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Un isola meravigliosa

On The Road in Auto - Piazza Armerina

Piazza Armerina

E'un comune di 20.766 abitanti della provincia di Enna, nella Sicilia centrale famoso nel mondo per i mosaici romani della villa del Casale.Le origini della cittadina risalgono al periodo Normanno anche se esistono altre tesi che datano, la fondazione della città al V°selcolo a.C.Ai tempi della guerra del Peloponneso, ma trovano solo testimonianze e archeologiche nella Villa Imperiale del III IV secolo D.C. ai piedi del Monte Mangone in contrada Casale.Piazza Armerina ebbe il suo massimo splendore in epoca medioevale al tempo del Conte Ruggero Normanno,piu' tardi divenne importante centro militare e svolse un suo ruolo importante fra le alterne vicende politico-militarí del periodo svevo, francese e spagnolo. Raggiunse altresì un enorme sviluppo del commercio di grano e l'opulenza delle famiglie nobiliari determinò una florente edilizia che trovò la sua migliore espressione nella costruzione di belle chiese e palazzi patrizi di stile barocco,che restano tutt'ora a testimonianza di una raffinatezza di stile e di arte


In auto

Da Catania: immettersi sull'autostrada CT-PA e percorrerla fino allo svincolo di Mulinello,oppure fino allo svincolo di Enna.Nel primo caso si prosegue per un breve tratto lungo la statale in direzione Valguarnera, dopodichè ci si immette sulla SS a scorrimento veloce che,superata Valguarnera,prosegue fino a congiungersi alla SS 117 bis al bivio di Enna,Piazza Armerina e Valguarnera e da lì si raggiunge Piazza Armerina dopo altri 8 km.Da Catania in totale si percorrono circa 90 km.
Da Palermo: immettersi sull'autostrada A-19 PA-CT e percorrerla fino allo svincolo di Enna, da qui proseguire per la S.S. 117 bis in direzione Gela.Dall'inizio dell'autostrada in totale si percorrono circa 160 km.


Il centro storico

D'impianto medioevale e'caratterizzato da piccole viuzze medievali e da bei palazzi rinascimentali e barocchi.Al centro della piazza principale,possiamo ammirare imponente e coronata da un alta cupola,la facciata del Duomo.L'edificio attuale sorge sui resti di una chiesa quattrocentesca della quale rimane ancora il campanile che completa il fianco destro,con finestre in stile gotico catalano ai due livelli inferiori ed il completamento rinascimentale.L'interno racchiude pregevoli opere d'arte.In fondo alla navata,all'altare,la Madonna delle Vittorie,è l'immagine bizantina tradizionalmente identificata con il vessillo donato dal papa a Ruggero I in occasione del concilio di Melfi.Nella cappellina a sinistra del presbiterio,si trova una bella croce lignea dipinta del 1455 con,sul retro,la Resurrezione.Lungo la navata centrale spiccano i due organi lignei dorati con, al centro delle cantorie,un medaglione con la Trinacria e il Conte Ruggero a cavallo.
Alle spalle del Duomo,lungo via Cavour,si trova il secentesco complesso francescano,oggi ospedale la cui chiesa,in pietra arenaria e mattoni,possiede un campanile coronato da una guglia conica maiolicata. Continuando si giunge prima allo slargo S. Rosalia,poi in piazza Garibaldi,coronata dalla Chiesa di Fundrò del 1613,dedicata a S. Rocco,e dal settecentesco Palazzo di Città.Salendo per via Vittorio Emanuele,in corrispondenza di uno slargo,si possono ammirare due bei prospetti contrapposti della Chiesa di S. Ignazio di Loyola,la cui facciata è preceduta da un'elegante scalinata a tenaglia,e della Chiesa di S.Anna,dalla facciata fortemente convessa.In alto si staglia la mole squadrata del castello aragonese del 1392.Da qui è possibile ritornare in piazza Duomo e scendere lungo via Monte alla cui fine si trova la Chiesa di S.Martino di Tours,le cui fondamenta risalgono al 1163.


La Villa Romana

Non lontano da Piazza Armerina,in contrada Casale,lungo la S161 che porta a Barrafranca/Pietraperzia,si raggiunge il complesso monumentale noto come Villa Romana del Casale.Si tratta di una lussuosa dimora,edificata tra il III ed il IV sec.d.C.,giunta fino a noi, praticamente intatta e recentemente riconosciuta dall'UNESCO come patrimonio dell'Umanità.La Villa presenta magnifiche decorazioni musive in tutti i pavimenti dei quaranta ambienti di cui si compone;si pensa appartenuta ad una personalità altolocata della gerarchia dell'Impero Romano un Console,mentre altri sostengono che la villa sia appartenuta all'Imperatore M. Valerio Massimiano, detto Herculeos Victor.Abitata anche in eta' araba,la villa fu parzialmente distrutta dai normanni,in seguito, una valanga di fango, provenienti dal monte Mangone,che la sovrasta.Le prime campagne di scavo a livello scientifico,furono eseguite nell'anno 1881. Gli scavi furono ripresi nel 1935 fino al 1939,ed infine,negli anni 50,fu portato completamente alla luce l'intero complesso,grazie all'opera dell'archeologo Vinicio Gentili.

L'interno della costruzione si visita attraverso un percorso obbligato,segnato da numerose passerelle aeree; superato il cortile d'ingresso si accede ad un atrio a pianta poligonale, con una fontana centrale e da qui ci si immette nel grande salone detto "del Circo" per le scene di gare proprie del Circo Massimo di Roma.Le scene rappresentate in quasi tutti gli ambienti della Villa del Casale riproducono la caccia grossa con gli animali dei safari africani,le donne al bagno e le ragazze in bikini conosciute in tutto il mondo.
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Il palio dei normanni

Il Palio,Che quest'anno si svolge dal 12 al 14 di Agosto,è tra le più antiche manifestazioni medioevali in costume del meridione d’Italia, con questo nome e in questa veste dal 1952, poiché nei secoli precedenti era “La Cavalcata”, nasce appunto per rendere omaggio alla Madonna protettrice della città medioevale.
Una festa religiosa,che trae spunto dalla guerra santa di liberazione che i Normanni combatterono contro gli infedeli arabi che occupavano la Sicilia da circa 150 anni.

Morgantina

Dista circa 6 Km da Piazza Armerina imboccando la S.S. 288 direzione Aidone.Antica città greca risalente al XI secolo a.C.,si estende su una piccola pianura delimitata da dolci colline.Al centro del pianoro si trova l'Agorà disposta su due livelli,quello inferiore riservato ai riti sacri,quello superiore per fini commerciali e pubblici,collegati da una grande scalinata.Quest'ultima è molto particolare perchè consta di tre lati che formano così in basso uno spazio probabilmente usato per le riunioni cittadine,o per momenti di culto vista la vicinanza con il Santuario delle Divinità Ctonie,Demetra e Kore.Contemporaneo alla scalinata è senza dubbio il Teatro Greco.La sua cavea semicircolare consta di 15 gradini ed è suddivisa in sei settori;è probabile che le scalinate in pietra continuavano con delle strutture in legno per aumentare la capienza del teatro.
La città fu riportata alla luce nel 1955 dalla missione archeologica dell'Università di Princeton (Stati Uniti).Gli scavi sinora compiuti consentono di seguire lo sviluppo dell'insediamento per un periodo di circa un millennio,dalla preistoria all'epoca romana.L'area più facilmente visitabile,recintata dalla Soprintendenza, conserva resti dalla metà del V alla fine del I secolo a.C.,il periodo di massimo splendore della città.Da questo sito provengono importantissimi reperti archeologici come la Venere di Morgantina,attualmente custodita presso la collezione Getty a Malibu,e il Tesoro di Morgantina.


Aidone

Soprannominata per la sua posizione geografica il “balcone della Sicilia”,in quanto dal suo punto più panoramico è possibile ammirare l’Etna,i Nebrodi,la Piana di Catania,il Mar Jonio e Siracusa.
L’etimologia del termine Aidone è Ay-ndun che nel linguaggio arabo significa “superiore fonte di acque”.La città fu fondata dai Normanni,che arrivarono in Sicilia guidati dal Conte Ruggero d’Altavilla per combattere gli arabi.I primi abitanti furono dunque i “lombardi”,famiglie dell’esercito di Ruggero provenienti in gran parte dalla regione del Monferrato.Di recente istituzione è il Museo archeologico regionale,che ha la sua sede nei locali dell’ex convento dei Cappuccini e della seicentesca chiesa di S. Francesco.L’ottimo allestimento del museo consente,attraverso la lettura delle fasi storiche precedenti l’insediamento ellenistico di Morgantina, di formare un quadro esauriente della situazione del territorio dalla preistoria al periodo greco.La sala denominata di Cittadella accoglie i materiali provenienti dallo scavo,effettuato nell’omonima contrada.Se vi capitasse di andarci il 1 Maggio, potrete assistere al pellegrinaggio al santo "nero" San Filippo Apostolo nella chiesa di Santa Maria la Cava, quando migliaia di persone raggiungono Aidone a piedi, spesso scalzi.



2 commenti:

Nino ha detto...

Bel posto questo complimenti! Saluti.....

Anonimo ha detto...

imparato molto