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Un isola meravigliosa

Castelli e Borghi parte 2

Castello Reale (Palermo)

Nella citta' di Palermo.Edificato dagli Emiri e chiamato in arabo EI-Kassar o Alcasar, fu dimora fastosa dei saraceni e dopo di loro del gran conte normanno.Successivamente venne trasformato in sontuosa reggia da re Ruggiero, primo monarca di Sicilia.Venne abitato nei secoli dagli svevi, dai viceré spagnoli, dai Borboni e con l'annessione della Sicilia al regno d'Italia rimase praticamente inutilizzato, servendo soltanto ai Savoia nelle rare visite da essi fatte a Palermo.
Con la caduta della monarchia questa reggia ,divenne degna sede del rinato Parlamento Siciliano.
L'attuale struttura è il frutto delle modifiche stilistiche e delle aggiunte eseguite durante il XVI e il XVII secolo da vicerè spagnoli.Le quattro torri che formavano in origine gli appartamenti reali,furono ribassate per motivi di sicurezza durante il 1500.In particolare,la torre Gioiaria che ospitava gli appartamenti di Re Ruggero,è costituita al primo piano da un vano centrale coperto da volte a crociera;al secondo piano si trova un cortile da cui si accede alla "Sala di Re Ruggero".Al piano inferiore della Pisana,invece,è la "Stanza del Tesoro",mentre al secondo piano si apre l'ampia "Sala Nobile",anch'essa con una volta a crociera.
Tra i molti saloni, arricchiti nel corso degli anni,di particolare interesse quello chiamato dei viceré per i grandi ritratti di essi,che ne ornano le pareti,la sala dei Venti,un tempo cappella edificata da Roberto Guiscardo,e infine il grande salone del Parlamento,detto Sala d'Ercole per gli affreschi di Giuseppe Velasquez raffiguranti le fatiche del mitico eroe.All'esterno il prospetto orientale è corredato da due splendidi portali barocchi,quello centrale,affiancato da colonne, è sormontato da un timpano semi-circolare con al centro scolpita l'Aquila Viceregia con gli stemmi;il portale laterale è coronato da una cornice mistilinea,decorata ad intaglio.Sul lato occidentale del cortile Maqueda,è visibile un'ampio scalone con rampe in marmo rosso;nel primo pianerottolo è esposta una magnifica carrozza rivestita d'oro,appartenuta ad un casato di principi palermitani.Una loggia dà accesso alla cappella e nella sagrestia, dove sono custoditi il Tesoro ed il Tabulario,comprendente circa duemila pergamene in lingua greca,araba e latina che vanno dall'XI al XVIII secolo.Bellissimi due grandi cortili con larghi portici e sovrastanti suggestivi loggiati voluti dal duca di Maqueda l'uno e da Antonio Colonna l'altro.


Castello la Zisa (Palermo)

Nella citta' di Palermo.Meravigliosa dimora iniziata da Guglielmo I e ultimata dal figlio,fu la splendida residenza reale chiamata,in arabo,Aziz (splendido) da cui il nome attuale.Dopo aver subito, nel corso degli anni, molti restauri e successive rovine,il castello,pervenuto al marchese di S. Giovanni,venne infine diviso in appartamenti ed affittato.
Alto,sul fronte, un grande stemma con due leoni rampanti ne domina il prospetto. Il sontuoso ingresso a tre arcate di cui quella centrale sostenuta da quattro colonne con capitelli.Nell'arco interno un iscrizione araba,ne testimoniava l'originario incanto:(tradotta)«QUANTUNQUE VOLTE VORRAI, TU VEDRAI IL PIÙ BEL POSSESSO DEL PIÙ SPLENDIDO TRA I REAMI DEL MONDO, DEI MARI E LA MONTAGNA CHE LI DOMINA LE CUI CIME SONO TINTE DI NARCISO E VEDRAI IL GRAN RE DEL SECOLO IN BEL SOGGIORNO CHE A LUI CONVIENE LA MAGNIFICENZA E LA LETIZIA. QUESTO È IL MOSTA'IZZ E QUESTO PALAGIO L'AZIZ».Sotto l'arco interno, anch'esso su quattro colonne, si trova il famoso piccolo affresco che può sembrare composto di figurine mitologiche, mentre l'antica leggenda vuole si tratti di strani diavoletti che tengono incantato uh misterioso tesoro, nascosto dai pagani nel castello perché non fosse trovato dai cristiani.Incastrato tra successive costruzioni esiste ancora un pezzo dell'antico muro di cinta con bellissimo portale.
Un immenso parco che dal castello reale si allargava un tempo nella pianura, abbracciando la Zisa e la Cuba, costituiva con essi un sontuoso complesso, per la delizia e il riposo dei signori normanni.Recentemente acquistata dalla Regione Siciliana, La Zisa è ora oggetto di importanti e accurati lavori di restauro che sono stati affidati al sovrintendente ai monumenti.

Castello Ursino (Catania)

Nella citta' di Catania.Costruito su progetto dell'architetto Riccardo da Lentini, all'origine sul mare, a sud del porto di Catania, a causa delle modificazioni morfologiche dovute alle eruzioni dell'Etna del 1669,adesso dista da esso un centinaio di metri.L'edificio ha un'impostazione rigorosamente geometrica, tipica dei castelli federiciani.Agli spigoli del castello sono poste quattro torri cilindriche,inoltre due semitorri mediane, sempre cilindriche, sono poste sulla mezzeria di due lati.All'interno, sul grande atrio, tutto un complesso di vastissime sale (con volte a crociera sostenute da mezze colonne, ricchissimi capitelli e mensole) racchiudono mirabilmente l'attuale museo civico.
L'aspetto attuale del castello risale ai restauri effettuati negli anni trenta.



Castello Di Acicastello (Acicastello)

Da Catania dista circa 10 Km.Acicastello e'un antico borgo marinaro che nel corso degli anni si e' trasformato in incantevole luogo balneare.L'elemento caratteristico di questo centro è il Castello di origine Normanna del XI secolo.Eretto su un'immensa roccia basaltica a strapiombo sul mare per tre lati, era posto a controllo della costa ionica catanese con particolari funzioni difensive del golfo e della città di Catania.Oggi si conserva soprattutto la torre principale a pianta rettangolare,realizzata in pietra lavica.Il Castello di proprieta'del Comune e'adibito a museo.



Castello di S.Alessio (S.Alessio)

Distanza da Messina - 35 Km.Le origini di questo magnifico castello, sono saracene e precisamente del secolo XII .Dalle poche notizie che si hanno di esso, si apprende che ne fu signore Artale de Angelica e successivamente, nel tempo degli aragonesi, Tommaso Romano, membro della casa Colonna (1452).Posto su una altissima rupe scoscesa dalla quale si specchia nel mare Jonio esso si compone di due costruzioni,delle quali la più piccola ed avanzata è più antica mentre il corpo principale è oggi costituito da un elegante e poderoso muraglione a spirale, con regolare ordine di strette feritoie in ottimo stato.



Castello Corvaia (Taormina)

Nella cittadina di Taormina.Esempio notevolissimo del gotico quattrocentesco, questo bel castello,chiamato comunemente palazzo,prende nome dalla famiglia Corvaia alla quale sarebbe pervenuto tra il XVII e XVIII secolo e che lo possedette sino alla fine del XIX secolo circa.Si presenta con una superba facciata incoronata da una merlatura ed impreziosita con delle finestre a trifora.La sua struttura architettonica,inoltre, è opera di varie e successive costruzioni,a partire dalla torre cubica e dalla parte centrale della costruzione che risalgono al periodo arabo.Il castello, di proprietà comunale, è attualmente sede della Azienda Autonoma di Soggiorno e della Biblioteca Civica.Nel suo grande e storico, salone si sono recentemente svolti importanti convegni e congressi,anche di carattere internazionale.



Castello di Milazzo (Milazzo)

Da Messina,dista 40 km,uscita autostradale Milazzo.Il Castello,sorge su un altopiano scosceso.L'attuale struttura venne realizzata tra il 1239 ed il 1240,da Federico II d'Aragona ,su rudimentali fortificazioni esistenti,databili alla seconda età della pietra,come dimostra la necropoli e l'acropoli dell'antica Mylai.Il castello a pianta rettangolare irregolare,poderoso nelle ampie strutture esterne, ancora notevoli (dentro le quali si trova anche una chiesa del XVII sec.),domina la città ed il mare da ogni lato.
Nella parte sottostante, la mitica "grotta di Polifemo",(un'antica credenza del luogo vuole che qui,questi abbia perduto il suo unico occhio per mano di Ulisse).che serviva da magazzino e per preparare polvere e munizione. Per questo nel '500 gli spagnoli per proteggerla eressero un fortino speronato con cannoniere.



S.Maria della Valle o "Badiazza" (Messina)

A Messina in una valle,ai piedi dei colli S.Rizzo e a pochi chilometri dalla città, sono visibili i resti imponenti della chiesa benedettina di Santa Maria della Valle,più nota come "Badiazza".(Anno 1103)Fu edificata forse durante la reggenza della Contessa Adelaide, madre di Ruggero II, su preesistenti ruderi romani.Alla chiesa, intitolata allora a S. Maria della Scala per via di un quadro raffigurante la Stessa pervenuto in forma miracolosa alla chiesa nel 1167, era annesso un grande monastero, servito da monache benedettine che rimarrà attivo fino al 1347 quando sarà abbandonato a seguito della tremenda epidemia di peste e alle continue inondazioni causate dal torrente Badiazza.



Torre Cabrera (Pozzallo)

Pozzallo in provincia di Ragusa,dista da Catania 120 km.Le origini della torre non sono certe, ma si propende per una sua edificazione sul finire del XIV secolo da parte di Bernardo I Cabrera Conte di Modica con il permesso del re di Sicilia Alfonso V di Aragona.Torre Cabrera è un edificio di oltre trenta metri in elevazione, a pianta quasi quadrata ed ubicata nel centro urbano di Pozzallo.Si erge direttamente dal mare che dal lato nord-ovest, ne lambisce la base.Alle spalle della medievale fortezza, nel secolo XVIII si sviluppò il nucleo abitato più antico della città di Pozzallo.Venne costruita per fronteggiare le incursioni saracene nel territorio ibleo.Annesso alla Torre esisteva un "Caricatore", un luogo di attracco per le navi mercantili,ed era costituito da vastissimi magazzini, tutti edificati sulla costa, dove venivano convogliati i prodotti della contea (carrube, grano, orzo), e da una serie di pontili e di scivoli, per l’imbarco dei prodotti sui velieri.In ottime condizioni e di proprietà pubblica la torre ospita oggi il Museo della torre Cabrera.



Castello di Falconara (Butera)

In provincia di Caltanissetta.E'l'unico castello della provincia ubicato sulla riva del mare.La torre,nucleo originario del complesso, oltre a difendere le attività di un piccolo caricatore,faceva parte del circuito difensivo costiero dell'isola;alle torri di Falconara e Manfria, distanti tra loro circa cinque miglie, era infatti affidato il controllo del tratto di costa tra Licata e Terranova.Il castello è parzialmente circondato da una cinta muraria merlata,di recente fattura,attraversando la quale si accede ad un baglio sul quale si affacciano i vari corpi che compongono il complesso manufatto architettonico.Internamente si presenta molto articolato, con ambienti riccamente arredati e decorati, all'interno dei quali si conservano collezioni di ceramiche,dipinti e trofei di caccia.La proprietà attuale è privata ed è adibito ad uso residenziale.



Castello di Augusta (Augusta)

Nella cittadina di Augusta in provincia di Siracusa.Costruito per Federico II di Svevia,il castello,che presenta oggi l'aspetto di grande caserma,conserva parte di una preesistente torre del tempo normanno.Fu tra i più importanti dei grandi monumenti fridericiani.Nel 1675 un audace tentativo della flotta di Luigi XIV ridiede ai francesi il castello mal difeso dagli spagnoli,ma la tenace opposizione trovata in Sicilia li costrinse a rinunziarvi e il generale Le Feuillade, prima di abbandonarlo, tentò distruggerlo.Ingenti furono i danni subiti e tré anni dopo,sotto il regno di Carlo II,il viceré di Sicilia Benavides conte di S. Stefano si rivolse ai cittadini per poterlo restaurare.Ottenne un cospicuo aiuto ed il castello potè così risorgere a nuova vita.Sulla porta del grosso muragliene di cinta,in mezzo a tré grandi stemmi,una lapide ne ricorda il lavori con la data MDCXXCI.



Castello la Colombaia (Trapani)

Innalzato sopra una piccolissima isola al centro della rada di Trapani, trae il suo nome dalla leggenda dell'Erice,poiché si vuole che le mitiche colombe, nel loro volo verso l'Africa, posassero su questo isolotto da dove, con supremo sforzo, superavano il mare.La sua antichissima origine sarebbe attribuita ad Amilcare Barca al tempo della prima guerra punica.Dall'alto della sua torre, che ancora internamente conserva tracce di architettura trecentesca,si scorge l'intera città con le sue caratteristiche saline e, verso il mare aperto, lo sguardo spazia all'orizzonte, dove la misteriosa Africa si profila nelle terse giornate mentre nelle notti serene appare il faro di Capo Bon.Il castello è da lungo tempo trasformato in carcere e la vastità del panorama di cui anche i detenuti possono godere dona loro una illusoria libertà che tanto contrasta con la triste clausura.



Castello di Castellammare (Castellammare del Golfo)

Da Palermo autostrada per Trapani uscita Castellammare del Golfo.Il Castello di origini molto antiche,venne abitato dai normanni, fortificato dagli svevi, occupato dagli angioini e dopo aver subito la quasi completa distruzione da parte di Federico II d'Aragona fu da lui stesso ricostruito e assegnato a Federico di Antiochia.Edificato proprio in cima alla lingua di terra che forma quel piccolo delizioso porto, era anticamente unito al sobborgo da un ponte levatoio (oggi in muratura) che lo rendeva inaccessibile alle insidie nemiche.Sulle antiche larghe mura di cinta sono adesso numerose casette di pescatori ed ai piedi della torre,posta sull'estremo lembo di roccia, si vede ancora la leggendaria «vasca della regina», piccolo specchio di mare chiuso da scogli,dove una bellissima regina usava dilettarsi di pesca.Ilcastello oggi è stato restaurato, e adibito a museo.







1 commento:

Lenny ha detto...

ciao, anche tu sei appassionato di castelli ? Ma per avere dell cartoline di alcuni di quelli che hai inserito come posso fare ? Tu ne possiedi ? Dove vivi esattamente ? Io son di Roma ma di origine catanese. Vienimi a trovare su castelliere.blogspot.com
Ciao Valentino