la Valle dei Mostri.La costiera di Ponente è un susseguirsi di precipizi,di insenature, di grotte marine che si aprono su di un mare incontaminato e pescosissimo.</span><br /><br /></div><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Collegament</span><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >i</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Le Isole Eolie,possono essere raggiunte via mare da diverse località.</span><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Da Milazzo:il porto della costa siciliana più vicino con corse plurigiornaliere, sia in nave ,che in aliscafo <a href="http://www.siremar.it/">Siremar</a> , <a href="http://www.usticalines.it/">USTICA</a> lines, <a href="http://ngi-spa.it/">Ngi</a></span><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Da Messina:ci sono corse di aliscafo USTICA lines,tutto l'anno.</span><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Da Napoli:con</span><span style="font-family:arial;"> navi Siremar tutto l'anno, o aliscafi USTICA lines e Snav solo nel periodo estivo.</span><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">O in Elicottero o Idrovolante con un servizio di collegamento tra l' aeroporto di Regg</span><span style="font-family:arial;">io C</span><span style="font-family:arial;">alabria e le isole eolie.</span><br /></div></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Cosa Vedere Appena Sbarcati</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Terme di Vulcano</span><br /><br /><div face="arial" style="text-align: justify; font-family: arial;">Si trovano a cielo aperto,libere a tutti,alle spalle del Porto di Levante, in<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkEhlEpU4Ije783sLOaDy8MnZp3CZKAU4A6_jYoo9kUN6DQe_qh2vwEmZZo6sBVEU21FhHxbXZnRFeVssioCKXsAgFgJcLeHNvWasBtVyT65QYfrSlIiL4rcR78LUsI-bv1i87/s1600-h/pozza.JPG"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkEhlEpU4Ije783sLOaDy8MnZp3CZKAU4A6_jYoo9kUN6DQe_qh2vwEmZZo6sBVEU21FhHxbXZnRFeVssioCKXsAgFgJcLeHNvWasBtVyT65QYfrSlIiL4rcR78LUsI-bv1i87/s200/pozza.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5198312905373216434" border="0" /></a> una pozza circondata da collinette sulfuree da cui fuoriescono soffioni caldi usati sia per insufflazioni,sia per applicazioni al corpo utili, soprattutto, per chi non può o non vuole fare l'immersione nei fanghi.Questi sono una miscela di argilla con alto contenuto di zolfo micronizzato e con potere radioattivo.Il pH acido, l'alto contenuto di zolfo, la temperatura tra i 40°C e gli 80°C per il continuo afflusso di gas caldi dalle sorgenti sotterranee in comunicazione pare, col centro attivo del vulcano, assicurano la sterilità dei fanghi. In particolare, sull'isola si trovano due emergenze di acque ipertermali in corrispondenza delle quali l'acqua ed il gas,erompendo alla superficie,vengono a formare dei particolari fanghi di grande efficacia soprattutto per le malattie artereoreumatiche.<br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Escursioni</span><br /><br /><div style="text-align: justify;font-family:arial;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">L'isola offre itinerari incantevoli:La Valle della Roia,Piano dell'Arpa,le Grotte dei Rossi,la Contrada di Gelso, Capogrillo,Punte Nere,Punte Luccia,Punta Quadrata,Scario,Punta Faro,La Grotta d'Abate,e a corona di tante bellezze,la fantasmagorica Grotta del Cavallo.</span><br /></div><br /></div><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Via Mare</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Il giro dell'isola ha inizio dal Porto di Levante molto conosciuto per le fumarole e le sue sorgenti termali. Continuando il tour verso nord-ovest si arriva alla penisoletta di Vulcanello e poi,appena superato il can</span><span style="font-family:arial;">ale che divide Vulcano da Lipari e dirigendosi verso sud,si arriva alla splendida Grotta del Cavallo caratterizzata da fantastici giochi di luce.Proseguendo si arriva al </span><span style="font-family:arial;">Faro di Gelso e poi si ritorna a Porto di Levante.</span><br /></div><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Grotta del C</span><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >avallo</span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXUgRGZC0eG16K33FsVV4cQbKJCsJO9JEx7ZRBQXQK8hZiRSND-wrouq4BXUB50B08OoSECuCep319ubuJFLUXNBq3rzr4IAZJVdbvDi3yrbKjTXUI_1y04V0ttTYVgomAGC1T/s1600-h/1382188570_98da08e5d5.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXUgRGZC0eG16K33FsVV4cQbKJCsJO9JEx7ZRBQXQK8hZiRSND-wrouq4BXUB50B08OoSECuCep319ubuJFLUXNBq3rzr4IAZJVdbvDi3yrbKjTXUI_1y04V0ttTYVgomAGC1T/s200/1382188570_98da08e5d5.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5198310590385843842" border="0" /></a><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Questa grotta è conosciuta anche col nome di Grotta dell'Eremita ed è </span><span style="font-family:arial;">acc</span><span style="font-family:arial;">essibili da tre ingressi.Al suo interno vi sono gallerie,laghetti, stalattiti, stalagmiti che,con l'effetto</span><span style="font-family:arial;"> delle acque sulfuree e dei vapori,hanno creato delle formazioni di volte a cupola molto particolari.</span><br /></div><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Scoglio delle Si</span><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >rene</span><br /><div face="arial" style="text-align: justify; font-family: arial;">Altra cosa da vedere è lo scoglio delle Sirene che delimita la spiaggia formata da sabbia finissima nera;sulla sinistra invece si trova la Valle dei Mostri.</div><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Via Terra</span><br /><br /><div face="arial" style="text-align: justify;">Non esiste a Vulcano una strada che gira intorno all'isola però è molto carino fare una visita a Gelso,si può fare questa gita in taxi oppure affittando una moto o un motorino.Arrivando a Lentia si gode di un panorama mozzafiato sull'arcipelago delle isole Eolie.<br /></div><br /><span style="font-weight: bold;"> </span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBYJK5nA-Ey12TZKLlzSd-grnq8b-_u2ukrZBPRj09UV8m9n_YMLYbsYvGjketLtk4CozZgNZfSDTmQHwYuY3OyqXlaVJMBnrV2-kqOKF1RkDff4rxwpevsuiDcw3eYQ3KB7MB/s1600-h/Vulcano.JPG"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 200px; height: 162px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBYJK5nA-Ey12TZKLlzSd-grnq8b-_u2ukrZBPRj09UV8m9n_YMLYbsYvGjketLtk4CozZgNZfSDTmQHwYuY3OyqXlaVJMBnrV2-kqOKF1RkDff4rxwpevsuiDcw3eYQ3KB7MB/s200/Vulcano.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5198312226768383650" border="0" /></a><span style="font-weight: bold;"> </span><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Escursione</span><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" > al Cratere</span><br /><div face="arial" style="text-align: justify;">Si tratta di un'escursione molto interessante:il cratere si trova ad un'altezza di circa 400 metri e si raggiunge con una camminata di circa due ore.Per raggiungerlo si utilizza un sentiero che parte dal porto.Il percorso,un sentiero che sale ad ampie svolte lungo il fianco della montagna, offre incantevoli viste sull'arcipelago:in primo piano la penisola di Vulcanello,di fronte Lipari con a sinistra Salina,dal caratteristico profilo a due monti,in lontananza Filicudi,a destra Panarea,affiancata dai suoi isolotti,e sullo sfondo Stromboli.Circa a metà strada si incontra un tratto in terra rossa battuta, scavata da profondi solchi irregolari,e sembra quasi di essere sbarcati su Marte.Più si sale e più l'odore di zolfo si fa intenso, accompagnato da sporadiche nuvole di vapore.In cima lo spettacolo è stupendo:la grande voragine del Cratere della Fossa coronata,a sud,da nuvole di vapori sulfurei bollenti che,con un sibilo che sembra provenire direttamente dal centro della terra, scaturiscono dalla superficie spaccata, colorano la pietra di giallo ocra e di rosso e si condensano in cristalli,fragilissimi finche‚ caldi.Sono le cosiddette fumarole.<br /></div><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >La valle dei mostri</span><br /><div face="arial" style="text-align: justify;">A Vulcanello si trova la Valle dei mostri,un luogo dove vi sono delle rocce vulcaniche derivate dall'improvviso raffreddamento di colate laviche dal Vulcanello:queste colate hanno assunto delle forme molto particolari tanto da essere considerate inquietanti e mostruose.Dalla Valle dei Mostri si gode di un panorama bellissimo sullo Scoglio delle Sirene e su Lipari.Si consiglia di effettuare l'escursione all'alba o al tramonto quando la penombra rende più suggestive ed enigmatiche le forme evocate dalle rocce.<br /></div><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Subacquee</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;"><span style="font-weight: bold;">Capo Testa Grossa</span>.In questa zona vi è una cala molto bella dove la roccia cade a picco verso il fondale ed ospita delle spettacolari colonie di spugne.<br /><br /></div><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4ud8bHWekNV5IO7rUvTgoI47E9pmDpa5YG_e7-vdFgj9Lb1izrfPxvhWWgCASywjKvvIN-cM9gnExvKuY22Hv89bRKIJiUM0NeT_swZ-Kn8ufdIyh3IqureACG0mmDbPjHdGd/s1600-h/capo_grillo_tramonto.JPG"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 200px; height: 133px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4ud8bHWekNV5IO7rUvTgoI47E9pmDpa5YG_e7-vdFgj9Lb1izrfPxvhWWgCASywjKvvIN-cM9gnExvKuY22Hv89bRKIJiUM0NeT_swZ-Kn8ufdIyh3IqureACG0mmDbPjHdGd/s200/capo_grillo_tramonto.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5198309911781011058" border="0" /></a><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Scoglio Quaglietto</span>.Tra questo scolgio e Capo di Testa Grossa vi è una cala c</span><span style="font-family:arial;">on</span><span style="font-family:arial;">siderata una delle più belle di tutto l'arcipelago delle Isole Lipari.V</span><span style="font-family:arial;">i sono delle bellissime p</span><span style="font-family:arial;">iscine</span><span style="font-family:arial;"> na</span><span style="font-family:arial;">turali (il luogo è infatti conosciuto </span><span style="font-family:arial;">col nome di Bagno delle Vergini).Vicino al Quaglietto ci si trova di fronta all'entrata di una grotta:al centro di questa grotta, appoggiata sul fondale,vi è una statua della Madonna.</span><br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Le Spiagge</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Due si trovano nel centro principale:le <span style="font-weight: bold;">spiagge nere</span>,al Porto di Ponente,chiamate così per il colore della sabbia di origine vulcanica,occupano una bella baia purtroppo spesso molto affollata,mentre la spiaggia delle Fumarole e caratteristica perchè bagnata da acque ri<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgMWHFq9l36MEHSf5sHT9h47Q8ANGD1uZLlKRe9cI5tNY5M-l51v3HeZwj76m23ZbqgiR2AvIJcc3eGbbRkX0LQbgumJyerJOg03unaLLcwHUUCNq3Ki2n5Nj0XdCTaCjv_u8f/s1600-h/1186410152870_a2.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgMWHFq9l36MEHSf5sHT9h47Q8ANGD1uZLlKRe9cI5tNY5M-l51v3HeZwj76m23ZbqgiR2AvIJcc3eGbbRkX0LQbgumJyerJOg03unaLLcwHUUCNq3Ki2n5Nj0XdCTaCjv_u8f/s200/1186410152870_a2.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5198311878876032658" border="0" /></a>scaldate da bolle di vapore sulfureo che possono raggiungere temperature molto elevate.</div><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">La solitaria e bellissima spiaggia del <span style="font-weight: bold;">Gelso</span>,si trova invece dalla parte oppostà dell'isola ed è raggiungibile via mare,in autobus con partenza dal porto di Levante o percorrendo la Provinciale che da Porto Levante prosegue per Vulcano Piano e poi si dirama per il Gelso o per Capo Grillo.<br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Dormire e Mangiare</span> :<br /><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Therasia Resort</span><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Eros hotel</span><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Les Sables Noirs</span><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Al Togo</span><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Casa Schmidt</span><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Residence Lanterna Blu</span><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Sea Houses Residence</span><br /><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Da Pina</span><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Da Conti a Zammara</span><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Don Piricuddu</span><br /><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >Tavole e Favole<br /><br /><br /><br /></span>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-1140782820812498652008-05-05T18:00:00.011+02:002008-05-09T12:39:15.887+02:00Le Isole Eolie - Lipari<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh60_b3bNkSdSb_WncUp5RX00S2u_3rp-3HzSvjobEQlF-Fkb48PPArPeTT8LBtZ1etg5kIXDj7_kFuFKdXSF4J-mPirly6EFPAg6QTRxK2z8DBNTOLr9SRUnI028EiW4UBph8W/s1600-h/mapdata.gif"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 200px; height: 124px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh60_b3bNkSdSb_WncUp5RX00S2u_3rp-3HzSvjobEQlF-Fkb48PPArPeTT8LBtZ1etg5kIXDj7_kFuFKdXSF4J-mPirly6EFPAg6QTRxK2z8DBNTOLr9SRUnI028EiW4UBph8W/s200/mapdata.gif" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5198051234747186834" border="0" /></a><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Lipari</span><span style="font-family:arial;"> è la più grande delle Isole Eolie, ma ne è anche il suo cuore pulsante.La sua lunghezza massima è 9,5 Km. Dista circa 42 miglia marine dalla costa siciliana. La sua cittadina si estende ai piedi della imponente rocca del Castello e lungo le insenature, di Marina Corta e di Marina Lunga. In queste due frazioni hanno luogo gli approdi per gli aliscafi e per le navi.Le frazioni dell'isola sono: Canneto, Acquacalda, Quattropani e Pianoconte.La natura vulcanica dell' isola è evidente nella Valle Muria, dalle rocce rosse, e nella costa nord-orientale, coperta da una vasta colata di pomice. Su questa bianca montagna di panna si intersecano le tre colate di ossidiana della Forgia Vecchia, delle Rocche Rosse, e quella più antica a nord di Canneto.Logisticamente al centro dell'aricipelago, è quella da cui è più facile muoversi e fare escursioni di una sola giornata per andare e venire in giornata dalle altre isole con i mezzi ordinari come navi ed aliscafi di linea.</span><br /></div><br /><span style="font-weight: bold;">Collegamenti</span><br /><br /><div face="arial" style="text-align: justify;">Le Isole Eolie,possono essere raggiunte via mare da diverse località.<br />Da Milazzo:il porto della costa siciliana più vicino con corse plurigiornaliere, sia in nave ,che in aliscafo <a href="http://www.siremar.it/">Siremar</a> , <a href="http://www.usticalines.it/">USTICA</a> lines, <a href="http://www.ngi-spa.it/">Ngi</a><br />Da Messina:ci sono corse di aliscafo USTICA lines,tutto l'anno.<br />Da Napoli:con navi Siremar tutto l'anno, o aliscafi USTICA lines e Snav solo nel periodo estivo.<br />O in Elicottero o Idrovolante con un servizio di collegamento tra l' aeroporto di Reggio Calabria e le isole eolie.<br /></div><br /><span style="font-weight: bold;">Cosa Vedere Appena Sbarcati</span><br /><br /><div face="arial" style="text-align: justify;">L'Acropoli, denominata il Castello, costituisce ancora oggi il punto focale del centro storico. Entro il perimetro delle mura posero le loro sedi le popolazioni del neolitico, quelle della prima età dei metalli, dell'età del bronzo e dell'età ellenistica, come dimostrano i ritrovamenti archeologici.Dal lato sud della Piazza Mazzini si accede alla cittadella, passando dalla porta più antica e attraversando una torre normanna.Superato il secondo passaggio, sostenuto da arcate ogivali, si trovano in ordine progressivo: la chiesa di S. Caterina, chiusa al culto;l'abside della chiesa cinquecentesca dell'Addolorata, con ricchi altari lignei, stucchi dorati in stile barocco ed una tela del '600 raffigurante la crocifissione; infine la chiesa dell'Immacolata. Più avanti, sulla sinistra, si trova la cattedrale dedicata a S. Bartolo, patrono delle Eolie, fatta costruire dal normanno Ruggero I. Dello stile normanno la chiesa conserva solo le volte a crociera ogivale; gli interni, come la facciata, sono stati successivamente rifatti. All' interno sono conservate la statua argentea di S. Bartolomeo ed una tavola del seicento raffigurante la Madonna del Rosario. Ancora più in fondo appare la chiesa della Madonna delle Grazie, chiusa al culto, che raccoglie pregiati affreschi di Alessio Cotrone (1708); il palazzo vescovile, del 1753, che è posto sul lato destro della cattedrale, è adibito a padiglione del museo. Le zone più interessanti del castello sono quella del museo e quella del parco archeologico.Il museo,che espone organicamente in diversi edifici ,ritrovamenti archeologici dall'epoca neolitica a quella del bronzo, fino al periodo greco e romano,negli ultimi anni esso è stato ampliato con una sezione dedicata all'archeologia sottomarina ed una sezione vulcanologica.Un particolare impatto sul pubblico suscitano, ad esempio, le ricostruzioni storiche, come la necropoli della tarda età del Bronzo di Piazza Monfalcone a Lipari, le necropoli preistoriche e protogreche di Milazzo, un settore della necropoli greca di Lipari.Nel parco archeologico, invece, sono stati ricostruiti numerosi sarcofagi, che risalgono al IV-II sec. a.C., e le tombe greco-romane, rinvenute nella necropoli di Contrada Diana.In questa contrada la necropoli si sovrappone ad un vasto insediamento preistorico, fiorito dalla fine del neolitico medio alla prima età del bronzo, ma nel quale la massima intensità di vita si è avuta nel neolitico superiore, in quella fase culturale che, in tutta Italia, è oggi designata con il nome di "Cultura di Diana".</div><br /><span style="font-weight: bold;">L'archeologia subacquea a Lipari</span><br /><br /><div face="arial" style="text-align: justify;">Sin da età preistorica grazie alla loro posizione geografica le Eolie hanno avuto un importante ruolo nelle rotte commerciali che interessavano ad ampio raggio il Mediterraneo da Oriente ad Occidente passando attraverso lo stretto di Messina.Il materiale archeologico fino ad ora recuperato, frutto di scavi effettuati a partire dagli anni '60 o di recuperi occasionali, proviene da circa venti relitti.Lo si può ammirare visitando la sala di Archeologia Marina del Museo Archeologico,vi troviamo ceramiche databili all'antica età del bronzo (inizi II millennio a.C.), fabbricate a Lipari e destinate, forse a bo<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4GfwMSDAau-DaldeyOMlHwB5zc94P6BvNLLg0oJw8YwzIOFfiwcRUWcSAY7PKHtq7DnVBRBL5xXzbvOS7ouK8fx1tSaKD4HSdnCjIXJ_tms1-F9vt80yxRG7KqD2WgGRRfc8o/s1600-h/lipari11.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4GfwMSDAau-DaldeyOMlHwB5zc94P6BvNLLg0oJw8YwzIOFfiwcRUWcSAY7PKHtq7DnVBRBL5xXzbvOS7ouK8fx1tSaKD4HSdnCjIXJ_tms1-F9vt80yxRG7KqD2WgGRRfc8o/s200/lipari11.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5198050221134904946" border="0" /></a>rdo di una piccola imbarcazione, alle isole minori.Grande mostra poi fanno i carichi delle navi naufragate: un relitto datato al IV secolo a.C. fu individuato in prossimità dello scoglio di Dattilo, sui fondali di Panarea caratterizzati da manifestazioni di vulcanesimo secondario. La superficie dei vasi raccolti è infatti alterata dalle incrostazioni ferrose delle fumarole.Il relitto di Filicudi, denominato relitto F, e quello della secca di Capistello di Lipari, risalgono al III sec.a.C. Le navi trasportavano vino in anfore fabbricate nell'Italia centro-meridionale e ceramiche varie, acrome e a vernice nera. Dal relitto della secca di Capistello di Lipari, è stato recuperato un bel servizio da mensa: lucerne su alto piede e piatti da pesce. Al centro della sala spicca la grande piramide di anfore ordinate così come dovevano essere nella stiva di una nave di età romana (II sec.a.C.) che fece naufragio presso la secca di Capo Graziano di Filicudi (Relitto A). Al carico appartenevano anche ceramiche e monete di zecca romana.<br /><br /></div><span style="font-weight: bold;">Escursioni</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Via Mare</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Di notevole interesse turistico è il giro in barca attorno all' isola di Lipari, da cui è possibile ammirare paesaggi lavorati da millenni e fondali meravigliosi.L' una dopo l'altra si succedono profonde grotte, splendide spiagge, alte coste, ampie baie e selvagge rupi.Partendo dal porto di Sottomonastero, si doppia il promontorio del Castello incrociando Marina Corta,la costa si presenta rocciosa e scoscesa, ma troviamo anche delle insenature e graziose spiaggette come la cala di Portinente e la punta di Capistello. Superata la punta della Crepazza, ci si affaccia sulla parte più bella dell'isola;troviamo quindi la spiaggia di Vinci, chiusa da un promontorio davanti al quale si stagliano gli scogli di Pietralunga, pietra Menalda e il Brigghio. Poi la spettacolare punta del Perciato, il Faraglione e il gruppetto di scogli detto le Formiche. Si passa poi sotto monte Guardia e all'interno dell'insenatura si fa notare la spiaggia di Valle Muria.<br />Panorama di Lipari e vulcano da quattrocchi Davanti le Terme di S.Calogero vi è lo scoglio della pietra del Bagno. Alle pendici del monte Mazzacaruso si notano tre insenature molto belle: la cala del Fico, quella accanto a punta del Cugno e quella che si interrompe a punta del Palmeto. Da qui fino a punta del Legno Nero tutta la costa è piena di scogli e ripidi pendii a picco sul mare che la rendono molto suggestiva. Subito dopo incontriamo la spiaggia di Acquacalda.Tra punta della Castagna e Capo Rosso tutto l'ambiente risente della produzione della pomice ed è un susseguirsi di cave per l'estrazione del materiale.Oltre Capo Rosso si trova Canneto dent<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSOKNbYM4OXkKXyqWZUnqsDhG9Ou74EZ6ikDVYpGE0mrZIFetVvlzhyphenhyphenk6_qHQHmnMzb6F32nD1Uq8uZdujAQpzTm_BfimCgYiHqwaV8hdet9kt6u4mRu4hCZtXYqpDNWKHQWUR/s1600-h/vulcano+vista+da+lipari.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSOKNbYM4OXkKXyqWZUnqsDhG9Ou74EZ6ikDVYpGE0mrZIFetVvlzhyphenhyphenk6_qHQHmnMzb6F32nD1Uq8uZdujAQpzTm_BfimCgYiHqwaV8hdet9kt6u4mRu4hCZtXYqpDNWKHQWUR/s200/vulcano+vista+da+lipari.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5198049022839029346" border="0" /></a>ro una spaziosa baia, tra la spiaggia e la colata ossidianica della Forgia Vecchia.Si passa poi oltre il promontorio del monte Rosa, davanti al porto-rifugio del Pignataro e la spiaggia di Marina Lunga per riapprodare a Sottomonastero.<br />Da non dimenticare le escursioni in mare sul tipico gozzo liparota, viene utilizzato per accompagnare le persone sulle spiagge più lontane, per affittarlo o per fare gite di una giornata sia intorno a Lipari che per le vicine Vulcano e Salina.Si arriva fino alla spiaggia e ci si ferma nei posti di mare più belli,ci sono escursioni di pochi minuti per andare sulle spiagge e fino a quelle che durano un'intera giornata.<br /></div><br /><span style="font-weight: bold;">Via Terra</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Una delle prime cose da fare, appena giunti a Lipari, è il giro dell'isola (km. 26), per apprezzarne la sua grandezza e urbanizzazione. A circa 4 km da Lipari si incontra Canneto, situata in una ins</span><span style="font-family:arial;">enatura delimitata a sud est dal Monte Rosa e a Nord dal Monte Pilato. Da Canneto, percorrendo la strada che conduce alla chiesetta di Pirrera, si raggiungono Forgi</span><span style="font-family:arial;">a Vecchia, le Rocche Rosse e il Campo Bianco, famose per le colate di ossidiana, le prime due, e per le distese di pomice, l' ultima. Proseguendo lungo la strada che porta ad Acquacalda si giung</span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYxZxHljA1RfPGLQXX1cgUMW3cYJHnQoPJBBdD4IIQRmHW9dx9Q7Qh9zfm3BLPpiurXNY-Pas25V_wpkOmwJ1iFUypUURAvzjEOTlncB_6HBHQQ54QK6jsLlEzlIPM2PrHhkwy/s1600-h/lipari16.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYxZxHljA1RfPGLQXX1cgUMW3cYJHnQoPJBBdD4IIQRmHW9dx9Q7Qh9zfm3BLPpiurXNY-Pas25V_wpkOmwJ1iFUypUURAvzjEOTlncB_6HBHQQ54QK6jsLlEzlIPM2PrHhkwy/s200/lipari16.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5198050478832942722" border="0" /></a><span style="font-family:arial;">e a Porticello, con i suoi giacimenti di pomice bianca. Superato il promontorio di Punta Castagna, si incontra Acquacalda dove vi è una spiaggia sovrastata dalle cave di pomice.Da qui inizia la salita verso la montagna fino al paese di Quattropani, situato su un promontorio proprio di fronte all'isola di Salina. Continuando, si erge, su un altopiano coltivato a vigneti,il borgo di Pianoconte con le sue bianche case coloniche.A circa un quarto d'ora da Pianoconte,si trovano le Terme di S. Calogero,edificate nel 1867 e note sin dall' antichità per le loro virtù terapeutiche;lo attesta la presenza di una stufa </span><span style="font-family:arial;">termale costruita durante l' età del bronzo su modello delle tholoi funerarie micenee e nota infatti come "Tholos" di S. Calogero, e sfruttata in età greca e romana, come documenta la presenza di vasche e piscine.Ritornando sulla strada principa</span><span style="font-family:arial;">le, si giunge al suggestivo Belvedere di Quattrocchi.Da qui si ammirano le pittoresche insenature dalle coste alte, l'incantevole panorama dei Faraglioni e lo sfondo dell'isola di Vulcano.Nuovamente di ritorno sulla strada principale,proseguendo per Lipari,una deviazione interessante è il sentiero che si inerpica tra i vigneti del Monte Guardia.In cima al monte si trova l'osservatorio geofisico internazionale.Per chi ama il trekking a Lipari ci sono infiniti sentieri che attraversano l'isola da parte a parte, è possibile andare dovunque passando per gli antichi sentieri dell'isola e dei quali una buona parte è ancora agibile</span><br /></div><br /><span style="font-weight: bold;">Subacquee</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Punta Castagna.In questa zona è possibile programmare un'immersione verament<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0Fmcbq6OQWVK-ZKYhQSLzFtlivpnpJ0qWwBoIoM4Dv_N6yS9apU327smfxxkNE8XcUqfTuVW-yZ88Zh_Gj9UNdfw1cV00yXPMVJ8rgI9YgDe3AT0TVHJwXnSpCec37XYpiU6-/s1600-h/lipari_subacquea.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0Fmcbq6OQWVK-ZKYhQSLzFtlivpnpJ0qWwBoIoM4Dv_N6yS9apU327smfxxkNE8XcUqfTuVW-yZ88Zh_Gj9UNdfw1cV00yXPMVJ8rgI9YgDe3AT0TVHJwXnSpCec37XYpiU6-/s200/lipari_subacquea.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5198048730781253202" border="0" /></a>e emozionante:il fondale è completamente cosparso di polvere bianca derivante dalle cave di pomici situate sulla costa. Dal fondale hanno inizio dei canali piuttosto profondi:prendendone uno si vede una parete verticale che si inabissa in un fondale blu profondo di cui non si vede la fine.Si possono vedere saraghi, spugne, cernie e gorgonia rossa.<br /></div><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Pietra del Bagno.Questa immersione si effettua facendo il giro dello scoglio e per la sua facilità è adatta a tutti i sub (anche quelli alle prime armi);Lo scoglio ha delle pareti molto colorate e si possono ammirare cernie, scorfani rossi, polpi, saraghi e margherite di mare.E' un'immersione molto consigliata ai fotosub.<br /></div><br /><span style="font-weight: bold;">Da non dimenticare,</span>Le Feste di San Bartolo<br /><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">San Bartolomeo è il santo protettore di Lipari e viene festeggiato più volte all'anno in date diverse a seconda del quartiere.La festa più importante, però, è quella del 24.Agosto a Marina Corta a cui partecipano tutti gli isolani. Ogni festa ha le sue luminarie, i cantanti ed i fuochi pirotecnici in mare.</span><br /></div><br /><span style="font-weight: bold;">Le Spiagge</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;"><span style="font-weight: bold;">Spiaggia Bianca</span><br />Durante il giro dell'isola si può ammirare la spiaggia di sabbia bianca dovuta a<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4kvowZegVn9OXaS__7wTtNHz07OppfgB8PR8JI6TfimBHO2-88KRwcFOZBuF6QgMEZo0g-LtwFg9dq9hu1rMRATDivnTXcrwZWDysS8mqxSV1LWuzzD7zIHmTp2cmM5cUJ3sO/s1600-h/lipari26.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4kvowZegVn9OXaS__7wTtNHz07OppfgB8PR8JI6TfimBHO2-88KRwcFOZBuF6QgMEZo0g-LtwFg9dq9hu1rMRATDivnTXcrwZWDysS8mqxSV1LWuzzD7zIHmTp2cmM5cUJ3sO/s200/lipari26.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5198048417248640578" border="0" /></a>lla presenza di giacimenti di pomice.Continuando si trova Punta Castagna, un bellissima punta di ossidiana;poi troviamo Acquacalda e, superato il canale che divide Lipari da Salina si incontrano gli scogli delle Torricelle, Pietra del Bagno e Punta del Palmeto.<br /><span style="font-weight: bold;">Spiaggia di Valle Muria</span><br />Appena si oltrepassa la Punta delle Fontanelle e la Punta delle Grotticelle, si può vedere la spiaggia di Velle Muria e, proseguendo, i Faraglioni di Pietra Lunga e Pietra Menalda.<br /><span style="font-weight: bold;">Marina Corta</span><br />Proseguendo con il periplo dell'isola si può ammirare la suggestiva spiaggia chiamata Praia di Vinci e dopo si susseguono baie ed insenature rocciose sino a raggiungere il porto di Marina Corta.<br /><br /></div><span style="font-weight: bold;">Shopping e Prodotti Tipici</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">A Lipari, l'isola pedonale coincide con il noto corso Vittorio Emanuele e include le aree limitrofe di via Maurolico e Via Garibaldi.E' qui che si trovano i negozi con articoli di abbigliamento,accessori e scarpe.Caratteristiche sono le ceramiche e le terracotte siciliane.Vasta é anche la produzione di vini,liquori e prodotti tipici eoliani.Da non dimenticare la Malvasia di Lipari,un vino liquoroso da dessert dal color del miele.<br /></div><br /><span style="font-weight: bold;">la Notte</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Se l'isola è bella di giorno, lo è ancora di più durante la notte. Da giugno a settembre sull'isola "esplodono" concerti,festival teatrali,rassegne cinematografiche e folcloristiche con musica e gastronomia tipiche dell'isola.<br />Tutte le sere,nella zona pedonale del corso Vittorio Emanuele,feste,eventi culturali,e mostre fotografiche.Qui é possibile rilassarsi,bere un drink nei tantissimi locali,e ascoltare qualche disco direttamente in strada.Per chi invece preferisce il divertimento dei locali notturni,Lipari,offre nel periodo estivo molte discoteche e night club.<br /><br /></div><span style="font-size:100%;"><span style="font-weight: bold;"><span style="font-family:arial;">Dormire e Mangiare :</span></span></span><br /><span style="font-size:85%;"><br /></span><span style="font-size:85%;"><span style="font-style: italic;">A</span></span><span style="font-style: italic;font-size:85%;" >L PIRATA vl. S. Giuseppe<br />DA LAURO v. Rocche Acquacalda<br />E PULERA v. Nuova<br />FILIPPINO p. Municipio<br />LA CANNA v. Rosa, 43<br />LA NASSA v. Giuseppe Franza, 41<br /><br />A PINNATA c.da Pignataro,<br />COSTA RESIDENCE VACANZE str. S. Leonardo,<br />GATTOPARDO PARK vc. Diana<br />GIARDINO SUL MARE v. Maddalena, 61<br />MELIGUNIS vc. Marte, 7<br />VILLA AUGUSTUS vc. Ausonia, 16<br /><br /><br /><br /><br /></span>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-61446238635980077562008-05-02T18:26:00.008+02:002008-05-07T18:35:43.284+02:00Laghi e Fiumi<span style="font-family: arial;font-family:arial;" >C'è una Sicilia che pochi conoscono,lontana dalle spiagge assolate e dai centri affollati del turismo E' una Sicilia nascosta,fatta di sentieri,boschi,laghi,scrigni preziosi di biodiversità.In questa nuova guida vi parlero'dei fiumi e dei laghi piu importanti della Sicilia. </span><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><br /><span style="font-weight: bold;">Il lago di Pergusa</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Uno dei pochi laghi naturali presenti in Sicilia,si trova a pochi chilometri d</span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjc65oG1MQ50lFWVutgMBSjErRNCDC2J4-4O5zwf3BMP1XYVeeyprtvAT3jJ7JIe1ps0loUF1dehpr9O7CNiE6Txb7TRNl774Rv4cKTNVT4hKuM61JRh_TmQW-LAhvWPVlPuBb7/s1600-h/800px-Lago_di_Pergusa.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjc65oG1MQ50lFWVutgMBSjErRNCDC2J4-4O5zwf3BMP1XYVeeyprtvAT3jJ7JIe1ps0loUF1dehpr9O7CNiE6Txb7TRNl774Rv4cKTNVT4hKuM61JRh_TmQW-LAhvWPVlPuBb7/s200/800px-Lago_di_Pergusa.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5197674609065000498" border="0" /></a><span style="font-family:arial;">a Enna.</span><span style="font-family:arial;">Non avendo né immissari né emissari il suo approvvigionamento idrico è dovuto unicam</span><span style="font-family:arial;">ente al contributo atmosferico,pertanto risente dei lunghi periodi di siccità.Le sue acque azzurre e poco profonde (scendono solo fino a poco più di quattro metri) sono salmastre a causa dell’assenza di emissari.Dal</span><span style="font-family:arial;"> 1995 il Lago di Pergusa e l’ambiente circostante costituiscono una Riserva Naturale Speciale,per la tutela,di un ambiente lacustre che ospita una ricch</span><span style="font-family:arial;">issima varietà di avifauna e rappresenta l’unica zona umida di sosta nel cuore della Sicilia,per gli uccelli migratori.Pergusa rappresenta l’habitat ideale per gli ucce</span><span style="font-family:arial;">lli che compiono lunghe ore di volo ininterrotto sul mare da e verso l’Africa.Periodicamente il lago,per una sinergia tra alcuni degli organismi microscopici che in esso vivono,fa registrare un fenomeno unico al mondo:le sue acque si tingono di rosso,protagoniste di questo fenomeno è un piccolo gambero che, per difendersi dai raggi del sole estivo,si tinge di pigmento rosso e si insedia in foltissime colonie sotto la piante acquatich</span><span style="font-family:arial;">e.Il pigmento si trasferisce poi all’acqua e i batteri in essa presenti sino a conferire allo specchio del lago un colore rossastro.</span><br /><span style="font-family:arial;">Il Lago di Pergusa si riconferma rinomato vertice del turismo naturalistico e motoristico regionale(per il suo famoso circuito),ma è altresì località di villeggiatura prediletta da migliaia di famiglie,con diversi hotel,agriturismi e bed and breakfast.</span><br /><br /></div><br /><span style="font-weight: bold;">I laghi di Ganzirri</span><br /><br /><div face="arial" style="text-align: justify; font-family: arial;">Distanti circa 9 Km.dal centro di Messina.Il toponimo Ganzirri deriva probabilmente dall’arabo Gadir(stagno, palude),dato che nell’antichità l’intera zona dei laghi era palud<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjagWpdVg8VBTYxg0Dy4J0s0VVKsyqyX5ubXL8cXudKHOKphHBnlfgBa5UhM37itM8pbTm5xRVDS4HpzcxeJgAniaI4EbdOZOL9tYN1uCm1TbP0bgT_24U9RTE7oPt8wn0anNYr/s1600-h/peloro_estivo_007.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjagWpdVg8VBTYxg0Dy4J0s0VVKsyqyX5ubXL8cXudKHOKphHBnlfgBa5UhM37itM8pbTm5xRVDS4HpzcxeJgAniaI4EbdOZOL9tYN1uCm1TbP0bgT_24U9RTE7oPt8wn0anNYr/s200/peloro_estivo_007.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5197674183863238178" border="0" /></a>osa,e solo con i primi stanziamenti e la creazione di nuclei abitativi stabili si determinò una progressiva bonifica del territorio.Le acque del lago sono in comunicazione con il mare adiacente per mezzo di canali,alcuni fatti costruire dagli Inglesi intorno al 1830.Il lago di Faro(Lago Piccolo)è più ridotto ed è situato più a nord rispetto a quello di Ganzirri o Lago Grande;esso si trova cioè più vicino al Capo Peloro;quest’ultimo sarebbe stato in origine fortificato dagli Zanclei, antichi abitatori di Messina,e dotato di un faro a fiaccole,che serviva da guida notturna per i naviganti.Il lago comunica con il Mar Tirreno attraverso il “Canale degli Inglesi” e con lo stretto di Messina.Anche qui non mancano le leggende,infatti il Lago grande di Faro a causa della sua profondità ha dato vita alla leggenda della città di Risa, una antica cittadina inabissatasi proprio in queste acque improvvisamente e con tutti i suoi abitanti, e di cui, secondo la Leggenda,in particolari condizioni si possono ancora vedere le antiche mura e a mezzanotte sentire il rintocco delle campane.Proprio per verificare queste teorie e spinti da curiosità si fecero alcune immersioni e si recuperarono anfore bizantine,pare si ritrovarono anche i resti di una antica imbarcazione.<br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Biviere di Cesarò</span><br /><br /><div face="arial" style="text-align: justify; font-family: arial;">All’interno del Parco dei Nebrodi,tra una fitta vegetazione nei pressi del comune <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm7jgKdkX4q1KJNo-4DOhz8pJYdQmURATIVlxH5pavg9SysUFBdRvvWfsDDAWg9FPLAMh6jiHtaznTyyb-w8mmxXAvP-C1YYsrFpokSMXswxfZJH6dLqJFFclYTv_e_6tbUV-T/s1600-h/Biviere_Cesaro.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm7jgKdkX4q1KJNo-4DOhz8pJYdQmURATIVlxH5pavg9SysUFBdRvvWfsDDAWg9FPLAMh6jiHtaznTyyb-w8mmxXAvP-C1YYsrFpokSMXswxfZJH6dLqJFFclYTv_e_6tbUV-T/s200/Biviere_Cesaro.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5197674037834350098" border="0" /></a>di Cesarò (ME), è ubicato il lago Biviere.Il lago ricade una zona montuosa e ha un’estensione di 18 ettari.L’altitudine 1278 m.s.l.m del lago,consente una rigogliosa vegetazione.L’escursione termica, l’umidità, la quota, l’alternarsi delle stagioni creano condizioni particolari per la flora e la fauna presente.All'interesse naturalistico, il Biviere unisce indubbi pregi panoramici, circondato com'è da impenetrabili popolamenti di piante idrofile, dominato da maestosi faggi ed aperto a nord verso grandiosi paesaggi.<br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Lago Gurrida</span><br /><br /><div face="arial" style="text-align: justify; font-family: arial;">Situato a sud del paese di Randazzo (Ct),il lago Gurrida si è formato in seguito ad una colata lavica del 1536 che ha sbarrato il deflusso del torrente Flascio verso la valle.Sorge a 835 m sul livello del mare su una depressione argillosa.Ha una vasta superficie con un circuito molto irregolare di circa 6 Km e con un’area d’impluvio di circa 52 Kmq.Il lago raggiunge in media i 3 o 4 m di profondità,per cui il suo stato idrografico dipende essenzialmente dal rapporto tra la quantità d’acqua recata dal Flascio e dagli altri torrentelli laterali.<br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Biviere di Gela</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">A poca distanza da Gela (Cl), esattamente ad 8 chilometri procedendo in dire</span><span style="font-family:arial;">zione sud-est verso Scoglitti,una delle più importanti zone umide della Sicilia,nonché il più grande lago costiero ed uno dei pochi rimasto naturale.Area di sosta di numerose specie in migrazione dall’Africa al nord Europa e viceversa, dal 1997 è stata istituita Riserva Naturale Orientata affidata alla Lipu.In quest’area umida è possibile osservare uccelli rari come la Spatola, il Pignattaio e la Morella Tabaccata.E’ indubbio che il Biviere di Gela, così come la maggior parte delle are</span><span style="font-family:arial;">e umide, sia una zona importantissima soprattutto dal punto di vista biologico.Infatti, proprio in quest’area, è presente uno degli ecosistemi più ricco di vita, grazie all’unione di acqua e terra che, insieme, generano ambienti unici ed irripetibili.</span><br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Biviere di Lentini</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Il lago,si trova tra la piana di Catania e le falde settentrionali dei monti Iblei,poco distante dal mar Jonio.</span><span style="font-family:arial;">Realizzato,probabilmente, tra il XII ed il XIII secolo, viene citato nei diari di importa</span><span style="font-family:arial;">nti viaggiatori del tempo.</span><span style="font-family:arial;">Bonificato nel 1923 perché portatore di malattie,fu nuovamente riportato in vita,più piccolo e più profondo,intorno agli anni ’70 per far fronte all’emergenza idrica del territorio.Oggi il lago Biviere di Lentini è,come allora, l’habitat ideale per una moltitudine di piante,uccelli e pesci,tanto da essere una preziosa oasi naturalistica,gestita dalla Lipu,che ha censito 150 specie di uccelli e numerose specie di pesci.</span><br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Gorgo Montallegro</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Situato nella Sicilia meridionale,Partendo da Agrigento è necessario procedere in direzione di Sciacca fino al paese di Montallegro.Proseguendo sulla strada statale, dopo circa due chilometri, si incontra il Laghetto Gorgo.Poco conosciuto rispetto ad altri bacini,il laghetto è un paradiso di ornitologia,un museo vivente all'aperto,per gli studiosi e per chiunque abbia voglia di osservare la natura incontaminata.Nato come bacino artificiale,infatti,ha rapidamente assunto il ruolo e la configurazione di un luogo di transito ideale per gli uccelli migratori fra l'Africa e l'Europa.<br />Il Laghetto Gorgo di Montallegro è di proprietà dell'Esa (Ente Sviluppo Agricolo)ed è stato affidato in gestione alla Lipu che ne ha fatto un’oasi,una delle prime aree protette attrezzata per la fruizione e la visita guidata.L'oasi del lago,si estende per una superficie totale di 500.000 mtq.<br /></div><br /><span style="font-weight: bold;">Lago Pisciotto</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Piccolo invaso nel territorio di Tortorici (Me),è conosciuto anche come lago Ba</span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKn2UVAAjNrYCGBb_I2QXuOVmNdx95TCChyhp-C4ZH-XWY4mRphtyqtdhBLz961iH_XqP6myFmKMiH_BQKL2qFkmGl2nkSuiPBrQatNVPJIip37bwDlxfd33UZSB-ZF6vxj2Yw/s1600-h/sicilia09.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKn2UVAAjNrYCGBb_I2QXuOVmNdx95TCChyhp-C4ZH-XWY4mRphtyqtdhBLz961iH_XqP6myFmKMiH_BQKL2qFkmGl2nkSuiPBrQatNVPJIip37bwDlxfd33UZSB-ZF6vxj2Yw/s200/sicilia09.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5197673840265854466" border="0" /></a><span style="font-family:arial;">dessa,ai piedi del monte del Moro o Pojummoru.L’invaso è situato in un luogo incantevole dai colori e dai suoni che si alternano al mutare delle stagioni. In estate e in primavera si possono ascoltare le melodie degli uccelli che risuonano tra le sponde,che in inverno ed autunno lasciano spazio alla quiete del lago.Si passa dai colori caldi delle stagioni assolate,al manto bi</span><span style="font-family:arial;">anco del ghiaccio che per alcuni mesi d’inverno crea una patina sul lago.Nonostante le piccole dimensioni,il lago è straordinario scenario di biodiversità animale e vegetale.</span><br /></div><br /></div><br /><span style="font-weight: bold;">Lago Urio </span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Posto a quota 1.030 metri sul livello del mare,all’interno del Parco dei Nebrodi.Si tratta di un laghetto che ricade nel territorio di Mistretta (Me),alle pendici del Monte Castelli.Si trova in una posizione strategica,in quanto collocato all’inizio della dorsale dei monti Nebrodi.Di recente è stato avviato un progetto di riqualificazione del sito che ne ha consentito una valorizzazione con interventi strutturali, finalizzati ad una migliore fruizione del luogo e al ripristino della stabilità ecologica e biologica. </span><br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Lago Cartolari</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Piccolo invaso artificiale il Lago Cartolari è compreso nel territorio del Comune di Tortorici(Me),nella contrada omonima,ai piedi del Piano di Palma,non dist</span><span style="font-family:arial;">ante dal Lago Trearie.Ospita fauna acquatica sia stanziale che di passo, come la Gallinella d'acqua,il Germano reale e l'Airone.Il laghetto è circondato da pascoli e da magnifici boschi di Faggio e Querce,luogo ideale per la crescita di funghi.</span><br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Lago Tre Arie</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Sempre a Tortorici (Me).E’ uno specchio d‘acqua formatosi in seguito ad una frana e,con i suoi 1500 m.s.l.m., è il lago più alto della Sicilia.Ha una superficie che varia,col mutare delle stagioni,da un minimo di 7 ettari ad un massimo di 11,quasi 2 chilometri ed una portata di circa 200 mila metri cubi.L'altitudine gli attribuisce caratteristiche del tutto particolari.D’inverno si copre di ghiaccio ma in tutti gli altri periodi dell’anno pullula di vita.</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Parco dell'Alcantara</span><br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;">Il Parco ricade nel territorio di 12 Comuni,ubicati tra le province di Messina e di Catania.Il fiume Alcantara nei pressi del Ponte di Castiglione di Sicilia (CT)nasce da una serie d<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ2zZ7WQ2nqbxt-cDmNYV2H8KUAm9QOVguU-ZPNX93WZFYq2CeRd3RPzGwKRoEZiTo1jJ3bPJCsELuVfzScXRluL-ARmK5AeVJEYxNyA4xlScsI5fHbSNX19R9HS0A_PUrxGOY/s1600-h/Alcantara.JPG"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ2zZ7WQ2nqbxt-cDmNYV2H8KUAm9QOVguU-ZPNX93WZFYq2CeRd3RPzGwKRoEZiTo1jJ3bPJCsELuVfzScXRluL-ARmK5AeVJEYxNyA4xlScsI5fHbSNX19R9HS0A_PUrxGOY/s200/Alcantara.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5197673058581806578" border="0" /></a>i piccole sorgenti sui monti Nebrodi,nei pressi di Floresta,ad un altitudine circa 1.500 metri e dopo aver attraversato la valle per circa 50 km,le preziose acque si riversano in mare mescolandosi allo Jonio in prossimità delle rovine dell’antica città di Naxos.Il fiume,scorrendo ed erodendo il duro basalto vulcanico,ha creato,in alcuni tratti, pareti verticali conosciute come "gole", portando alla luce il cuore delle colate laviche.Il visitatore potrà ammirare le spettacolari morfologie prismatiche dei basalti colonnari,singolari sculture naturali che richiamano allineate canne d’organo, eleganti ventagli e ordinate cataste di legna.Il fiume Alcantara, nella sua incessante azione erosiva operata per millenni sulle colate laviche,ha creato una serie di laghetti dalla forma rotondeggiante conosciute con il nome di “Gurne” o “Vulli”.Questa particolare tipologia di laghi di natura lavica caratterizza il corso dell'Alcantara in un tratto limitato che si estende prevalentemente nel territorio del Comune di Francavilla di Sicilia (Me).Le Gurne dell’Alcantara sono sedici.La loro larghezza varia tra i 5 ed i 30 metri di diametro mentre la profondità varia tra i 5 e i 10 metri massimi, che si raggiungono solo in prossimità delle cascate.Le dimensioni e le profondità delle “Gurne” variano al variare delle piene del fiume e sono condizionate anche dall’accumularsi di detriti e sedimenti che trasformano la morfologia del corso.<br /></div><br />Le più importanti sono:<br /><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;"><span style="font-weight: bold;">Vullo Schifazzi.</span><br />Si trova nella parte terminale delle Gole di Mojo proprio in prossimità del Comune di Mojo Alcantara (Me).<br /></div><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;"><span style="font-weight: bold;">Imperatore.</span><br />Si trova all’inizio del territorio che porta il nome di Santa Maria la Scala vicino al Casello del passo Mala Mugghieri nella parte perimetrale del territorio del Comune di Francavilla<br /></div><br /><div style="text-align: justify; font-family: arial;"><span style="font-weight: bold;">Laghetti Passerella.</span><br />I laghetti sono tre:il primo,si trova subito a monte delle cascate.Il secondo è subito sotto la cascata e risulta essere il bacino di raccolta dell’acqua della centrale Enel che qui ha costruito, oltre ad una passatoia artificiale in metallo,uno sbarramento artificiale per l’opera di presa dell’acqua.Il terzo si trova subito dopo questa barriera artificiale.<br /></div><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >A Ciappa.</span><br /><span style="font-family:arial;">Situato nei pressi del Mulino Ciappa,è famoso perché è stato oggetto delle sperimentazioni per la produzione di energia idroelettrica. Infatti nel 1896 questo mulino fu convertito in centrale idroelettrica permettendo ai comuni di Castiglione di Sicilia (Ct) e Francavilla di Sicilia (Me) di diventare, insieme ad Acireale e Milano, tra i primi comuni in Italia a possedere l’energia elettrica.</span><br /></div><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Il Fiume Simeto</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Il piu' grande della Sicilia per ampiezza del bacino idrografico,interessa i territori di quattro province,Catania, Messina, Enna e Siracusa.E’ formato da due tronchi montani provenienti dai Nebrodi:il torrente Saracena lungo 20 Km e che ha origine a quota 1.700 m.,nella Serra del Re,nei pressi di monte Soro, e il torrente Cutò,che nasce 8 Km più a ovest.I due tronconi si incontrano in una zona a 7 Km in linea d’aria a nord di Bronte formando il Simeto.Molto suggestive sono le gole dell’ ingrottato lavico del simeto ad ovest di Bronte;qui il fiume ha scavato sul basalto lavico di antiche eruzioni pre-etnee,un solco profondo decine di metri,stretto tra vertiginose pareti verticali.Oltre il ponte dei Saraceni il fiume precipita da una cascata alta ventidue metri circa,detta "Puliceddu",prodotta dallo scalzamento progressivo della lava che continua lentamente a crollare.Il Simeto,sbocca nel mar Ionio,12 Km a sud di Catania.Fra tutti i grandi fiumi italiani,il Simeto,è forse l’unico che ancora scorre,per lunghi tratti,allo stato brado. </span><br /><span style="font-family:arial;">Alla foce del Simeto,è stata istituita un’Oasi naturalistica che si estende verso sud interessando i laghetti di Guarnazza e Gornalunga.Dal punto di vista ambientale,la riserva naturale orientata "oasi del simeto" e' il relitto di un antico e vasto ecosistema palustre che si estendeva a sud di Catania.Oggi questo territorio, e' caratterizzato dalla nuova foce,ritagliata dopo la grande alluvione del novembre 1951,e' attraversata dal ponte primosole;un po'piu'a nord invece troviamo la vecchia asta fociale,ora isolata ed alimentata dai canali buttaceto e jungetto;ancora piu' a nord le "salatelle",vasti acquitrini salmastri formati da piccoli canaletti d'acqua.</span><br /></div><br /><br /><br /><br /><br /></div>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-34361926569199739542008-04-29T14:37:00.008+02:002008-05-06T17:46:35.478+02:00Castelli e Borghi parte 2<div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Castello Reale</span> (Palermo)</span><br /></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;"><br /><span style="font-family:arial;">Nella citta' di Palermo.Edificato dagli Emiri e chiamato in arabo EI-Kassar o Alcasar, fu dimora fastosa dei saraceni e dopo di loro del gran conte normanno.Successivamente venne trasformato in sontuosa reggia da re Ruggiero, primo monarca di Sicilia.Venne abitato nei secoli dagli svevi, dai viceré spagnoli, dai Borboni e con l'annessione della Sicilia al regno d'Italia rimase praticamente inutilizzato, servendo soltanto ai Savoia nelle rare vi</span><span style="font-family:arial;">site da essi f</span><span style="font-family:arial;">atte a Palermo.</span><br /><span style="font-family:arial;">Con la caduta della monarchia questa reggia ,divenne degna sede del rinato Parla</span><span style="font-family:arial;">me</span><span style="font-family:arial;">nto Siciliano.</span><br /><span style="font-family:arial;">L'attuale struttura è il frutto delle modifiche stilistiche e delle aggiunte eseg</span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwfao8vItV7DNRD1sykBl9e9L_ViKZhTJMw0syD4psioa0k9_E4PFoSz5HGu3AKIRNYdJf3_iDLq94NMyTeObziml_S_EXS0xP_8uk7SfnpCxFKaKKHbRk9aZY0AgKT51tXVtS/s1600-h/palazzonormanni.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwfao8vItV7DNRD1sykBl9e9L_ViKZhTJMw0syD4psioa0k9_E4PFoSz5HGu3AKIRNYdJf3_iDLq94NMyTeObziml_S_EXS0xP_8uk7SfnpCxFKaKKHbRk9aZY0AgKT51tXVtS/s200/palazzonormanni.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5197287059059378978" border="0" /></a><span style="font-family:arial;">uite durante il </span><span style="font-family:arial;">XVI e il XVII secolo da vicerè spagnoli.Le quattro torri che formavano in origine</span><span style="font-family:arial;"> </span><span style="font-family:arial;">gli appartamenti reali,furono ribassate per motivi di sicurezza durante il 1500.In particolare,l</span><span style="font-family:arial;">a torre Gioiaria che ospitava gli appartamenti di Re Ruggero,è costituita al primo piano da un vano centrale coperto da volte a crociera;al secondo piano si trova un cortile da cui si accede alla "Sala di </span><span style="font-family:arial;">Re</span><span style="font-family:arial;"> Ruggero".Al piano inferiore della Pisana,invece,è la "Stanza del Tesoro",me</span><span style="font-family:arial;">ntre al secondo piano si apre l'ampia "Sala</span><span style="font-family:arial;"> Nobile",anch'essa con una volta a crociera.</span><br /><span style="font-family:arial;">Tra i molti saloni, arricchiti nel corso degli anni,di particolare interesse quello chiamato dei viceré per i grandi ritratti di essi,che ne ornano le pareti,la sala dei Venti,un tempo cappella edificata da Roberto Guiscardo,e infine il grande salone del Parlamento,detto Sala d'Ercole per gl</span><span style="font-family:arial;">i affreschi di Giuseppe Velasquez raffiguranti le fatiche del mitico eroe.All'esterno il prosp</span><span style="font-family:arial;">etto orientale è correda</span><span style="font-family:arial;">to da due splendidi portali barocchi,quello centrale,affiancato da colonne, è so</span><span style="font-family:arial;">rmontato da un timpano semi-circolare con al centro scolpita l'Aquila Viceregia con gli stemmi;il portale laterale è coron</span><span style="font-family:arial;">ato da una cornice mistilinea,decorata ad intaglio.Sul lato occidentale del cortile Maqueda,è visibile un'ampio scalone con rampe in marmo rosso;nel primo pianerottolo è esposta una magnifica carrozza rivestita d'oro,appartenuta ad un casato di principi palermitani.Una loggia dà accesso alla cappella e nella sagrestia, dove sono custoditi il Tesoro ed il Tabulario,comprendente circa duemila pergamene in lingua greca,araba e latina che vanno dall'XI al XVIII secolo.Bellissimi due grandi cortili con larghi portici e so</span><span style="font-family:arial;">vrastanti suggestivi loggiati voluti dal duca di Maqueda l'uno e da Antonio Colonna l'altro.</span><br /><br /><br /></div><span style="font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Castello la Zisa</span> (Palermo)</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Nella citta' di Palermo.Meravigliosa dimora iniziata da Guglielmo I e ultimata dal figlio,fu la splendida residenza reale chiamata,in arabo,Aziz (splendido) da cui il nome attuale.Dopo aver subito, nel corso degli anni, molti restauri e successive rovine,il castello,pervenuto</span><span style="font-family:arial;"> al marchese di S. Giovanni,venne infine diviso in appartamenti ed affittato.</span><br /><span style="font-family:arial;">Alto,sul fronte, un grande stemma con due leoni rampanti ne domina il prospetto. Il sontuoso ingresso a tre arcate di cui quella centrale sostenuta da quattro colonne con capitelli.Nell'arco interno un iscrizione araba,ne testimoniava l'originario incanto:(tradotta)«<span style="font-style: italic;font-size:78%;" >QUANTUNQUE VOLTE VORRAI, TU VEDRAI IL PIÙ BEL POSSESSO DEL PIÙ SPLENDIDO TRA I REAMI DEL MONDO, DEI MARI E LA MONTAGNA C</span></span><span style="font-family:arial;"><span style="font-style: italic;font-size:78%;" >HE LI DOMINA LE CUI CIME SONO TINTE DI NARCISO E VEDRAI IL GRAN RE DEL SECOLO IN BEL SOGGIORNO CHE A LUI CONVIENE LA MAGNIFICENZA E LA LETIZIA. QUESTO È IL MOSTA'IZZ E QUESTO PALAGIO L'AZIZ</span>».Sotto l'arco interno, anch'esso su quattro colonne, si trova il famoso piccolo affresco che può sembrare composto di figurine mitologiche, mentre l'antica leggenda vuole si tratti di strani diavoletti che tengono incantato uh misterioso te</span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiH6rhfWjqfjDEvKU6DozrN7mvbXlordafVWNFZDfMq9P4mBPtyxhkZy8T4onQQZSdYCnqagXzpH1a66_tciYyx1etZLcVcruT6JUwbVum6tcdXpWzsjfv02fGzPg5Q7HIZQ0AZ/s1600-h/zisa_2.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiH6rhfWjqfjDEvKU6DozrN7mvbXlordafVWNFZDfMq9P4mBPtyxhkZy8T4onQQZSdYCnqagXzpH1a66_tciYyx1etZLcVcruT6JUwbVum6tcdXpWzsjfv02fGzPg5Q7HIZQ0AZ/s200/zisa_2.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5197286904440556306" border="0" /></a><span style="font-family:arial;">soro, nascosto dai pagani nel castello perché non fosse trovato dai cristiani.Incastrato tra successive costruzioni esiste ancora un pezzo dell'antico muro di cinta con bellissimo portale.</span><br /><span style="font-family:arial;">Un immenso parco che dal castello reale si allargava un tempo nella pianura, abbrac</span><span style="font-family:arial;">ciando la Zisa e la Cuba, costituiva con essi un sontuoso complesso, per la delizia e il riposo dei signori normanni.Recentemente acquist</span><span style="font-family:arial;">ata dalla Regione Siciliana, La Zisa è ora oggetto di importanti e accurati lavori di restauro che sono stati affidati al sovrintendente ai monumenti.</span><br /><div style="text-align: justify;"><br /><span style="font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Castello Ursino </span>(Catania)</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Nella citta' di Catania.Costruito su progetto dell'architetto </span><span style="font-family:arial;">Riccardo da Lentini, all'or</span><span style="font-family:arial;">igine sul mare, a sud del porto di Catania, a causa delle modificazioni morfologiche dovute alle eruzioni dell'Etna del 1669,adesso dista da esso un centinaio di metri.L'edificio ha un'impostazione rigorosamente geometrica, tipica dei castelli federiciani.Agli spigoli del castello sono poste quattro torri cilindriche,inoltre due semitorri mediane, sempre cilindriche, sono poste sulla mezzeria di due lati.All'interno, sul grande atrio, tutto un complesso di vastissime sale (con volte a crociera sostenute da mezze colonne, ricchissimi capitelli e mensole) racchiudono mirabilmente l'attuale museo civico.</span><br /><span style="font-family:arial;">L'aspetto attuale del castello risale ai restauri effettuati negli anni trenta.</span><br /><br /><br /><br /><span style="font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Castello Di Acicastello</span> (Acicastello)</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Da Catania dista circa 10 Km.Acicastello e'un antico borgo marinaro che nel cor</span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTee19v6di-hw7ZCCE3K3RRMLD99ADeHji3xLQge3PtcQVRSGW3HnlQjGfh8Zm2wfrPdVAfJWFJt9RmY4jJeek5Wfkr4U6e5_mhQcdMiBGGIxg-OUdJj9Q7OGeD66DwtMnKaku/s1600-h/Ridimensiona+diCT19.JPG"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTee19v6di-hw7ZCCE3K3RRMLD99ADeHji3xLQge3PtcQVRSGW3HnlQjGfh8Zm2wfrPdVAfJWFJt9RmY4jJeek5Wfkr4U6e5_mhQcdMiBGGIxg-OUdJj9Q7OGeD66DwtMnKaku/s200/Ridimensiona+diCT19.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5197282703962540802" border="0" /></a><span style="font-family:arial;">so</span><span style="font-family:arial;"> degli anni si e' trasformato in incantevole luogo balneare.L'elemento caratteristico di questo centro è il Castello di origine Normanna del XI secolo.Eretto su un'immensa roccia basaltica a strapiom</span><span style="font-family:arial;">bo sul mare per tre lati, era posto a controllo del</span><span style="font-family:arial;">la costa ionica catanese con particolari funzioni difensive del golfo e della città di Catania.Oggi si conserva soprattutto la torre principale a pianta rettangolare,realizzata in pietra lavica.Il Castello di proprieta'del Comune e'adibito a museo.</span><br /><br /><br /><br /><span style="font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Castello di S.Alessio</span> (S.Alessio)</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Distanza da Messina - 35 Km.Le origini di questo magnifico castello, sono saracene e precisamente del secolo XII .Dalle poche notizie che si hanno di esso, si apprende che ne fu signore Artale de Angelica e successivamente, nel tempo degli aragonesi, Tommaso Romano, membro della casa Colonna (1452).Posto su una altissima rupe scoscesa dalla quale si specchia nel mare Jonio esso si compone di due costruzioni,delle quali la più piccola e</span><span style="font-family:arial;">d avanzata è più antica mentre il corpo principale è oggi costituito da un elegante e poderoso muraglione a spirale, con regolare ordine di strette feritoie in ottimo stato.</span><br /><br /><br /><br /><span style="font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Castello Corvaia</span> (Taormina)</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Nella cittadina di Taormina.Esempio notevolissimo del gotico quattrocentesco, questo bel castello,chiamato comunemente palazzo,prende nome dalla famiglia Corvaia alla quale sarebbe pervenuto tra il XVII e XVIII secolo e che lo possedette sino alla fine del XIX secolo circa.Si presenta con una superba facciata incoronata da una merlatura ed impreziosita con delle finestre a trifora.La sua struttura architettonica,inoltre, è opera di varie e successive costruzioni,a partire dalla torr</span><span style="font-family:arial;">e cubica e dalla parte centrale della costruzione che risalgono al periodo arabo.Il castello, di proprietà comunale, è attualmente sede</span><span style="font-family:arial;"> della Azienda Autonoma di Soggiorno e della Biblioteca Civica.Nel suo grande e storico, salone si sono recentemente svolti importanti convegni e congressi,anche di carattere internazionale.</span><br /><span style="font-family:arial;"> </span><br /><br /><br /><span style="font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Castello di Milazzo</span> (Milazzo)</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Da Messina,dista 40 km,uscita autostradale Milazzo.Il Castello,sorg</span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCj6kH0NzcjKA0d3oevZga6X_I0hwEM7EYSAOJyZXNsmxNR4Clk0FL_d7NaBWHLsFfgnWgiRudmbvHYyYS0Lun7P8shPou78jK8sZXF16otzoBtLmrvuJ0LX655TuFKOr1Ofv8/s1600-h/castello_di_milazzo_2.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCj6kH0NzcjKA0d3oevZga6X_I0hwEM7EYSAOJyZXNsmxNR4Clk0FL_d7NaBWHLsFfgnWgiRudmbvHYyYS0Lun7P8shPou78jK8sZXF16otzoBtLmrvuJ0LX655TuFKOr1Ofv8/s200/castello_di_milazzo_2.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5197287926642772786" border="0" /></a><span style="font-family:arial;">e su un altopiano scosceso.L'attuale struttura venne realizzata tra il 1239 ed il 1240,da Federico II d'Aragona ,su rudimentali fortificazioni esistenti,databili alla seconda età della pietra,come dim</span><span style="font-family:arial;">ostra la necropoli e l'acropoli dell'antica Mylai.Il castello a pianta rettangolare irregolare,poderoso nelle ampie strutture esterne, ancora notevoli (dentro le quali si trova anche una chiesa del XVII sec.),domina la città ed il mare da ogni lato.</span><br /><span style="font-family:arial;">Nella parte sottostante, la mitica "grotta di Polifemo",(un'antica credenza del luo</span><span style="font-family:arial;">go vuole che qui,questi abbia perduto il suo unico occhio per mano di Ulisse).che serviva da magazzino e per preparare polvere e munizione. Per questo nel '500 gli spagnoli per proteggerla ere</span><span style="font-family:arial;">ssero un fortino speronato con cannoniere.</span><br /><br /><br /><br /><span style="font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">S.Maria della Valle o "Badiazza" </span>(Messina)</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">A Messina in una valle,ai piedi dei colli S.Rizzo e a pochi chilometri dalla città, sono visibili i resti imponenti della chiesa benedettina di Santa Maria della Valle,più nota come "Badiazza".(Anno 1103)Fu edificata forse durante la reggenza della Contessa Adelaide, madre di Ruggero II, su preesistenti ruderi romani.Alla chiesa, intitolata allora a S. Maria della Scala per</span><span style="font-family:arial;"> via di un quadro raffigurante la Stessa pervenuto in forma miracolosa alla chiesa nel 1167, era annesso un grande monastero, servito da monache benedettine che rimarrà attivo fino al 1347 quando sarà abbandonato a seguito della tremenda epidemia di peste e alle continue inondazioni causate dal torrente Badiazza.</span><br /><br /><br /><br /><span style="font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Torre Cabrera</span> (Pozzallo)</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Pozzallo in provincia di Ragusa,dista da Catania 120 km.Le origini della torre non sono certe, ma si propende per una sua edificazione sul finire del XIV secolo da parte di B</span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVDUf__d9boOk4OPmdhCKdA4e3uETST88HYcqNhfNymfU54gvV5vlrWVy5s-jAhWCANzS5g9RdiVcQtVzi0qAqCt4SZ2BfeRszvU90HFjfBJU35lLuRiXuqTcYEUCfV6-p_QBo/s1600-h/800px-pozzallo-torrecabrera.JPG"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVDUf__d9boOk4OPmdhCKdA4e3uETST88HYcqNhfNymfU54gvV5vlrWVy5s-jAhWCANzS5g9RdiVcQtVzi0qAqCt4SZ2BfeRszvU90HFjfBJU35lLuRiXuqTcYEUCfV6-p_QBo/s200/800px-pozzallo-torrecabrera.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5197282218631236338" border="0" /></a><span style="font-family:arial;">ernardo I Cabrera Conte di Modica con il permesso del re di Sicilia Alfonso V di Aragona.Torre Cabrera è un edificio di oltre trenta metri in elevazione, a pianta quasi quadrata ed ubicata nel centro urbano di Pozzallo.Si erge direttamente dal mare che dal lato nord-ovest, ne lambisce la base.Alle spalle della medievale fortezza, nel secolo XVIII si sviluppò il nucleo abitato più antico della città di Pozzallo.Venne costruita per fronteggiare le incursioni saracene nel territorio ibleo.Annesso alla Torre esisteva un "Caricatore", un luogo di attracco per le navi mercantili,ed era costituito da vastissimi magazzini, tutti edificati sulla costa, dove venivano convogliati i prodotti della contea (carrube, grano, orzo), e da una serie di pontili e di scivoli, per l’imbarco dei prodotti sui velieri.In ottime condizioni e di proprietà pubblica la torre ospita oggi il Mu</span><span style="font-family:arial;">seo della torre Cabrera.</span><br /><span style="font-family:arial;"> </span><br /><br /><br /><span style="font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Castello di Falconara </span>(Butera)</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">In provincia di Caltanissetta.E'l'unico castello della provincia ubicato sulla riva del mare.La torre,nucleo originario del complesso, oltre a difendere le attività di un piccolo caricatore,faceva parte del circuito difensivo costiero dell'isola;alle torri di Falconara e Manfria, distanti tra loro circa cinque miglie, era infatti affidato il controllo del tratto di costa tra Licata e Terranova.Il castello è parzialmente circondato da una cinta muraria merlata,di recente fattura,attraversando la quale si accede ad un baglio sul quale si affacciano i vari corpi che compongono il complesso manufatto architettonico.Internamente si presenta molto articolato, con ambienti riccamente arredati e decorati, all'interno dei quali si conservano collezioni di ceramiche,dipinti e trofei di caccia.La proprietà attuale è privata ed è adibito ad uso residenziale.</span><br /><br /><br /><br /><span style="font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Castello di Augusta</span> (Augusta)</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Nella cittadina di Augusta in provincia di Siracusa.Costruito per Federico II di Svevia,il castello,che presenta oggi l'aspetto di grande caserma,conserva parte di una preesistente torre del tempo normanno.Fu tra i più importanti dei grandi monumenti fridericiani.Nel 1675 un audace tentativo della flotta di Luigi XIV ridiede ai francesi il castello mal difeso dagli spagnoli,ma la tenace opposizione trovata in Sicilia li costrinse a rinunziarvi e il generale Le Feuillade, prima di abbandonarlo, tentò distruggerlo.Ingenti furono i danni subiti e tré anni dopo,sotto il regno di Carlo II,il viceré di Sicilia Benavides conte di S. Stefano si rivolse ai cittadini per poterlo restaurare.Ottenne un cospicuo aiuto ed il castello potè così risorgere a nuova vita.Sulla porta del grosso muragliene di cinta,in mezzo a tré grandi stemmi,una lapide ne ricorda il lavori con la data MDCXXCI.</span><br /><br /><br /><br /><span style="font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Castello la Colombaia</span> (Trapani)</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Innalzato sopra una piccolissima isola al centro della rada di Trapani, trae il suo nome dalla leggenda dell'Erice,poiché si vuole che le mitiche colombe, nel loro volo verso l'Africa, posassero su questo isolotto da dove, con supremo sforzo, superavano il mare.La sua antichissima origine sarebbe attribuita ad Amilcare Barca al tempo della prima guerra punica.Dall'alto della sua torre, che ancora internamente conserva tracce di architettura trecentesca,si scorge l'intera città con le sue caratteristiche saline e, verso il mare aperto, lo sguardo spazia all'orizzonte, dove la misteriosa Africa si profila nell</span><span style="font-family:arial;">e terse giornate mentre nelle notti serene appare il faro di Capo Bon.Il castello è da lungo tempo trasformato in carcere e la vastità del panorama di cui anche i detenuti possono godere dona loro una illusoria libertà che tanto contrasta con la triste clausura.</span><br /><br /><br /><br /><span style="font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Castello di Castellammare</span> (Castellammare del Golfo)</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Da Palermo autostrada per Trapani uscita Castellammare del Golfo.Il Castello d</span><span style="font-family:arial;">i origini molto antiche,venne abitato dai normanni, fortificato dagli svevi, occupato dagli angioini e dopo aver subito la quasi completa distruzione da parte di Federico II d'Aragona fu da lui</span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu2yDNQRTMER1ZE5OgZTnA_bQDTg08qTMq6rlAPaiffHYPMoFU__MXLVXkpCuP9mB2DPD9OmFXmwg75CZt6FlwUOVEDiw1eiuZ2_h5qM8j6lsXI5C4vHXPRnxxfbpUNk1qWHRf/s1600-h/Castellammare+del+Golfo_376-01-02-22-5915.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu2yDNQRTMER1ZE5OgZTnA_bQDTg08qTMq6rlAPaiffHYPMoFU__MXLVXkpCuP9mB2DPD9OmFXmwg75CZt6FlwUOVEDiw1eiuZ2_h5qM8j6lsXI5C4vHXPRnxxfbpUNk1qWHRf/s200/Castellammare+del+Golfo_376-01-02-22-5915.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5197281686055291618" border="0" /></a><span style="font-family:arial;"> stesso ricostruito e assegnato a Federico di Antiochia.Edificato proprio in cima alla lingua di terr</span><span style="font-family:arial;">a che forma quel piccolo delizioso porto, era anticamente unito al sobbo</span><span style="font-family:arial;">rgo da un ponte levatoio (oggi in muratura) che lo rendeva inaccessibile alle insidie nemiche.Sulle antiche larghe mura di cinta sono adesso numerose casette di pescatori e</span><span style="font-family:arial;">d ai piedi della torre,posta sull'estremo lembo di roccia, si vede ancora la leggendaria «vasca della regina», piccolo specchio di mare chiuso da scogli,dove una bellissima regina usava dilettarsi di pesca.Ilcastello oggi è stato restaurato, e adibito a museo.</span><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /></div><br /></div>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-60541681854073376102008-04-20T11:34:00.000+02:002008-04-30T17:00:55.914+02:00Castelli e Borghi parte 1<div style="text-align: justify;">Il progetto “<span style="font-weight: bold;">Circuito Castelli e Borghi Medioevali</span>” mira a creare un prodotto turistico culturale integrato di livello regionale, che valorizzi il territorio siciliano a partire dai Castelli e dai Borghi Medievali. Tende a realizzare un modello di interpretazione del medioevo siciliano, in base al quale il territorio della Sicilia viene raccontato ai visitatori grazie a musei, attività di comunicazione e ad itinerari cognitivi integrati che, partendo dai castelli e borghi medievali siciliani, coinvolgeranno altri beni culturali e naturalistici, completandosi allo stesso tempo con percorsi enogastronomici.<br /></div><div style="text-align: justify;font-family:arial;"><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Forte Gonzaga</span> (Messina)<br /><br />Nella citta' di Messina.Sorge ad un'altezza di 160 metri sul livello del mare sul Colle del Tirone ad ovest della città e rappresentava un baluardo contro la minaccia, su quel versante, <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmEEobt0J-lYEfGcrH7r7mxZuvkCvzohchvLa8cb348qnWRql3IrSw7eZZAjhdQuRrkPMO7VB5_7a-q8X9ENXUJi80c_7JPjIGqV7BpK95VW5buoFU6mSNjRIxPSOcVrloyD4a/s1600-h/gonzaga1.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 200px; height: 146px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmEEobt0J-lYEfGcrH7r7mxZuvkCvzohchvLa8cb348qnWRql3IrSw7eZZAjhdQuRrkPMO7VB5_7a-q8X9ENXUJi80c_7JPjIGqV7BpK95VW5buoFU6mSNjRIxPSOcVrloyD4a/s200/gonzaga1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5195039712289545090" border="0" /></a>di attacchi ed invasioni che potevano colpire Messina alle spalle dalla costa tirrenica attraverso i Peloritani.Venne fatto costruire dal Viceré Don Ferrante Gonzaga tra il 1537 e il 1544.Don Ferrante di appena ventotto anni,si era già distinto per valore nelle armi e per ingegno politico,temendo una invasione turca, si preoccupò subito di fortificare l'isola con castelli adatti alla difesa.Sua prima cura fu Messina che considerava «la chiave del sistema di difesa del regno» facendovi costruire l'attuale castello (che da lui prese il nome).Poderosa e rude fortezza, con largo fossato attorno ,si presenta a pianta stellare irregolare con sei bastioni, di cui quattro ad angolo acuto che seguono la conformazione accidentata del suolo.<br /><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Castello di Federico II</span> (Montalbano Elicona)<br /><br />Da Messina ,autostrada A20 uscita falcone e dopo seguire la segnaletica.Il castello è costituito da un fortilizio normanno-svevo.Sotto il dominio normanno la rocca di Montalbano si arricchisce di torri e diventa possedimento demaniale, sotto il diretto controllo della corona, rimanendo tale anche sotto gli svevi.Il tessuto urbano medioevale irregolare e tortuoso, che si snoda su e giù per i vicoli adattandosi alla conformazione del promontorio roccioso.Il luogo di culto più prossimo al castello è la chiesa di Santa Caterina, la cui facciata mostra un bel portale in stile romanico.A Montalbano spiccano i magnifici portali barocchi di casa Messina-Ballarino, e di casa Mastropaolo, opera settecentesca di un mastro scalpellino locale. Interessante anche la fontana del Gattuso, detta 'u roggiu.<br /><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Calascibetta </span><br /><br />Dista 94 Km. da Catania prendendo l'A19 uscita Enna e da li seguendo le indicazioni.Il nome Calascibetta deriva dall'arabo Qalat-sciabat che significa "il castello sulla vetta" a sottolineare la particolare posizione geografica del paese.suggestiva città medioevale arrampicata sui monti Erei,si può vedere la rocca e i ruderi della torre del conte Ruggero e poco distante,la necropoli di Realmese,del IX secolo A.C.Poco fuori la cittadina c´è da vedere anche la cappella gentilizia della villa Masseria dei baroni di Càcchiamo.<br /><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Sperlinga<br /></span><br />Da Catania uscita Mulinello, Leonforte Nicosia: svoltare a sinistra per Sperlinga 4 km prima di Nicosia.Tra i Nebrodi e le Madonie, quasi al centro della Sicilia, sorge un castello in <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdHPK41iJsFPKlhLBEx1HnrZFIZnZvKW5Dzt5c4BtCwGRWo1VzgTVO7TY2TZrXUHvAMPwJsIFiZKXGSTKgJZMgtOb4_-_YxU_g5M0KP2XRfRgw7AOjLefgNcoqkJcwrDyW5ugP/s1600-h/castello_sperlinga_2.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdHPK41iJsFPKlhLBEx1HnrZFIZnZvKW5Dzt5c4BtCwGRWo1VzgTVO7TY2TZrXUHvAMPwJsIFiZKXGSTKgJZMgtOb4_-_YxU_g5M0KP2XRfRgw7AOjLefgNcoqkJcwrDyW5ugP/s200/castello_sperlinga_2.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5195043869817887682" border="0" /></a>parte scavato in una gigantesca mole d'arenaria dai Siculi a partire dal XII secolo a.C., e in parte costruito sulla stessa roccia intorno all'anno 1000.Il sito su cui sorge Sperlinga,è caratterizzato da numerose grotte artificiali scavate nell'arenaria.Al suo interno nel 1282, all'epoca dei Vespri Siciliani, si asserragliò una guarnigione francese resistendo all'assedio per un anno. L'episodio è ricordato da una scritta postuma sull'arco nell'androne: <span style="font-style: italic;">QUOD SICULIS PLACUIT SOLA SPERLINGA NEGAVIT.</span><br /><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Castelmola </span><br /><br />Da Messina uscita autostradale Taormina e dopo seguire le indicazioni.Deriva dal castello normanno che sovrasta il centro abitato e dalla forma della rocca su cui si trova, vagamente somigliante ad una macina del mulino.Del castello-fortezza del 396 A.C. oggi restano solo le poderose mura normanne. Una lapide marmorea sistemata sulla facciata del duomo con incisioni greco-bizantine del X sec. ricorda: "<span style="font-style: italic;">Questo castello fu costruito sotto Costantino, patrizio e stratega di Sicilia</span>". Ultimo stratega di Taormina, che nel IX sec. predispose le difese contro gli Arabi. Sulla sommità dell'arco della porta d'ingresso del castello, sta invece scritto: "<span style="font-style: italic;">Castello fedele a Sua Maestà - Anno 1578</span>".La piazza, del paese realizzata a mosaico in pietra bianca lavica, restituisce l'atmosfera siciliana nei marciapiedi alberati in cui sono collocati i sedili in pietra.Sulla medesima piazza si affaccia anche lo storico Caffè S. Giorgio, fondato nel '700 dai monaci e adibito a taverna.<br />Da vedere Il Bar Turrisi che espone con nonchalance i suoi falli in legno, coccio o ceramica.Le cisterne per l'acqua del 367 a.C. e l'antica Porta Saraceni sul lungo percorso pedonale.<br /><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Novara di Sicilia</span><br /><br />Da Messina uscita autostradale Furnari e dopo statale SS 185.Sorge sulla pendice della montagna da cui si scorge l’antica Tindari, in un incantevole scenario naturale a valle di un imponente sperone di roccia. Le piccole case ,i vicoli e viuzze talvolta sormontati da archi,i decori delle facciate, la sontuosità delle chiese danno fascino a un assetto urbanistico d’impronta medievale.Le strade, per lo più pavimentate in acciottolato stretto tra due file longitudinali di pietra arenaria locale, contribuiscono a valorizzare l’architettura del centro storico.Da vedere L’antico Castello Saraceno, di cui oggi restano i ruderi, era situato su una rupe a strapiombo che conserva immutata la propria bellezza.La via Dante Alighieri collega l’area del Castello al sottostante Duomo (secolo XVI), raggiungibile anche percorrendo la via lastricata che inizia dalla piazza principale. La Chiesa di San Francesco del secolo XIII, la più antica e piccola del borgo.Nella parte alta del paese sorge la Chiesa di Sant’Ugo Abate del secolo XVII, in corso di restauro.<br />Da non dimenticare la Sagra del Maiorchino del 1600.Si svolge ogni anno nella settimana di Carnevale,il singolare torneo consiste nel far rotolare una forma di formaggio maiorchino stagionato lungo un percorso che si snoda per oltre due chilometri lungo le viuzze del paese.<br /><br /><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Castello dell'Ammiraglio Nelson</span> (Bronte)<br /><br />In auto,da Catania prendere la statale 121 per Paternò-Adrano-Bronte e, superata quest’ultima, proseguire ancora circa 12 km a nord, direzione Maniace.In origine un’abbazia fortificata voluta dai Normanni, poi dimora nobiliare di un illustre casato inglese, vanta almeno nove secoli di storia.Non si tratta di un castello in senso stretto, anche se così viene tradizionalmente chiamato dai brontesi, ma di un complesso formato da tre edifici principali: Un’abbazia benedettina (XII sec.), che costituisce la struttura originaria ,La chiesa di S. Maria (XII Sec.)e la dimora nobiliare dei duchi Nelson-Bridport, ricavata da un ristrutturazione della vecchia abbazia e oggi trasformata nel Museo Nelson.<br />L’Ammiraglio Nelson, forse il più popolare eroe nazionale britannico,ebbe un legame particolare con la Sicilia. Infatti quando nel 1799 Ferdinando I di Borbone, re delle due Sicilie, lo volle ricompensare per aver stroncato sul nascere la Repubblica napoletana, la scelta dovette cadere su uno dei territori di regio patronato, cioè di proprietà diretta del re. Tra questi c’erano i possedimenti dell’abbazia di Santa Maria di Maniace, un'ampia distesa a nord di Bronte, che furono trasformati in ducea e consegnati a Nelson.<br /><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Castello dei Ventimiclia</span> (Castelbuono)<br /><br />Adagiata in una valle alle pendici del Colle Milocca,si raggiunge in auto da Mes<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkT2xE_LYgxihdzTd6xzNBxuc6qd_UAc1Y76Sb2IUWPbXFQv5gbyKgUflmQCWvLdTos19fDKi1lRP9ju-fMclVqkmy_Pr0tthyrRGZPKlhDPTVU973UGTwl-OXuYONcx23XJ8R/s1600-h/castello_castelbuono.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkT2xE_LYgxihdzTd6xzNBxuc6qd_UAc1Y76Sb2IUWPbXFQv5gbyKgUflmQCWvLdTos19fDKi1lRP9ju-fMclVqkmy_Pr0tthyrRGZPKlhDPTVU973UGTwl-OXuYONcx23XJ8R/s200/castello_castelbuono.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5195040378009475986" border="0" /></a>sina,autostrada A20 Me-Pa S.S. 113 direzione PA fino al bivio per Castelbuono.La cittadina prende il nome dal suo famoso castello,fondato dai Ventimiglia nel 1269.Signori della Contea di Geraci, i quali, agli inizi del 1300, decidono di costruire un castello sul poggio dominante l’antico casale di “<span style="font-style: italic;">Ypsigro</span>”.La costruzione fa crescere questa piccola comunità tanto che nel 1454, quando Giovanni I vi si trasferisce con la sua “corte”, Castelbuono è il centro più vivace nel vasto patrimonio dei Ventimiglia. Giovanni porta con se il segno più rilevante del valore della famiglia: la sacra Reliquia del teschio di S. Anna, donata a Guglielmo dal Duca di Lorena.<br /><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Castello di Salemi</span> (Salemi)<br /><br />Comune siciliano, in provincia di Trapani,dista 35 km da quest'ultima.Deve <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrP0bdOL_SKacBDqUFHLYE1MXw7GqrBGSxD0jASdS-oYbNJi0TIDS8ZtUj6jpmg-LbPUIJrMo20EB3aZKpE1P0US23977RdhbH_w5nT28pOmUcyOd9i2uGNgNIdw99yxV4dlAv/s1600-h/castello_di_salemi_01.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrP0bdOL_SKacBDqUFHLYE1MXw7GqrBGSxD0jASdS-oYbNJi0TIDS8ZtUj6jpmg-LbPUIJrMo20EB3aZKpE1P0US23977RdhbH_w5nT28pOmUcyOd9i2uGNgNIdw99yxV4dlAv/s200/castello_di_salemi_01.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5195040880520649634" border="0" /></a>il suo nome agli arabi che la chiamarono Salem (pace, salute). Il centro si andò espandendo in età normanna, in tale periodo venne eretto il noto Castello.Le sue origini sono attribuite a Ruggiero il normanno che lo avrebbe fatto edificare in quel luogo al fine di potere dominare le strade di transito.Collegato con quello di Alcamo e Calatafimi, rimase fortemente armato fino al XV secolo a protezione di quella zona.Un momento importante nella storia di questa città fu il 14 maggio 1860, quando Garibaldi recandosi da Marsala a Trapani, dovette sostare al castello e qui issò il tricolore assumendo la dittatura in nome del rè Vittorio Emanuele II.Oggi il castello,di proprietà comunale è attualmente sede di una pregevole biblioteca civica.<br /><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Castello di Montechiaro</span> (Palma di Montechiaro)<br /><br />Da Agrigento,percorrete la S.S. 115 con direzione di marcia verso Siracusa.Il nome del Centro deriva dal colle prospiciente il paese dove, nel 1353, i Chiaramonte innalzarono il Castello di Montechiaro, in posizione strategica sul mare.Alto in superba solitudine, sopra un colle roccioso nella brughiera, è uno dei tanti bei castelli chiaramontani ma il solo di essi edificato sul mare che si infrange sulla scogliera sottostante,fu di grande importanza nella storia della lotta contro i pirati.Palma di Montechiaro è conosciuta anche come la città del Gattopardo poiche e' stata fondata nel 1637 da Carlo Caro e Tomasi di Lampedusa,uno dei discendenti è l'autore Giuseppe Tomasi di Lampedusa autore del famoso Gattopardo.<br /><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Castello di Federico</span> (Enna)<br /><br />Dalla cima di una bassa collina domina la città di Enna.Vi si giunge per un bel <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKACK6Ncp0G_-o8e4vXWfTMD0Y-bBgDC2w2Cq038kNbHszit1x9i87i05k2zNT2ULrrIdH8xftOBKoUHiXSBdT8EY7wXvZolpf_ZwCPSuCFXiFAilUpi5z0aJoqhhDPNCPPkNN/s1600-h/federico.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 142px; height: 193px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKACK6Ncp0G_-o8e4vXWfTMD0Y-bBgDC2w2Cq038kNbHszit1x9i87i05k2zNT2ULrrIdH8xftOBKoUHiXSBdT8EY7wXvZolpf_ZwCPSuCFXiFAilUpi5z0aJoqhhDPNCPPkNN/s200/federico.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5195041722334239666" border="0" /></a>viale attraverso il parco che circonda il nudo piazzale, dove sarebbe già stato un precedente castello abbattuto da El Abbas, nell'anno 850 circa.Chiamato per antica tradizione Torre di Federico, fu per lunghi anni attribuito a Federico II d'Aragona, mentre deve ritenersi edificato da Federico II di Svevia.Questa grande torre ottagona,Cinta,in origine, di alte mura delle quali rimangono alcune guardiole,nel medioevo fu considerato come dimora regale il cui soggiorno era specialmente preferito durante l'estate.La lunga storia di questo bellissimo edificio,oggi di proprietà demaniale rimane tuttavia quasi interamente sconosciuta.</div>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-44802175224996079672008-04-15T22:42:00.000+02:002008-04-30T17:01:50.218+02:00Perle da Scoprire - Savoca<div align="justify"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiguLZfL3UVHAkKzpmJB038djKRul_QTbTf4V8YtqSsxa6f0G1nLcCbInqgzisy4N57yBftfi5MRtXWLsw8pEBwOg68PrWQ_YLf_IbI8LbdsWeoz8_Dwqfu5ILlHf4aPlHj83C2/s1600-h/DSC00144.JPG"><span style="font-family:arial;"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5194635229449476914" style="margin: 0px 10px 10px 0px; float: left;" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiguLZfL3UVHAkKzpmJB038djKRul_QTbTf4V8YtqSsxa6f0G1nLcCbInqgzisy4N57yBftfi5MRtXWLsw8pEBwOg68PrWQ_YLf_IbI8LbdsWeoz8_Dwqfu5ILlHf4aPlHj83C2/s200/DSC00144.JPG" border="0" height="213" width="160" /></span></a><span style="font-family:arial;"> <span style="font-weight: bold;">Savoca</span> é un piccolo centro della provincia di Messina, arroccato su un crinale a 300 metri di altitudine,che si affaccia sul mare Jonio.La cittadina siciliana fu fondata nella prima metà del XII secolo, in età normanna, da Ruggero II,che con questo centro abitato riunì gli antichi villaggi saraceni. Si ritiene che, molto prima dell'anno 1000, questi luoghi erano abitati dai Pentefur, una comunità di origine sconosciuta che si insediò nel quartiere dove ancora conserva il nome. L'abitato si sviluppò intorno alla "Rocca dei Pentefur", sulla cui sommità sono ancora ben visibili i resti del Castello Saraceno. Nel medioevo Savoca era una vera e propria città, con un castello, un'ampia cinta muraria, uffici amministrativi e giudiziari e 2 porte, delle quali quella di accesso esiste tutt'oggi. </span></div><div align="justify"><span style="font-family:arial;"><br /></span></div><div align="justify"><span style="font-family:arial;"><span style="font-weight: bold;">Come si Raggiunge</span><br /><br />In auto Savoca è raggiungibile dall'Aeroporto di Catania via Autostrada A18 Catania-Messina, con uscita allo svincolo di Taormina Nord,oppure da Messina, via Autostrada A18 per Catania, con uscita al casello di Roccalumera. Da qui occorre proseguire per l'abitato di S. Teresa di Riva percorrendo la ss 114, bivio per Savoca.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Cosa Vedere</span><br /><br />La <span style="font-weight: bold;">Chiesa Madre</span> con un bel rosone sul portale, risale all inizio del XIII sec.Il monumento è dedicato a"S. Maria in Cielo Assunta".L'odierno prospetto è stato parzialmente rifatto , mentre il portale centrale è di origine rinascimentale.L'interno è diviso in 3 navate sorrette da robuste colonne con capitelli realizzate in pietra arenaria.<br />Si tramanda che nei suoi sotterranei si mummificavano i cadaveri, ed ancora oggi si possono osservare i locali dove il procedimento veniva regolarmente eseguito fino al 1876.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Chiesa di S. Nicolò</span> del XIII sec. Ha l'aspetto di una fortezza che domina la sot</span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVTHnHVqykkGvZnqUW7oNGKmm_XUIM7X_YZw85FdHW6042DL43kcxjRdmSM4nLuM3YsbZYJE5312aQvRLKWPDZ3B9oHqiScU2nezrwrVwEtxm9E-z2WDhoWx-Svu69x00pnK11/s1600-h/DSC00115.JPG"><span style="font-family:arial;"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5194635719075748674" style="margin: 0px 0px 10px 10px; float: right;" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVTHnHVqykkGvZnqUW7oNGKmm_XUIM7X_YZw85FdHW6042DL43kcxjRdmSM4nLuM3YsbZYJE5312aQvRLKWPDZ3B9oHqiScU2nezrwrVwEtxm9E-z2WDhoWx-Svu69x00pnK11/s200/DSC00115.JPG" border="0" /></span></a><span style="font-family:arial;">tostante vallata. E' impropriamente detta chiesa di S. Lucia, perchè qui è stata trasferita la statua della santa dopo il crollo della vera chiesa ad essa dedicata. L'edificio, a 3 navate, contiene importanti altari in marmi policromi riccamente lavorati del periodo barocco, Di notevole importanza la statua in legno di S. Lucia. Si segnala anche la presenza di un antico quadro su tela, proveniente dal convento di S. Domenico, raffigurante la "Madonna del Parto".<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Chiesa di S. Michele</span> con i suoi splendidi portali, in pietra arenaria dei primi del Cinquecento.<br /><br />I ruderi del <span style="font-weight: bold;">Castello Pentefur</span>, dove oggi si possono solo osservare tratti della cinta muraria e delle cisterne. Il Castello, che ha un'area interna molto ampia di forma trapezioidale, domina la sottostante vallata. All'origine fu l'antica sede dei fondatori dell'abitato.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Casa medioevale</span> con finestra bifora,costruita nel tardo Cinquecento,recentemente restaurata, prende il nome dalla ornamentale finestra. Il portale è stato rifatto nel tardo settecento con motivi ornamentali, che richiamano dei gigli borbonici. Oggi è di proprietà privata, e nel passato appartenne ad illustri famiglie della zona.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Convento dei Padri Cappuccini e Catacombe</span> ,costruito nel 1603. Dedicato a S. Anna, custodisce a</span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiIROMkoPqTtipaIqLF1HtPI9fd9hJnVfg4nK0UF1nIUVYP2SOXNshmWvI8Qte0RgvUmJyRL0_83hsGdCJ1iPhV_Iht7YZsMj4vN1p3C25ZmFKE4X14D_aQzIOXQoF9rv7L8bj/s1600-h/DSC00088.JPG"><span style="font-family:arial;"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5194642999045315442" style="margin: 0px 10px 10px 0px; float: left;" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiIROMkoPqTtipaIqLF1HtPI9fd9hJnVfg4nK0UF1nIUVYP2SOXNshmWvI8Qte0RgvUmJyRL0_83hsGdCJ1iPhV_Iht7YZsMj4vN1p3C25ZmFKE4X14D_aQzIOXQoF9rv7L8bj/s200/DSC00088.JPG" border="0" /></span></a><span style="font-family:arial;">lcuni dipinti murari seicenteschi che decorano le pareti del refettorio .Questo luogo e' famoso in tutto il mondo per la sua cripta, costruita nella seconda metà del 1600. Essa racchiude 32 corpi mummificati del XVII e XVIII sec, di cui 17 posti nelle nicchie e altri 15 corpi sono collocati in casse e sarcofaghi di ottima fattura artigianale.Il primo corpo mummificato,identificato con certezza, risale al 1776. La bara più recente è del 1876.I corpi in questa cripta appartengono a preti, abati, poeti, giudici; dei quali per alcuni sono noti la vita e le opere come riportato dalle cronache locali e dalle iscrizioni sulle lapidi.Al centro della cripta si trova la stanza che veniva definita "colatoio", che serviva alla mummificazione dei corpi, alla fine venivano puliti con aceto, ventilati e vestiti con gli abiti del loro rango.<br /><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Museo Comunale</span>. Offre uno spaccato storico e sociale dell'antica Savoca.Nelle sale sono riprodotti alcuni cicli della vita contadina degli abitanti, come la panificazione, le misure, il mangiare, il boscaiolo, la filanda.Inoltre sono stati iscritti artisticamente sul legno motti, proverbi, modi di dire attinente alla tematica trattata. In questo modo il visitatore si trova di fronte ad un piccolo vocabolario della "parlata locale".Un'apposita sezione spiega la storia locale e quella delle famiglie nobili e notabili, con esposizione di oggetti vari.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Curiosita'</span><br /></span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSczaO0TlUeNBJiI_CeFSrNs503D1nmibQ1YpLlbqwIfYv9K6Cgo_ibevOl2f_31iGPwSad7vh1mPQbxtXU1q4s763LPT_olnRCSdC9iQx8EcFwSjzo2cL5pUZaG7HBIv7fvsd/s1600-h/DSC00143.JPG"><span style="font-family:arial;"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5194637385523059538" style="margin: 0px 0px 10px 10px; float: right;" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSczaO0TlUeNBJiI_CeFSrNs503D1nmibQ1YpLlbqwIfYv9K6Cgo_ibevOl2f_31iGPwSad7vh1mPQbxtXU1q4s763LPT_olnRCSdC9iQx8EcFwSjzo2cL5pUZaG7HBIv7fvsd/s200/DSC00143.JPG" border="0" /></span></a><span style="font-family:arial;"><br />Nel 1971 furono girate a Savoca (non a Corleone) alcune famose scene del film il "<span style="font-weight: bold;">Padrino</span>" di Francis Ford Coppola. Oggetto delle riprese furono la chiesa di San Nicolò,(dove si celebrano le nozze tra Michael Corleone e Apollonia) le vie del Centro storico, e il <span style="font-weight: bold;">Bar Vitelli</span> ,che è stato oggetto di diverse scene e dove oggi espone al suo interno numerose testimonianze, anche fotografiche, della lavorazione del film. Un piccolo museo che vale la pena di visitare. Sono parecchi, infatti, i “tour operator” che offrono ai propri clienti il " giro del padrino" che comprende anche un giro al paese di Forza D'Agrò.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Manifestazioni</span><br /><br />Il mercoledì e il sabato della settimana di Pasqua si svolge una spettacolare rappresentazione vivente della Passione di Gesù Cristo. La rappresentazione, con personaggi in costume d'epoca, si snoda per le antiche vie del suggestivo borgo medievale dove esiste una Via Crucis medievale con le caratteristiche "stazioni" scavate nella roccia.<br /><br />La terza settimana di agosto, si svolge a Savoca la “<span style="font-weight: bold;">Mostra mercato</span>”. Lungo i caratteristici vicoli dell’antico borgo, si possono ammirare dimostrazioni pratiche di vecchi mestieri e procedimenti di lavorazione di materiali risalenti alla tradizione dell’antica valle del Savoca ad oggi alquanto rari o in via d'estinzione.La parte finale della mostra, ospita alcuni stands di carattere gastronomico ove è possibile degustare specialità locali.Attività collaterali alla mostra mercato sono, le mostre fotografiche e di pittura, organizzate lungo la caratteristica scalinata artistica (dedicata al regista F.Ford Coppola) o all’interno del centro filarmonico “Maria SS. Immacolata”.<br /><br /><br /><br /></span><span style="font-style: italic;">Ufficio Turistico di Savoca</span><br /><span style="font-style: italic;">Tel. 0942-761064 Fax: 0942-761014</span><br /><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Dormire e Mangiare</span><br /><br /><span style="font-size:85%;"><span style="font-style: italic;">Bar Vitelli</span><br /><br /><span style="font-style: italic;">Ristorante pizzeria del Parco</span><br /><br /><span style="font-style: italic;">Ristorante pizzeria“La Pineta”</span><br /><br /><span style="font-style: italic;">Il Sambuco “Pane Condito ”</span><br /><span style="font-style: italic;">Apertura soltanto periodo estivo </span><br /><br /><span style="font-style: italic;">Ristorante pizzeria camere " Valle d'Agro'</span><br /><span style="font-style: italic;">Alloggi con formula Bed & Breakfast </span><br /><br /></span></div><span style="font-style: italic;"></span><span style="font-size:85%;"></span>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-20259886.post-68287292668475809482008-03-17T12:08:00.008+01:002008-04-29T14:35:47.026+02:00Eurochocolate a Modica 23/27 Aprile 2008<div style="TEXT-ALIGN: justify"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwaInzFEA_QQXlG8zIiMMBwgbT9XSjwxu6mQ9BzqCxKIr8PW-fwFNApoRfK_zJFfWOyoGYldg3w2EJUtqz6b0i0N8n6AlNRwRU1C_yyzhf0BEQ-A8BAsnl2ASo_2-DMyRYAf_y/s1600-h/modica03.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5184937141613702434" style="FLOAT: left; MARGIN: 0pt 10px 10px 0pt; CURSOR: pointer" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwaInzFEA_QQXlG8zIiMMBwgbT9XSjwxu6mQ9BzqCxKIr8PW-fwFNApoRfK_zJFfWOyoGYldg3w2EJUtqz6b0i0N8n6AlNRwRU1C_yyzhf0BEQ-A8BAsnl2ASo_2-DMyRYAf_y/s200/modica03.jpg" border="0" /></a></div><div style="TEXT-ALIGN: justify" align="justify"><span style="FONT-WEIGHT: bold;font-family:arial;" >Modica</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">E' certamente uno dei centri urbani più antichi della Sicilia.</span><br /><span style="font-family:arial;">Conosciuta in tutto il mondo come la perla del Barocco</span><br /><span style="font-family:arial;">,visibile nel disegno urban</span><span style="font-family:arial;">o e negli edifici del centro storico ,con i suoi pittoreschi vicoletti e stradine, ricche di vecchie botteghe e ricchi palazzi.</span><br /><span style="font-family:arial;">Modica e' situata nell'area meridionale dei Monti Iblei ed è divisa in due aree: Modica Alta, le cui costruzioni quasi scalano le rocce della montagna, e Modica Bassa, giù nella valle, dove un tempo scorrevano i due fiumi Ianni Mauro e Pozzo dei Pruni, poi ricoperti a causa delle numerosi alluvioni, e dove è ora situato il Corso Umberto, principali s</span><span style="font-family:arial;">trada e sito storico della città.Vi Consiglio di visitare la settecentesca chiesa di S. Giorgio, il portale gotico di palazzo De Leva, il chiostro di S. Maria delle Carceri, la chiesa di S. Pietro e le numerose altre architetture minori ma dall’intrigante carattere, vuoi per la stessa architettura, vuoi per il contesto in cui esse sono inserite.</span><br /><br /><span style="FONT-WEIGHT: bold;font-family:arial;" >Come si raggiunge</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Da Messina:</span><br /><span style="font-family:arial;">Autostrada A18 Messina-Catania da la per Ragusa lungo la strada statale 514 (90 km). Proseguire per Modica</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Da Catania:</span><br /><span style="font-family:arial;">Per Ragusa lungo la strada statale 514 (90 km). Proseguire per Modica</span><br /><br /><br /><span style="FONT-WEIGHT: bold;font-family:arial;" >L'Eurochocolate</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Per il quarto anno consecutivo la splendida cittadina di Modica, in provincia di Ragusa, ospiterà dal 23 al 27 aprile prossimo, Eurochocolate, l’ appuntamento divenuto ormai tradizionale per tutti gli appassionati di cioccolato in terra di Sicil</span><span style="font-family:arial;">ia.Qui, infatti, il cibo degli Dei ha una tradizione antica, caratteristiche peculiari che lo rendono unico e lo fanno riconoscere in tutto il mondo come “Il cioccolato di Modica”</span><br /><span style="font-family:arial;">Il cioccolato di Modica, lavorato come facevano gli Atzechi al tempo dei conquistadores spagnoli, tecnicamente può essere definito cioccolato "a freddo" ed è granuloso e friabile. Furono proprio gli spagnoli a portare a Modica il "xocoàtl" , un prodotto che gli abitanti del Messico ricavavano dai semi di cacao triturati su una pietra chiamata "metate", in modo da far sprigionare il burro di cacao e ottenere una pasta granulosa. I modicani appresero questa lavorazione dagli spagnoli, senza passare alla fase industriale.Oggi il procedimento è regolato dal disciplinare della Denominazione Comunale, che tutela e garantisce la produzione esclusiva nel territorio.<br /><br /><br /></div></span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHRXA6b4BQcyzKWS7phYlRxXGB1mC7e5h5nHThcrd-ZVdIi9Rdbj2CmqpTfCUb2Gclv_ZEVMTFWtfMaxkvGcJG1QlXoZaL23w0OYNDk1opGupfwrYNkZ44NcAsW9-XkB_c9HwF/s1600-h/mappabig.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5184970603703905586" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 374px; CURSOR: pointer; HEIGHT: 109px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHRXA6b4BQcyzKWS7phYlRxXGB1mC7e5h5nHThcrd-ZVdIi9Rdbj2CmqpTfCUb2Gclv_ZEVMTFWtfMaxkvGcJG1QlXoZaL23w0OYNDk1opGupfwrYNkZ44NcAsW9-XkB_c9HwF/s320/mappabig.jpg" border="0" /> <p align="justify"></a><br /><span style="font-family:arial;">Gli Appuntamenti importanti della manifestazione sono :</span><br /><br /><span style="font-family:arial;"><span style="FONT-WEIGHT: bold">Chocolate Show</span>. il grande emporio del cioccolato, che per l’occasione verrà allestito all’aperto nel centro storico della città e sarà dedicato agli artigiani locali e nazionali, che presenteranno al numeroso pubblico le più raffinate qualità della propria produzione.</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Piazza Matteotti, Corso Umberto I, Piazza Principe di Napoli</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Mer-Gio-Ven 10.00-22.00</span><br /><span style="font-family:arial;">Sabato 10.00-24.00</span><br /><span style="font-family:arial;">Domenica 10.00-21.00</span><br /><br /><span style="font-family:arial;"><span style="FONT-WEIGHT: bold">Eurochocolate Awards</span>.Il concorso, alla sua terza edizione, è rivolto alle aziende artigiane produttrici di cioccolato modicano .Verrà premiata la migliore tavoletta di cioccolata modicana 2008 per le categorie:</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">1.Tradizionale gusto Vaniglia;</span><br /><span style="font-family:arial;">2.Tradizionale gusto Cannella;</span><br /><span style="font-family:arial;">3.Tradizionale gusto Peperoncino;</span><br /><span style="font-family:arial;">4.Innovativa gusto Libero</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Il cioccolato in gara verrà giudicato secondo precisi parametri: colore, profumo primario, profumo secondario, retrogusto, spezia o aromatizzazione, equilibrio complessivo, persistenza del gusto. La categoria innovativa verrà valutata secondo i parametri di: golosità, creatività, equilibrio complessivo</span><br /><br /><span style="font-family:arial;"><span style="FONT-WEIGHT: bold">Notte Fondente</span>.Quest'anno la manifestazione “Cioccolato Modica 2008” ha riservato ai suoi golosi visitatori delle dolcissime iniziative per tutti i gusti.</span><br /><span style="font-family:arial;">Il 24 Aprile avrà luogo “Notte Fondente - La Notte Bianca di Euochocolate” organizzata in collaborazione con il comune di Modica.</span><br /><br /><span style="font-family:arial;"><span style="FONT-WEIGHT: bold">Menu tutto Cacao</span>.Per coloro che vorranno prendersi lo sfizio di un pranzo o di una cena completamente a base di cacao saranno disponibili i golosi Menù Tutto Cacao, da assaggiare nei migliori ristoranti della città, dove i visitatori potranno scegliere tra tante sfiziose proposte, dall’antipasto al dolce, tutte rigorosamente a base di cacao e cioccolato.</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Cioccolata con l'autore ,Cioccolato e lettura: due grandi passioni per intenditori.</span><br /><span style="font-family:arial;">Palazzo della Cultura, Corso Umberto I - Tutti i giorni ore 18.00</span><br /><br /><span style="font-family:arial;"><span style="FONT-WEIGHT: bold">Incontro di sensi</span>. Cioccolata in parole e musica</span><br /><span style="font-family:arial;">A cura della Cooperativa Quetzal</span><br /><span style="font-family:arial;">I baccanti, Albergo De Mohac,Fattoria Le Torri</span><br /><span style="font-family:arial;">24-25-26 Aprile h17.30</span><br /><span style="font-family:arial;">Degustazione cioccolata calda messicana accompagnata da letture sul cacao e musica dal vivo</span><br /><span style="font-family:arial;">Costo 2 euro</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Per i più piccoli <span style="FONT-WEIGHT: bold">Cioccogiochiamo</span> - Alla ricerca di Quetzcoatl</span><br /><span style="font-family:arial;">Ist.Magistrale di Modica - Corso Umberto I</span><br /><span style="font-family:arial;">Progetto ludico-didattico per conoscere la civiltà Maya. Il costo è di 3,50 euro e comprende la degustazione di cioccolato e il simpatico ricordo che i bambini produrranno durante il laboratorio.</span><br /><span style="font-family:arial;">Prenotazione Obbligatoria al 0932 - 456157.</span><br /><br /><span style="font-family:arial;"><span style="FONT-WEIGHT: bold">Qua puoi scaricare il programma dettagliato della Manifestazione</span> </span><a style="FONT-FAMILY: arial" href="http://rapidshare.com/files/104513882/Guida_eurochoc.rar"><span style="TEXT-DECORATION: underline">Scarica</span></a><br /></p><span style="COLOR: rgb(0,0,0);font-size:85%;" ><p style="MARGIN-RIGHT: 7px; TEXT-ALIGN: justifyfont-family:arial;" ><br /></p></span><p style="MARGIN-RIGHT: 7px; TEXT-ALIGN: justify" face="arial"><span style="COLOR: rgb(0,0,0);font-size:85%;" ><br /></span></p><div style="TEXT-ALIGN: justify"><br /><object style="FONT-FAMILY: arial" height="355" width="425"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/SFMe7egdyWc&hl=en"><param name="wmode" value="transparent"><embed src="http://www.youtube.com/v/SFMe7egdyWc&hl=en" type="application/x-shockwave-flash" wmode="transparent" height="355" width="425"></embed></object><br /><br /><br /><br /><span style="FONT-STYLE: italic;font-family:arial;" >Il festival è organizzato da Eurochocolate con il patrocinio del Comune di Modica, della Regione Siciliana – Assessorato Agricoltura e Foreste, della Provincia di Ragusa, della C.C.I.A.A. di Ragusa, di CNA, Confartigianato, ASCOM, Confesercenti, Coldiretti e Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica.<br /><br /></span><span style="FONT-STYLE: italic;font-family:arial;" >Per maggiori informazioni:</span><br /><span style="FONT-STYLE: italic;font-family:arial;" >numero verde: 800.289.999</span><br /><span style="FONT-STYLE: italic;font-family:arial;" >fax: 075.5025889</span><br /><span style="FONT-STYLE: italic;font-family:arial;" >info@eurochocolate.com</span><br /><br /><br /><br /></div><p style="MARGIN-RIGHT: 7px" align="justify"><span style="COLOR: rgb(0,0,0);font-family:Arial;font-size:85%;" ><br /></span></p>Mauro Mhttp://www.blogger.com/profile/08633727643798429082noreply@blogger.com1