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Un isola meravigliosa

Castelli e Borghi parte 1

Il progetto “Circuito Castelli e Borghi Medioevali” mira a creare un prodotto turistico culturale integrato di livello regionale, che valorizzi il territorio siciliano a partire dai Castelli e dai Borghi Medievali. Tende a realizzare un modello di interpretazione del medioevo siciliano, in base al quale il territorio della Sicilia viene raccontato ai visitatori grazie a musei, attività di comunicazione e ad itinerari cognitivi integrati che, partendo dai castelli e borghi medievali siciliani, coinvolgeranno altri beni culturali e naturalistici, completandosi allo stesso tempo con percorsi enogastronomici.


Forte Gonzaga (Messina)

Nella citta' di Messina.Sorge ad un'altezza di 160 metri sul livello del mare sul Colle del Tirone ad ovest della città e rappresentava un baluardo contro la minaccia, su quel versante, di attacchi ed invasioni che potevano colpire Messina alle spalle dalla costa tirrenica attraverso i Peloritani.Venne fatto costruire dal Viceré Don Ferrante Gonzaga tra il 1537 e il 1544.Don Ferrante di appena ventotto anni,si era già distinto per valore nelle armi e per ingegno politico,temendo una invasione turca, si preoccupò subito di fortificare l'isola con castelli adatti alla difesa.Sua prima cura fu Messina che considerava «la chiave del sistema di difesa del regno» facendovi costruire l'attuale castello (che da lui prese il nome).Poderosa e rude fortezza, con largo fossato attorno ,si presenta a pianta stellare irregolare con sei bastioni, di cui quattro ad angolo acuto che seguono la conformazione accidentata del suolo.


Castello di Federico II (Montalbano Elicona)

Da Messina ,autostrada A20 uscita falcone e dopo seguire la segnaletica.Il castello è costituito da un fortilizio normanno-svevo.Sotto il dominio normanno la rocca di Montalbano si arricchisce di torri e diventa possedimento demaniale, sotto il diretto controllo della corona, rimanendo tale anche sotto gli svevi.Il tessuto urbano medioevale irregolare e tortuoso, che si snoda su e giù per i vicoli adattandosi alla conformazione del promontorio roccioso.Il luogo di culto più prossimo al castello è la chiesa di Santa Caterina, la cui facciata mostra un bel portale in stile romanico.A Montalbano spiccano i magnifici portali barocchi di casa Messina-Ballarino, e di casa Mastropaolo, opera settecentesca di un mastro scalpellino locale. Interessante anche la fontana del Gattuso, detta 'u roggiu.


Calascibetta

Dista 94 Km. da Catania prendendo l'A19 uscita Enna e da li seguendo le indicazioni.Il nome Calascibetta deriva dall'arabo Qalat-sciabat che significa "il castello sulla vetta" a sottolineare la particolare posizione geografica del paese.suggestiva città medioevale arrampicata sui monti Erei,si può vedere la rocca e i ruderi della torre del conte Ruggero e poco distante,la necropoli di Realmese,del IX secolo A.C.Poco fuori la cittadina c´è da vedere anche la cappella gentilizia della villa Masseria dei baroni di Càcchiamo.


Sperlinga

Da Catania uscita Mulinello, Leonforte Nicosia: svoltare a sinistra per Sperlinga 4 km prima di Nicosia.Tra i Nebrodi e le Madonie, quasi al centro della Sicilia, sorge un castello in parte scavato in una gigantesca mole d'arenaria dai Siculi a partire dal XII secolo a.C., e in parte costruito sulla stessa roccia intorno all'anno 1000.Il sito su cui sorge Sperlinga,è caratterizzato da numerose grotte artificiali scavate nell'arenaria.Al suo interno nel 1282, all'epoca dei Vespri Siciliani, si asserragliò una guarnigione francese resistendo all'assedio per un anno. L'episodio è ricordato da una scritta postuma sull'arco nell'androne: QUOD SICULIS PLACUIT SOLA SPERLINGA NEGAVIT.


Castelmola

Da Messina uscita autostradale Taormina e dopo seguire le indicazioni.Deriva dal castello normanno che sovrasta il centro abitato e dalla forma della rocca su cui si trova, vagamente somigliante ad una macina del mulino.Del castello-fortezza del 396 A.C. oggi restano solo le poderose mura normanne. Una lapide marmorea sistemata sulla facciata del duomo con incisioni greco-bizantine del X sec. ricorda: "Questo castello fu costruito sotto Costantino, patrizio e stratega di Sicilia". Ultimo stratega di Taormina, che nel IX sec. predispose le difese contro gli Arabi. Sulla sommità dell'arco della porta d'ingresso del castello, sta invece scritto: "Castello fedele a Sua Maestà - Anno 1578".La piazza, del paese realizzata a mosaico in pietra bianca lavica, restituisce l'atmosfera siciliana nei marciapiedi alberati in cui sono collocati i sedili in pietra.Sulla medesima piazza si affaccia anche lo storico Caffè S. Giorgio, fondato nel '700 dai monaci e adibito a taverna.
Da vedere Il Bar Turrisi che espone con nonchalance i suoi falli in legno, coccio o ceramica.Le cisterne per l'acqua del 367 a.C. e l'antica Porta Saraceni sul lungo percorso pedonale.


Novara di Sicilia

Da Messina uscita autostradale Furnari e dopo statale SS 185.Sorge sulla pendice della montagna da cui si scorge l’antica Tindari, in un incantevole scenario naturale a valle di un imponente sperone di roccia. Le piccole case ,i vicoli e viuzze talvolta sormontati da archi,i decori delle facciate, la sontuosità delle chiese danno fascino a un assetto urbanistico d’impronta medievale.Le strade, per lo più pavimentate in acciottolato stretto tra due file longitudinali di pietra arenaria locale, contribuiscono a valorizzare l’architettura del centro storico.Da vedere L’antico Castello Saraceno, di cui oggi restano i ruderi, era situato su una rupe a strapiombo che conserva immutata la propria bellezza.La via Dante Alighieri collega l’area del Castello al sottostante Duomo (secolo XVI), raggiungibile anche percorrendo la via lastricata che inizia dalla piazza principale. La Chiesa di San Francesco del secolo XIII, la più antica e piccola del borgo.Nella parte alta del paese sorge la Chiesa di Sant’Ugo Abate del secolo XVII, in corso di restauro.
Da non dimenticare la Sagra del Maiorchino del 1600.Si svolge ogni anno nella settimana di Carnevale,il singolare torneo consiste nel far rotolare una forma di formaggio maiorchino stagionato lungo un percorso che si snoda per oltre due chilometri lungo le viuzze del paese.



Castello dell'Ammiraglio Nelson (Bronte)

In auto,da Catania prendere la statale 121 per Paternò-Adrano-Bronte e, superata quest’ultima, proseguire ancora circa 12 km a nord, direzione Maniace.In origine un’abbazia fortificata voluta dai Normanni, poi dimora nobiliare di un illustre casato inglese, vanta almeno nove secoli di storia.Non si tratta di un castello in senso stretto, anche se così viene tradizionalmente chiamato dai brontesi, ma di un complesso formato da tre edifici principali: Un’abbazia benedettina (XII sec.), che costituisce la struttura originaria ,La chiesa di S. Maria (XII Sec.)e la dimora nobiliare dei duchi Nelson-Bridport, ricavata da un ristrutturazione della vecchia abbazia e oggi trasformata nel Museo Nelson.
L’Ammiraglio Nelson, forse il più popolare eroe nazionale britannico,ebbe un legame particolare con la Sicilia. Infatti quando nel 1799 Ferdinando I di Borbone, re delle due Sicilie, lo volle ricompensare per aver stroncato sul nascere la Repubblica napoletana, la scelta dovette cadere su uno dei territori di regio patronato, cioè di proprietà diretta del re. Tra questi c’erano i possedimenti dell’abbazia di Santa Maria di Maniace, un'ampia distesa a nord di Bronte, che furono trasformati in ducea e consegnati a Nelson.


Castello dei Ventimiclia (Castelbuono)

Adagiata in una valle alle pendici del Colle Milocca,si raggiunge in auto da Messina,autostrada A20 Me-Pa S.S. 113 direzione PA fino al bivio per Castelbuono.La cittadina prende il nome dal suo famoso castello,fondato dai Ventimiglia nel 1269.Signori della Contea di Geraci, i quali, agli inizi del 1300, decidono di costruire un castello sul poggio dominante l’antico casale di “Ypsigro”.La costruzione fa crescere questa piccola comunità tanto che nel 1454, quando Giovanni I vi si trasferisce con la sua “corte”, Castelbuono è il centro più vivace nel vasto patrimonio dei Ventimiglia. Giovanni porta con se il segno più rilevante del valore della famiglia: la sacra Reliquia del teschio di S. Anna, donata a Guglielmo dal Duca di Lorena.


Castello di Salemi (Salemi)

Comune siciliano, in provincia di Trapani,dista 35 km da quest'ultima.Deve il suo nome agli arabi che la chiamarono Salem (pace, salute). Il centro si andò espandendo in età normanna, in tale periodo venne eretto il noto Castello.Le sue origini sono attribuite a Ruggiero il normanno che lo avrebbe fatto edificare in quel luogo al fine di potere dominare le strade di transito.Collegato con quello di Alcamo e Calatafimi, rimase fortemente armato fino al XV secolo a protezione di quella zona.Un momento importante nella storia di questa città fu il 14 maggio 1860, quando Garibaldi recandosi da Marsala a Trapani, dovette sostare al castello e qui issò il tricolore assumendo la dittatura in nome del rè Vittorio Emanuele II.Oggi il castello,di proprietà comunale è attualmente sede di una pregevole biblioteca civica.


Castello di Montechiaro (Palma di Montechiaro)

Da Agrigento,percorrete la S.S. 115 con direzione di marcia verso Siracusa.Il nome del Centro deriva dal colle prospiciente il paese dove, nel 1353, i Chiaramonte innalzarono il Castello di Montechiaro, in posizione strategica sul mare.Alto in superba solitudine, sopra un colle roccioso nella brughiera, è uno dei tanti bei castelli chiaramontani ma il solo di essi edificato sul mare che si infrange sulla scogliera sottostante,fu di grande importanza nella storia della lotta contro i pirati.Palma di Montechiaro è conosciuta anche come la città del Gattopardo poiche e' stata fondata nel 1637 da Carlo Caro e Tomasi di Lampedusa,uno dei discendenti è l'autore Giuseppe Tomasi di Lampedusa autore del famoso Gattopardo.


Castello di Federico (Enna)

Dalla cima di una bassa collina domina la città di Enna.Vi si giunge per un bel viale attraverso il parco che circonda il nudo piazzale, dove sarebbe già stato un precedente castello abbattuto da El Abbas, nell'anno 850 circa.Chiamato per antica tradizione Torre di Federico, fu per lunghi anni attribuito a Federico II d'Aragona, mentre deve ritenersi edificato da Federico II di Svevia.Questa grande torre ottagona,Cinta,in origine, di alte mura delle quali rimangono alcune guardiole,nel medioevo fu considerato come dimora regale il cui soggiorno era specialmente preferito durante l'estate.La lunga storia di questo bellissimo edificio,oggi di proprietà demaniale rimane tuttavia quasi interamente sconosciuta.

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