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Un isola meravigliosa

Laghi e Fiumi

C'è una Sicilia che pochi conoscono,lontana dalle spiagge assolate e dai centri affollati del turismo E' una Sicilia nascosta,fatta di sentieri,boschi,laghi,scrigni preziosi di biodiversità.In questa nuova guida vi parlero'dei fiumi e dei laghi piu importanti della Sicilia.


Il lago di Pergusa

Uno dei pochi laghi naturali presenti in Sicilia,si trova a pochi chilometri da Enna.Non avendo né immissari né emissari il suo approvvigionamento idrico è dovuto unicamente al contributo atmosferico,pertanto risente dei lunghi periodi di siccità.Le sue acque azzurre e poco profonde (scendono solo fino a poco più di quattro metri) sono salmastre a causa dell’assenza di emissari.Dal 1995 il Lago di Pergusa e l’ambiente circostante costituiscono una Riserva Naturale Speciale,per la tutela,di un ambiente lacustre che ospita una ricchissima varietà di avifauna e rappresenta l’unica zona umida di sosta nel cuore della Sicilia,per gli uccelli migratori.Pergusa rappresenta l’habitat ideale per gli uccelli che compiono lunghe ore di volo ininterrotto sul mare da e verso l’Africa.Periodicamente il lago,per una sinergia tra alcuni degli organismi microscopici che in esso vivono,fa registrare un fenomeno unico al mondo:le sue acque si tingono di rosso,protagoniste di questo fenomeno è un piccolo gambero che, per difendersi dai raggi del sole estivo,si tinge di pigmento rosso e si insedia in foltissime colonie sotto la piante acquatiche.Il pigmento si trasferisce poi all’acqua e i batteri in essa presenti sino a conferire allo specchio del lago un colore rossastro.
Il Lago di Pergusa si riconferma rinomato vertice del turismo naturalistico e motoristico regionale(per il suo famoso circuito),ma è altresì località di villeggiatura prediletta da migliaia di famiglie,con diversi hotel,agriturismi e bed and breakfast.


I laghi di Ganzirri

Distanti circa 9 Km.dal centro di Messina.Il toponimo Ganzirri deriva probabilmente dall’arabo Gadir(stagno, palude),dato che nell’antichità l’intera zona dei laghi era paludosa,e solo con i primi stanziamenti e la creazione di nuclei abitativi stabili si determinò una progressiva bonifica del territorio.Le acque del lago sono in comunicazione con il mare adiacente per mezzo di canali,alcuni fatti costruire dagli Inglesi intorno al 1830.Il lago di Faro(Lago Piccolo)è più ridotto ed è situato più a nord rispetto a quello di Ganzirri o Lago Grande;esso si trova cioè più vicino al Capo Peloro;quest’ultimo sarebbe stato in origine fortificato dagli Zanclei, antichi abitatori di Messina,e dotato di un faro a fiaccole,che serviva da guida notturna per i naviganti.Il lago comunica con il Mar Tirreno attraverso il “Canale degli Inglesi” e con lo stretto di Messina.Anche qui non mancano le leggende,infatti il Lago grande di Faro a causa della sua profondità ha dato vita alla leggenda della città di Risa, una antica cittadina inabissatasi proprio in queste acque improvvisamente e con tutti i suoi abitanti, e di cui, secondo la Leggenda,in particolari condizioni si possono ancora vedere le antiche mura e a mezzanotte sentire il rintocco delle campane.Proprio per verificare queste teorie e spinti da curiosità si fecero alcune immersioni e si recuperarono anfore bizantine,pare si ritrovarono anche i resti di una antica imbarcazione.


Biviere di Cesarò

All’interno del Parco dei Nebrodi,tra una fitta vegetazione nei pressi del comune di Cesarò (ME), è ubicato il lago Biviere.Il lago ricade una zona montuosa e ha un’estensione di 18 ettari.L’altitudine 1278 m.s.l.m del lago,consente una rigogliosa vegetazione.L’escursione termica, l’umidità, la quota, l’alternarsi delle stagioni creano condizioni particolari per la flora e la fauna presente.All'interesse naturalistico, il Biviere unisce indubbi pregi panoramici, circondato com'è da impenetrabili popolamenti di piante idrofile, dominato da maestosi faggi ed aperto a nord verso grandiosi paesaggi.


Lago Gurrida

Situato a sud del paese di Randazzo (Ct),il lago Gurrida si è formato in seguito ad una colata lavica del 1536 che ha sbarrato il deflusso del torrente Flascio verso la valle.Sorge a 835 m sul livello del mare su una depressione argillosa.Ha una vasta superficie con un circuito molto irregolare di circa 6 Km e con un’area d’impluvio di circa 52 Kmq.Il lago raggiunge in media i 3 o 4 m di profondità,per cui il suo stato idrografico dipende essenzialmente dal rapporto tra la quantità d’acqua recata dal Flascio e dagli altri torrentelli laterali.


Biviere di Gela

A poca distanza da Gela (Cl), esattamente ad 8 chilometri procedendo in direzione sud-est verso Scoglitti,una delle più importanti zone umide della Sicilia,nonché il più grande lago costiero ed uno dei pochi rimasto naturale.Area di sosta di numerose specie in migrazione dall’Africa al nord Europa e viceversa, dal 1997 è stata istituita Riserva Naturale Orientata affidata alla Lipu.In quest’area umida è possibile osservare uccelli rari come la Spatola, il Pignattaio e la Morella Tabaccata.E’ indubbio che il Biviere di Gela, così come la maggior parte delle aree umide, sia una zona importantissima soprattutto dal punto di vista biologico.Infatti, proprio in quest’area, è presente uno degli ecosistemi più ricco di vita, grazie all’unione di acqua e terra che, insieme, generano ambienti unici ed irripetibili.


Biviere di Lentini

Il lago,si trova tra la piana di Catania e le falde settentrionali dei monti Iblei,poco distante dal mar Jonio.Realizzato,probabilmente, tra il XII ed il XIII secolo, viene citato nei diari di importanti viaggiatori del tempo.Bonificato nel 1923 perché portatore di malattie,fu nuovamente riportato in vita,più piccolo e più profondo,intorno agli anni ’70 per far fronte all’emergenza idrica del territorio.Oggi il lago Biviere di Lentini è,come allora, l’habitat ideale per una moltitudine di piante,uccelli e pesci,tanto da essere una preziosa oasi naturalistica,gestita dalla Lipu,che ha censito 150 specie di uccelli e numerose specie di pesci.


Gorgo Montallegro

Situato nella Sicilia meridionale,Partendo da Agrigento è necessario procedere in direzione di Sciacca fino al paese di Montallegro.Proseguendo sulla strada statale, dopo circa due chilometri, si incontra il Laghetto Gorgo.Poco conosciuto rispetto ad altri bacini,il laghetto è un paradiso di ornitologia,un museo vivente all'aperto,per gli studiosi e per chiunque abbia voglia di osservare la natura incontaminata.Nato come bacino artificiale,infatti,ha rapidamente assunto il ruolo e la configurazione di un luogo di transito ideale per gli uccelli migratori fra l'Africa e l'Europa.
Il Laghetto Gorgo di Montallegro è di proprietà dell'Esa (Ente Sviluppo Agricolo)ed è stato affidato in gestione alla Lipu che ne ha fatto un’oasi,una delle prime aree protette attrezzata per la fruizione e la visita guidata.L'oasi del lago,si estende per una superficie totale di 500.000 mtq.

Lago Pisciotto

Piccolo invaso nel territorio di Tortorici (Me),è conosciuto anche come lago Badessa,ai piedi del monte del Moro o Pojummoru.L’invaso è situato in un luogo incantevole dai colori e dai suoni che si alternano al mutare delle stagioni. In estate e in primavera si possono ascoltare le melodie degli uccelli che risuonano tra le sponde,che in inverno ed autunno lasciano spazio alla quiete del lago.Si passa dai colori caldi delle stagioni assolate,al manto bianco del ghiaccio che per alcuni mesi d’inverno crea una patina sul lago.Nonostante le piccole dimensioni,il lago è straordinario scenario di biodiversità animale e vegetale.


Lago Urio

Posto a quota 1.030 metri sul livello del mare,all’interno del Parco dei Nebrodi.Si tratta di un laghetto che ricade nel territorio di Mistretta (Me),alle pendici del Monte Castelli.Si trova in una posizione strategica,in quanto collocato all’inizio della dorsale dei monti Nebrodi.Di recente è stato avviato un progetto di riqualificazione del sito che ne ha consentito una valorizzazione con interventi strutturali, finalizzati ad una migliore fruizione del luogo e al ripristino della stabilità ecologica e biologica.


Lago Cartolari

Piccolo invaso artificiale il Lago Cartolari è compreso nel territorio del Comune di Tortorici(Me),nella contrada omonima,ai piedi del Piano di Palma,non distante dal Lago Trearie.Ospita fauna acquatica sia stanziale che di passo, come la Gallinella d'acqua,il Germano reale e l'Airone.Il laghetto è circondato da pascoli e da magnifici boschi di Faggio e Querce,luogo ideale per la crescita di funghi.


Lago Tre Arie

Sempre a Tortorici (Me).E’ uno specchio d‘acqua formatosi in seguito ad una frana e,con i suoi 1500 m.s.l.m., è il lago più alto della Sicilia.Ha una superficie che varia,col mutare delle stagioni,da un minimo di 7 ettari ad un massimo di 11,quasi 2 chilometri ed una portata di circa 200 mila metri cubi.L'altitudine gli attribuisce caratteristiche del tutto particolari.D’inverno si copre di ghiaccio ma in tutti gli altri periodi dell’anno pullula di vita.

Parco dell'Alcantara

Il Parco ricade nel territorio di 12 Comuni,ubicati tra le province di Messina e di Catania.Il fiume Alcantara nei pressi del Ponte di Castiglione di Sicilia (CT)nasce da una serie di piccole sorgenti sui monti Nebrodi,nei pressi di Floresta,ad un altitudine circa 1.500 metri e dopo aver attraversato la valle per circa 50 km,le preziose acque si riversano in mare mescolandosi allo Jonio in prossimità delle rovine dell’antica città di Naxos.Il fiume,scorrendo ed erodendo il duro basalto vulcanico,ha creato,in alcuni tratti, pareti verticali conosciute come "gole", portando alla luce il cuore delle colate laviche.Il visitatore potrà ammirare le spettacolari morfologie prismatiche dei basalti colonnari,singolari sculture naturali che richiamano allineate canne d’organo, eleganti ventagli e ordinate cataste di legna.Il fiume Alcantara, nella sua incessante azione erosiva operata per millenni sulle colate laviche,ha creato una serie di laghetti dalla forma rotondeggiante conosciute con il nome di “Gurne” o “Vulli”.Questa particolare tipologia di laghi di natura lavica caratterizza il corso dell'Alcantara in un tratto limitato che si estende prevalentemente nel territorio del Comune di Francavilla di Sicilia (Me).Le Gurne dell’Alcantara sono sedici.La loro larghezza varia tra i 5 ed i 30 metri di diametro mentre la profondità varia tra i 5 e i 10 metri massimi, che si raggiungono solo in prossimità delle cascate.Le dimensioni e le profondità delle “Gurne” variano al variare delle piene del fiume e sono condizionate anche dall’accumularsi di detriti e sedimenti che trasformano la morfologia del corso.

Le più importanti sono:

Vullo Schifazzi.
Si trova nella parte terminale delle Gole di Mojo proprio in prossimità del Comune di Mojo Alcantara (Me).

Imperatore.
Si trova all’inizio del territorio che porta il nome di Santa Maria la Scala vicino al Casello del passo Mala Mugghieri nella parte perimetrale del territorio del Comune di Francavilla

Laghetti Passerella.
I laghetti sono tre:il primo,si trova subito a monte delle cascate.Il secondo è subito sotto la cascata e risulta essere il bacino di raccolta dell’acqua della centrale Enel che qui ha costruito, oltre ad una passatoia artificiale in metallo,uno sbarramento artificiale per l’opera di presa dell’acqua.Il terzo si trova subito dopo questa barriera artificiale.

A Ciappa.
Situato nei pressi del Mulino Ciappa,è famoso perché è stato oggetto delle sperimentazioni per la produzione di energia idroelettrica. Infatti nel 1896 questo mulino fu convertito in centrale idroelettrica permettendo ai comuni di Castiglione di Sicilia (Ct) e Francavilla di Sicilia (Me) di diventare, insieme ad Acireale e Milano, tra i primi comuni in Italia a possedere l’energia elettrica.


Il Fiume Simeto

Il piu' grande della Sicilia per ampiezza del bacino idrografico,interessa i territori di quattro province,Catania, Messina, Enna e Siracusa.E’ formato da due tronchi montani provenienti dai Nebrodi:il torrente Saracena lungo 20 Km e che ha origine a quota 1.700 m.,nella Serra del Re,nei pressi di monte Soro, e il torrente Cutò,che nasce 8 Km più a ovest.I due tronconi si incontrano in una zona a 7 Km in linea d’aria a nord di Bronte formando il Simeto.Molto suggestive sono le gole dell’ ingrottato lavico del simeto ad ovest di Bronte;qui il fiume ha scavato sul basalto lavico di antiche eruzioni pre-etnee,un solco profondo decine di metri,stretto tra vertiginose pareti verticali.Oltre il ponte dei Saraceni il fiume precipita da una cascata alta ventidue metri circa,detta "Puliceddu",prodotta dallo scalzamento progressivo della lava che continua lentamente a crollare.Il Simeto,sbocca nel mar Ionio,12 Km a sud di Catania.Fra tutti i grandi fiumi italiani,il Simeto,è forse l’unico che ancora scorre,per lunghi tratti,allo stato brado.
Alla foce del Simeto,è stata istituita un’Oasi naturalistica che si estende verso sud interessando i laghetti di Guarnazza e Gornalunga.Dal punto di vista ambientale,la riserva naturale orientata "oasi del simeto" e' il relitto di un antico e vasto ecosistema palustre che si estendeva a sud di Catania.Oggi questo territorio, e' caratterizzato dalla nuova foce,ritagliata dopo la grande alluvione del novembre 1951,e' attraversata dal ponte primosole;un po'piu'a nord invece troviamo la vecchia asta fociale,ora isolata ed alimentata dai canali buttaceto e jungetto;ancora piu' a nord le "salatelle",vasti acquitrini salmastri formati da piccoli canaletti d'acqua.





4 commenti:

Anonimo ha detto...

Siamo un gruppo di volontari e di partenza una nuova iniziativa in una comunità. Il tuo blog ci ha fornito preziose informazioni su cui lavorare. Avete fatto un lavoro meraviglioso!

Anonimo ha detto...

Volevo solo fare un commento per dirle che sono felice di aver trovato il vostro blog. Grazie

Anonimo ha detto...

grazie amigo! grande post!

Anonimo ha detto...

Salve Io amo questo progetto in questo blog si sta facendo un buon lavoro molto potente!:)
scusa mio cattivo italiano
ciau