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Un isola meravigliosa

Prodotti Agroalimentari

La Sicilia oggi produce una serie di prodotti tipici ritenuti tra i migliori al mondo,da sempre sintesi di storia,cultura e tradizione.Tra i numerosi prodotti,sono da annoverare le tipicità di formaggi,vini Doc, oli Dop e, ancora, le varietà di agrumi, le bevande analcoliche, i liquori,i condimenti,la pasticceria,il pesce,la gastronomia,le diverse tipologie di miele ed altri prodotti naturali o trasformati.In questa nuova sezione,vi descrivero alcuni dei prodotti tipicamente Siciliani,conosciuti in tutto il mondo,Se volete approfondire di piu l'argomento vi consiglio di fare un salto nella sezione Cucina Siciliana.


Arance di Sicilia

Gli agrumi sono diffusi in tutto il bacino del Mediterraneo sin dai tempi più antichi,rientrano a pieno titolo nell'elencazione dei prodotti tipici dell'agricoltura isolana.La presenza degli agrumi nell'isola è radicata non solo nell'ambiente stesso,aspetto che dona all'occhio una suggestiva presenza dei caratteristici giardini sempre verdi,ma anche nel loro largo utilizzo in cucina,a partire dai dolci come le bucce d'arance condite che scandiscono le feste religiose più importanti dell'anno ad un piatto tipico della cucina povera,l'insalata d'arance da condire con olio,cipollina ed i finocchi,alle ricette piu'elaborate,a partire dalla gelatina di mandarini e la crema di limoni, nonché come condimento per alcune pietanze di pesce e carne.La frutta prodotta e'nelle varietà Tarocco, Moro e Sanguinello.


Ficodindia dell'Etna

Il ficodindia venne introdotto in Sicilia alla fine del sedicesimo secolo dagli Spagnoli,assieme ad altre importanti piante come il pomodoro dal Perù e il tabacco dal Messico. Quello più comunemente usato era il ficodindia proveniente dall’America Tropicale, una pianta capace di sopportare lunghi periodi di siccità e di propagarsi facilmente nelle fenditure della roccia. Proprio per questa sua caratteristica il fico d’india venne fin da subito piantato per frantumare la lava nei fertili pendii del monte Etna.I frutti vengono prodotti in cima alle foglie e a maturazione avvenuta,grazie alle varie colorazioni,ci mostrano uno spettacolo unico.Va consumato fresco ma è utilizzato anche per la preparazione di dolci come la "Mustazzola di ficudinnia","la Conserva di ficudinnia","il Gelo di ficudinnia".


Cappero di Pantelleria

Il cappero è conosciuto sin dai tempi dei Greci e dei Latini non solo per il suo impiego gastronomico, ma anche per le sue proprietà benefiche per l’organismo o addirittura per le virtù afrodisiache, come è riferito persino nella Bibbia.Si produce nel Isola di Pantelleria,ambiente ideale per la coltivazione del cappero,poiche il terreno,dell'isola e' di origine vulcanina ed estremamente arido.Costituisce una fonte di reddito di notevole importanza per l’isola.Il frutto e'usato in moltissime pietanze della cucina Siciliana.


Pistacchi di Bronte

Questa varietà ,presidio Slowfood e DOP,cresce sui terreni accidentati del comune di Bronte(Ct).Il pistacchio presenta un colore verde smeraldo e un profumo intenso, resinoso. Gli alberi non si concimano,non si irrigano,si trattano pochissimo e si potano un paio di volte per eliminare i rami secchi e togliere le gemme.Il pistacchio si raccoglie tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, ogni due anni.Conservato, mantiene il suo sapore anche per un lungo periodo.Oltre a gustarli appena sgusciati,i pistacchi sono perfetti per preparare dolci,creme e salse.


Mandorle di Sicilia

La Sicilia sud-orientale è da sempre terra d'elezione per la coltura del mandorlo, concentrata in special modo nella fascia costiera che va dal mare alla collina. Dalle assolate campagne siciliane provengono infatti le mandorle più rinomate dell'intero bacino del Mediterraneo.le più richieste prosperano nel siracusano, precisamente nei territori di Avola e Noto.Le mandorle sono frutti profumati e ricchi di oli essenziali, sono particolarmente adatte alla conservazione perchè hanno un guscio spesso e durissimo che trattiene le sostanze grasse e mantiene inalterato il patrimonio aromatico per almeno un anno.La mandorla è protagonista indiscussa di straordinari dolci come la granita,i torroni,i "geli",e soprattutto la famosa pasta martorana,che è l'elemento base della pasticceria siciliana e della famosa cassata.


Manna delle Madonie

Per secoli il termine “manna” fu d’uso esclusivo degli Ebrei, derivato dall’espressione “man hu”,che in antico ebraico traduceva la domanda “cos’è?”, riferita al cibo fornito dal cielo al popolo dell’Esodo.La manna naturale del frassino,si produce ormai soltanto in due paesi delle Madonie.
Viene prodotta incidendo anche la corteccia dell’ornello e del verdello.Questa resina,dalla quale è possibile ottenere una sostanza zuccherina particolare, detta anche “miele di rugiada”,viene utilizzata soprattutto in erboristeria per le sue proprietà lassative e rinfrescanti,o come dolcificante tollerato anche dai diabetici.


Formaggio Maiorchino

Prodotto nei paesi della provincia di Messina,il Maiorchino è un formaggio che rischia di scomparire.
Di forma cilindrica,ha origini molto antiche ,pare risalga al ‘600.E’ uno dei più grandi pecorini d’Italia, sia per la struttura che per la qualità ed è notevole anche la sua attitudine alle stagionature prolungate. Si produce da febbraio fino alla seconda decade di giugno in piccolissime quantità. La tecnica di realizzazione molto complessa e la lunga stagionatura rendono i costi di produzione alti rispetto al mercato.Il Maiorchino dei Nebrodi ha ricevuto il Presidio Slowfood.


Il caciocavallo Ragusano DOP

Chiamato in dialetto anche "scaluni" o "pruvuluni" è prodotto nella provincia di Ragusa e nei comuni siracusani di Noto, Palazzolo, Acreide e Rosolini.È uno dei prodotti siciliani di più antica tradizione,oggetto fin dal 1300 di un intenso e fiorente commercio.Il caciocavallo Ragusano ha acquisito la certificazione DOP nel 1996.E'un formaggio a pasta filata dura,prodotto con latte vaccino crudo.Ha una tipica forma rettangolare,pesa normalmente più di 10 chili.


Olio Valdemone

Si tratta di un olio DOP,prodotto e coltivato nei comuni della provincia di Messina. Fino dal 1812, L’olio Valdemone è ottenuto da oli di tre coltivazioni principali:Ogliarola Messinese,Santagatese e Minuta.L’olio si presenta limpido o leggermente velato,dal colore verde con sfumature dorate.Il profumo ricorda le olive appena raccolte accompagnato da sentori di erbe,foglie e fiori di piante spontanee presenti nel territorio.Il gusto delle olive fresche di raccolta è contornato da un contrasto amaro e le sensazioni retro-olfattive sanno di mandorla,frutta fresca,pomodoro e cardo.


Pomodoro di Pachino

Prende il nome dall’omonima cittadina in provincia di Siracusa,nel cui comprensorio la coltivazione di questo prodotto orticolo ha trovato le sue ideali condizioni climatiche grazie all’elevata esposizioni solare,alla salinità delle acque di irrigazione,e alla vicinanza del mare.Questo insieme di fattori è responsabile delle peculiari qualità organolettiche che contraddistinguono il Pomodoro di Pachino quali il sapore dolce,la consistenza della polpa,la lucentezza del frutto e la lunga durata post-raccolta.Uno dei luoghi comuni identifica il vero pomodoro di Pachino con la varietà "cilegino".Caratteristico per l'aspetto"a ciliegia"su un grappolo a spina di pesce con frutti tondi,piccoli,dal colore eccellente.


Bottarga di tonno

La bottarga di tonno deriva da una lunga lavorazione dell'uovo di tonno,con sale.Ha un colore che va dal rosa chiaro al rosa scuro.La consistenza è compatta ed il colore uniforme.Si consuma a fettine con un filo di olio o grattugiato sulla pasta,sviluppando il caratteristico aroma.L'unico conservante è il sale.I territori interessati alla produzione sono i Comuni di Trapani e Favignana.Il periodo di produzione è quello successivo alla "mattanza",che di solito si effettua a maggio.


La Sicilia contende alla Puglia il primato di regione italiana maggior produttrice di vino.Nella parte nord orientale dell'isola ci sono vigneti lungo le pendici dell'Etna.I vini che nascono su questi pendici fertili del vulcano appartengono alla più antica Doc siciliana,riconosciuta nel lontano 1968,vengono prodotti in quattro tipologie differenti,tra cui un interessante Bianco Superiore.Le zone viticole si espandono anche sui monti Peloritani che sovrastano Messina e nelle isole Lipari,merita di essere citato il Malvasia di Lipari;a sudovest,nelle pianure tra Siracusa e Ragusa,sui monti iblei,possiamo citare l'Albanello di Siracusa,l'Eloro bianco o rosso e il famoso Nero d'Avola.Nella parte centrale e meridionale dell'isola si produce vino sulle colline di Agrigento e, in provincia di Caltanisetta,nelle alte colline di Vallelunga.A est,infine, le ondulate pianure tra Trapani, Marsala e Alcamo sono tutto un fiorire di vigneti.
Gran parte dei vini di qualità siciliani non viene prodotta seguendo un disciplinare Doc e si fregia quindi solo dell'Indicazione geografica tipica Igt "Sicilia",che può essere ottenuta da vini prodotti in tutte le province siciliane.I piu'conosciuti sono:Il Moscato di noto,Moscato di pantelleria,Alcamo,Cerasuolo di Vittoria,Marsala,Eloro,Etna,Faro,Monreale,Malvasia delle Lipari,Sambuca.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ecco quando vedo tutto questo ben di Dio dico: "che fortuna essere nato in Italia". Ma cosa si vuole di piu dalla vita? Bellezze naturali, cultura e prelibatezze a non finire. La Sicilia non finisce mai di stupire!!!